Prato - Basilica di Santa Maria delle Carceri

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  • čas přidán 22. 08. 2024
  • A Prato, vicino al Castello dell'Imperatore sorge la Basilica di Santa Maria delle Carceri. Qui, infatti, si trovavano delle carceri e su una parete esterna di esse c'era un tabernacolo con raffigurato la Madonna col Bambino tra i santi Leonardo e Stefano. Secondo quello che si racconta, il 6 luglio del 1484 un bambino malato di nome Jacopino Balcari vede animarsi l'immagine della Madonna e guarisce. Di fronte a questo evento miracoloso nasce un culto della "Madonna delle Carceri". Si decide di costruirvi intorno una chiesa e Lorenzo il Magnifico ne da' il compito al suo architetto preferito: Giuliano da Sangallo.
    Giuliano da Sangallo costruisce una chiesa a forma di croce greca, quindi a pianta centrale, sormontata da una cupoletta su un tamburo circolare con dodici aperture ad occhio. Questo progetto è debitrice della Cappella dei Pazzi a Firenze di Brunelleschi: pianta centrale, pulizie di linee e stessa cupoletta con tamburo circolare. A sua volta la chiesa di Santa Maria delle Carceri sarà modello su cui si ispirerà lo stesso Sangallo per il suo progetto di San Pietro a Roma e il fratello Antonio da Sangallo il Vecchio per la chiesa di San Biagio a Montepulciano.
    Secondo il progetto l'esterno doveva essere totalmente decorato con alberese e serpentino con spartitura geometriche delle facciate. Però solo la parte inferiore fu eseguita, mentre nell'800 si concluse anche la parte superiore della facciata di ponente. Il campanile settecentesco è opera dell'architetto pratese Giuseppe Valentini.
    All'interno la luce proviene dagli oculi del tamburo e dalle quattro finestre istoriate da Domenico Ghirlandaio. Sui pennacchi su cui si imposta la cupola sono collocati quattro tondi opera di Andrea della Robbia che raffigurano i quattro evangelisti, mentre sempre della sua bottega è il festone che incornicia tutta la parte alta della chiesa.
    Il tabernacolo all'altare è opera di Giuliano da Sangallo e oggi vi si trova una tela ottocentesca di Antonio Marini con santi e angeli in adorazione dell'immagine miracolosa: opera a sua volta trecentesca di mano ignota. Da vedere anche due tele del pittore manierista Michele delle Colombe: una Visitazione e una Natività, e l'acquasantiera sormontata da una statua del Battista, copia del capolavoro di Francesco da Sangallo, figlio di Giuliano. L'originale si trova a New York.

Komentáře • 3

  • @vecchiagio5496
    @vecchiagio5496 Před 2 lety

    Una chiesa davvero originale proprio nel cuore di Prato e costruita sulle antiche carceri medievali della città.
    Si affaccia inoltre in una larga piazza di ampio respiro e di gran bellezza, con il castello da un lato e di fronte il retro della chiesa di San Francesco.
    La croce greca, la semplicità e l'equilibrio dell'architettura (e pure questa cupola) fa pensare davvero al Brunelleschi..!
    Bellissime le opere di Michele delle Colombe, gran bel pittore manierista che mi era completamente sconosciuto; lo trovo straordinario.
    Bellissimo video su un'altra meraviglia di Prato....era l'ora di scoprire questa storica e ricca città conosciuta invece solo per le stoffe ed i cinesi..!
    Bravissimo Alberto..grazie!!
    👋😘

    • @albertoviani4654
      @albertoviani4654  Před 2 lety +1

      Pure io ho imparato adesso che sia esistito un Michele delle Colombe. Prato quindi riserva delle sorprese dal punto di vista artistico proprio perché è una ricca città d'arte. È un po' difficile da scoprire, ma merita esplorarla questa città, che sicuramente va oltre i soliti luoghi comuni.
      Ciao, carissima! 👋😘

    • @vecchiagio5496
      @vecchiagio5496 Před 2 lety

      @@albertoviani4654 si...e proprio grazie a te io la sto scoprendo sempre di più! In 20 anni molte cose non l'avevo mai viste, ma nonostante la mia fiorentinità e l'amore per Firenze posso dire che a Prato sto meglio che a Firenze stessa! 😃