Mondo Multipolare: Dugin ha torto?
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- čas přidán 31. 07. 2024
- Dugin ha ragione o torto? Siamo alla fine dell’impero americano? Alla fine della centralità occidentale?
Il futuro del pianeta è il famoso “mondo multipolare”?
Mmmm direi di no
Quattro chiacchiere sul perché, piaccia o non piaccia, il paradigma del mondo “multipolare” presenta dei gravi difetti e non è il migliore dei modelli possibili.
In questo video hai dimostrato grande obiettività e capacità di analisi.
Ottimo video. Ho apprezzato la "spietatezza" dell' analisi
Ho letto il libro di Scianca, anche se l'ho trovato un po' troppo parziale nel sostenere le sue tesi. Comunque, sarebbe interessante un tuo video con la tua opinione su cosa dovrebbe fare (e/o non fare) l'Unione Europea in questa fase di transizione al post-globalismo, al fine di massimizzare le sue possibilità.
P.S.: Non tagliare se sfori un po' coi tempi, tanto chi ti segue penso non abbia problemi coi video lunghi!
Dugin ha colto una tendenza presente, almeno in potenza, nelle relazioni internazionali. Sui tempi e sulla possibilità di compiuta realizzazione di quanto da lui immaginato, per ora è difficile esprimersi. È fuor di dubbio che gli USA abbiano perso molto della propria allure di Stato guida del cd "mondo libero".
Tendenza 🤔ma sti cazzi secoli di imperialismo coloniale Anglo Americano direi che è un tantino più che una tendenza 😏 e direi che il resto del mondo si è rotto i coglionazzi altroché tendenza🙄
Dugin non ha colto niente, scopiazza male i pensatori europei per proporre un minestrone sciovinista russo sovversivo: ossia un'Europa schiava di Yalta, occupata da russi e americani.
Infatti esalta l'invasione africana dell'Europa, perpetrata dalla Wagner (capitanata da un semita), tace riguardo il fatto che la Russia è del tutto nelle mani dell'oligarchia 'desertica', che è il paese con più aborti ecc.
Complimenti per la realizzazione di questo canale.. finalmente una visione culturale e politica che vola alto ,con obbiettività e senza fanatismo ideologico .
Sto leggendo proprio ora “Europa vs Occidente” e devo dire che Scianca ci ha preso perfettamente dicendo che il grande fronte anti-occidentale che vorrebbe Dugin è infattibile e di per sé un controsenso vivente, aspettarsi che l’India e la Cina ad esempio si allineino contro l’occidente per un mero calcolo ideologico è qualcosa di assurdo e che può piacere solo ai filo-russi sfegatati. Trovo più corretto un calcolo strettamente pragmatico dei vari paesi che in base al proprio contesto socio-politico si avvicinino o si allontanino dall’Occidente stesso. Tra l’altro io non considero valido il modello duginiano anche perché questi famosi “poli” in realtà sono molto sfumati e non facilmente inquadrabili. La Russia e gli Stati Uniti ad esempio, trattengono comunque dei rapporti in certi casi piuttosto interlocutori, anche considerando che il 72% delle componenti delle armi russe sono prodotte in America, o che Karaganov (consigliere della politica estera russa) ha scritto pure per il Cfr; da questo punto di vista sposo la visione di Adinolfi che vede queste potenze come non così contrapposte come vorrebbero far sembrare alla loro stessa opinione pubblica.
Adinolfi però non ha capito niente dell'Iran, degli aspetti validi della redpill ecc. È il classico boomer femminista di destra, e pure Scianca non coglie o non vuole cogliere la questione.
Sul problema donna emancipata-demografia solo i millennial/zoomer sono più svegli, e farebbero bene a non ascoltare i vecchi.
Hai ragione ma che cazzo centra? Si parlava di questioni un filino più complesse. @@tairo1092
Molto interessante come sempre! Aria fresca per me, grazie 🙏Sono uno di quelli che pensava che la globalizzazione fosse essenzialmente un epifenomeno del capitalismo 😅 Qualsiasi sia il modello, ritengo che sia corretto attribuire un certo peso anche al fattore ideologico, come fa Dugin, magari meno preponderante.
Caro Razzia, non riesco a seguire le tue critiche alla multipolarita' dughiniana. Multi-Polare e' un termine binomiale composto appunto da una molteplicita' ed una (conseguente) polarizzazione (o ri-polarizzazione). E' per questo che in Europa (o in quel fantasma che ne resta) la "liberta'" di movimento internazionale e' diminuita mentre altrove (nelle altre "polarita'") e' aumentata. Te non vedi in questo riassestamento globale la (inevitabile) perdita di potere degli USA e della anglosfera? Molto strano. Se emergono nuove polarita' e' perche' quella vecchia sta' in qualche modo mollando la presa. Che questo sia dovuto a fattori sociali, economici, ideologici, culturali e chi piu' ne ha piu' ne metta siamo perfettamente d'accordo, ma non si puo' davvero accusare Dugin di essere un "esemplificatore ideologico", casomai, data la portata dei lavori di Dugin, egli e' casomai un "complessificatore" ancorche' ideologico. Sulle globalizzazioni, poi, hai senz'altro ragione a darne una interpretazione non esclusivamente "occidentalistica". Di globalizzazioni la storia e' piena sin dalle sue origini: dall'espansione delle societa' neolitiche all'ellenizzazione del mediterraneo e dell'oriente, dalla "globalizzazione" dell'impero di mezzo fino all'islamizzazione dell'intero vicino e medio oriente etc. E', ovviamente, la "declinazione" della globalizzazione (meglio, delle globalizzazioni) che varia, il loro contenuto culturale, le loro caratteristiche economiche, la loro vitalita', la loro demografia etc. E la "globalizzazione" incentrata sull'impero delle Loro Maesta' di Franza e di Bretagna, ereditata da Zio Sam....sta' semplicemente cedendo al passo ineluttabile della Storia.
Vero. La stessa critica di Razzia è ideologica. Sostanzialmente il modello di Huntington e quello di Dugin descrivono gli stessi paradigmi ma da due punti di vista strategici contrapposti (terra/mare - Behemoth/Leviathan). La simpatia per un modello sull'altro è pura scelta politica-ideologica.
Quando ci darai una visione tua del mondo in cui si andrà
Ma l'ha appena detta: non esiste un futuro multipolare, non esiste una caduta rovinosa dell'attuale assetto mondiale in 'altro', la cina non avrà mai un ruolo da antagonista direttamente, (ne sommando i singoli l'india,ne il brasile ecc) e mai potrà modificare l'attuale assetto mondiale, la Russia è solo una chimera per romantici.
Mi piace la tua analisi razionale e la tua critica a Dugin. Anche Adinolfi le fa ma vede troppo ovunque il multiallineamento. Buona Pasqua!
Ha riabilitato pure Kalergi in una recente live
Il fattore è semplice: se rimangono nel 2024 grandi spazi nel senso schmittiano che promuovono i valori egualitari e democratici e permangono nella sovrastruttura capitalistica: che sia l'EU, la Russia, la Cina col suo socialismo di mercato, etc. Cambia ben poco rispetto agli Stati Uniti; non esiste una frattura valoriale e di Weltanschauung come nel secolo scorso salvo in "isole diverse " come una Corea del Nord od un Afghanistan. In ogni caso... se uno vuole rimanere coerentemente ed in piedi dovrebbe analizzare la realtà partendo dall'assenza della Weltanschauung e notando che i capitalismi di stato attuali propongono tutti la stessa schifezza. Rimando sul caso Russia al mio articolo dentro il testo sul Mondo Multipolare Diana 2024. Saluti.
15:05 molto interessante questo concetto indiano (se l'ho capito bene): ogni attacco ai nostri valori e alla nostra visione (per riassumere si potrebbe dire alla nostra cultura/civiltà) è considerabile come un atto di guerra. Sarebbe interessante appropriarsene ed inquadrare attraverso questo paradigma quel fenomeno patetico e deprimente chiamato _cancel culture_ ...
guarda il mondo indiano sta sviluppando una grande quantità di categorie e riflessioni di natura politica, militare e filosofica cercando di essere poco influenzato dall'offerta occidentale e stanno facendo un lavoro clamoroso secondo me, al pari di come hanno fatto in passato solo Russia e Cina.
@@progettorazzia9260 Da approfondire! Sull'India in italiano si trova veramente poco, come se non esistesse... Tu dove trovi informazioni un po' succose? Altri due paesi di cui non si parla mai sono Corea del Sud e soprattutto Giappone. Tanto per darti un po' di lavoro, ci starebbero delle puntate sulla cultura strategica di tutti questi paesi...😉🤗
Il modello di Dugin, che interpreta il multipolarismo in termini normativi, è eccessivamente "angelista", nel senso che tende a rimpiazzare all'idea globalista della fine della storia un equilibrio a sua volta statico di grandi spazi geopolitici al tempo stesso indipendenti ed unitari che si "rispettano" e "riconoscono" a vicenda o che al massimo competono all'interno di un set di regole che riproducono gli ideali (per altro mai realizzati) che reggevano ufficialmente le relazioni internazionali nella Belle Epoque. L'aspetto significativo del multipolarismo sta invece nell'aspetto fattuale di un acutizzarsi dei conflitti e delle contraddizioni che coinvolgono i progetti impliciti della civilizzazione occidentale, e almeno in parte incrinano il ruolo dei ceti localmente definiti da tale appartenenza primaria. In questo senso l'essenziale resta però il fatto di smettere definitivamente di confondere i popoli, i regimi che ufficialmente li governano e i poteri interni ed esterni che controllano tali regimi. Realtà queste con interessi che risultano solo occasionalmente coincidenti. Macron non è la Francia, per dire, per quanto magari Modi possa davvero avere un vested interest nella prosperità dell'India. Per farla finita con la civilizzazione occidentale amzn.eu/d/bNuCvvz
Mi riporti alla memoria il testo di Arrigo Cervetto "Imperialismo unitario" che, se non vado errato, è stato da te segnalato su questo canale. Mi limito, quindi, a constatare come le economie dei BRICS siano estrattive, non meno di quelle del blocco a guida statunitense.
Mi faresti un esempio storico di una economia non estrattiva?
La geopolitica di Dugin, per sua stessa esplicita dichiarazione "programmatica" (vedansi i suoi due volumi di "Geopolitica" recentemente editi da AGA) ha come fondamento la geopolitica mackinderiana anglosassone. Per Dugin anzi non si può parlare di geopolitica se si esce dal paradigma mackinderiano. Dugin in un certo senso è più "anglosassone" di quanto si creda.
Tu quali autori hai a fondamento della tua visione geopolitica non anglosassoni e antecedenti a Mackinder? fammi capire...
Mackinder sparava cazzate secondo me, anzi forse penso pensasse l'opposto in realtà.
Se si guarda l'impero britannico esso ebbe come priorità controllare i porti e i colli di bottiglia, non distese desertiche/steppiche lontane dai mari...
@@Account-nk6wb qualche informazione in più su questo Steinhauser? Nome, pubblicazioni, anno di nascita, cittadinanza....
@@Account-nk6wb sicuro di non confonderti con Haushofer?
@@dn_87
Infatti, pardon
Hausofer, errore di battitura
Consideri come multi-allineati Ungheria, Brasile e Turchia?
Grazie per il video
ecco sì, per loro il modello è utilizzabile, la Turchia molto, un po' meno il Brasile e temo, purtroppo, a lungo termine sarà dura per l'Ungheria mantenere un certo grado di "multiallineamento", tuttavia mi pare che hai tirato fuori tre ottimi esempi
L'Ungheria senza i soldi europei e le fabbriche tedesche delocalizzate avrebbe il pil del Molise
Mi piacerebbe sentire la tua opinione in un video sul presunto eccezionalismo americano che secondo me può essere riferito a tutto il mondo anglosassone, le ragioni storiche e religiose, da dove nasce..lo chiedo qui perchè credo ancorato all'argomento sopra. A richiesta un po come si fa ad un DJ a fine serata :) Grazie, sei un grande.🙏
ahhaha hai fatto bene, quest'estate durante le vacanze contavo di mettermi a scriverci qualcosa
@@progettorazzia9260 Grandissimo! Non vedo l'ora,grazie!👍
Per lavoro , da 25 anni, vivo in vari paesi.
Dalla california alla russia
Una cosa ho notato
L occidente piu passa il tempo piu assomiglia all urss, mentre la russia assomiglia sempre piu a l occidente d un tempo.
Чушь какая-то!
Addirittura
Fastidiosamente impeccabile, al min 10:43 e 19:05 hai dimostrato che il 'desiderare' ideologico non è la realtà. Che dire.. a scacchi come sei?😉
me la cavo diciamo
Il potere, o meglio chi lo detiene vuole rimanere in sella. Spesso il calcolo è questo: faccio un esempio, per capire bene, le guerre in Ucraina e Palestina SONO fatte anche come calcolo di qualcuno che ha più interessi di portare avanti la guerra, per rimanere "in sella".
Iniziare una guerra ( estesa o regionale, non parlo di piccole "cose ) ....spesso, semplicemente, soprattutto nelle NON DEMOCRAZIE...ha il significato primo di mettere in pericolo il mantenimento del potere per la stessa classe dirigente
Ottimo video! Sostanzialmente lo considero come un approfondimento delle riflessioni di Edoardo Gagliardi
czcams.com/video/iGbxcxLVwEE/video.htmlsi=SvqCEzbVPtcYSUY7
È difficile riassumere un'analisi completa nei commenti su CZcams, ma ci sono alcuni punti che meritano di essere chiariti. Innanzitutto, dobbiamo capire cosa intendiamo con "Multipolarismo". Possiamo riferirci a "più poli" come, per esempio, la combinazione di Russia-Cina, India e i paesi del Sud globale, o gli USA e l'Occidente. Oppure, pensare che ogni nazione sia un polo a sé, come il Giappone o la Germania, anche se, come hai spiegato bene, queste nazioni non agiscono da sole sulla scena internazionale.
Un altro argomento è la critica anti-occidentale spesso associata, erroneamente, ai BRICS. Questo errore deriva da alcuni sostenitori dei BRICS e da una percezione occidentale che interpreta ogni proposta di riforma come un attacco. Chi conosce bene i BRICS, come il Presidente Putin, cerca di spiegare che l'obiettivo non è opporsi all'Occidente, ma sostenere i paesi del Sud del mondo. La dedollarizzazione, per esempio, non mira a eliminare il dollaro dai mercati (quanto ad un ridimensionamento) perchè sarebbe dannoso anche per i paesi BRICS.
Per rispondere alla domanda del titolo, Dugin non è completamente giusto ma nemmeno completamente sbagliato, confermo quindi la tua posizione ovvero che la sua attuale posizione sembra sia più ideologica che basata su analisi rigorose o accademiche.
Diciamo che se devo provare a ragionare in termini di multipolarismo, a sto punto vado a ripescarmi le riflessioni ne "Lo Scontro delle Civiltà" (che poi, al netto del titolo, in realtà mirava al contrario a "evitare lo scontro" e ad una "convivenza di civiltà"). A Dugin posso concedere altri meriti ma il suo schema di lettura delle relazioni internazionali non mi sembra solidissimo.
@@progettorazzia9260stai completamente ribaltando la frittata. Huntington vede uno scontro tra civiltà inconciliabili come inevitabile, tanto che alla fine del libro, tra una considerazione islamo-sinofoba e l'alta, fa pure una previsione di terza guerra mondiale come conflitto nucleare (velatamente auspicato) tra Russia e Cina. Il modello Multipolare di Dugin, al contrario, non prevede alcuno scontro di civiltà, ma il rifiuto da parte di ogni civiltà (Europea e Nordamericana comprese) del modello crematistico marittimo unipolare occidentale e la riorganizzazione in un partenariato globale di imperi terrestri sul modello del nomos della terra Schmittiano.
Il modello multiallineato secondo me si potrebbe applicare anche alla Turchia
Sì sì, a mio avviso India e Turchia sono i due paesi per i quali è più valido; in parte, ma molto meno per questione di "dimensioni" lo si potrebbe anche provare ad usare ad esempio per l'Ungheria, però sicuramente con la Turchia sta in piedi
Guido hai fatto il video durante una partita? Si sente uno che esulta e quando l'ho sentito pensavo fosse da casa mia. Abbastanza inquietante. Fai attenzione al calendario calcistico ahah
voi non ci crederete ma i miei vicini di casa sono ludopatici seri quindi avranno esultato perchè hanno indovinato qualche bolletta sulla serie B moldava o qualcosa del genere
Dove li converti i rubli????
Ho massimo rispetto di quelli che hanno il coraggio di commentare e non hanno neanche l'intelligenza di capire che sto esprimendo una critica a Dugin; forza ragazzi, state bene voi
@@progettorazzia9260 si chiama trolling
Finalmente l'ho visto. Concordo nel criticare l'eccessivo ottimismo di molti multipolaristi impazienti, ma penso che, se si esce da queste semplificazioni, si tratti di un paradigma comunque valido, anche se richiederebbe (da parte mia) un'analisi più strutturata.
La storiella del mondo miltipolare è una bella storiella. Ogni fazione cerca di prevalere sull'altra a prescindere da tutto.
Il futuro che ci aspetta è un mondo apolare...
VIdeo di basso livello, una volta tanto. La critica ci sta ma non si capisce allora che conseguenze ha o possa avere la "post globalizzazione". Che succede quindi? Qual'è la previsione? Gli USA padroni meno padroni ma comunque padroni a tempo indefinito in quanto insostituibili/troppo potenti? D'altronde a loro la globalizzazione non serve... mah
Mah...così su due piedi mi verrebbero da specificare due cose:
1 quando dugin parla di multipolarita' non si riferisce alle singole nazioni, ma a macro complessi che sono appunto espressioni di civiltà diverse riferite a macro aree geografiche, 5 o 6 al massimo
2 sicuramente oggi non si può dire realizzato tale modello multipolare ma questo non mi vieta di vedere l'attualità come un processo in itinere ( che può anche poi non realizzarsi , ovviamente)
Sul primo punto sono d'accordissimo, sul 2° non saprei. Dipende da tanti fattori, lo scopriremo solo vivendo
A me le teorie di Dugin mi paiono una riedizione del razzismo più becero, ma vedo che certa gente le trova addirittura interessanti. Boh...
Questa è la boiata del secolo.@@jacopolenzi6413
Io non voglio sembrare in alcun offensivo, perchè davvero non è Mia intenzione, guido, inoltre, capisco il parlare di certi argomenti che sono di attualità, eppure guido, Io ti consiglierei vivamente sia avere quella verve degli inizi che ti portava a snocciolare le ideologie più strane del mondo e di focalizzare l'attenzione sul politicamente corretto, tutto ciò che esiste intorno a esso , demolendolo.
Nono, io voglio che faccia video simili invece, era ora che qualcuno mettesse in discussione determinati dogmi che paiono essere diventati incriticabili , un video coraggioso.
Sicuramente, però anche con multiple guerre in corso, il politicamente corretto è una piaga maggiore (anche perchè ha causato le più note attualmente)@@Alesxandros
@@Alesxandrosesatto. Guido ha dimostrato indipendenza di pensiero e onestà intellettuale in questo video. Cosa che rispetto profondamente
Dugin fa un minestrone di roba nelle sue analisi, che però alla fine risultano anche in parte sensate e dialetticamente piacevoli. Ma ha enormi falle. Oltre alle criticità che hai elencato, sulle quali concordo, trovo anche ridicolo il suo rifarsi ad una non ben specificata Tradizione (anche se per lui invece è qualcosa di ben specifico, rifacendosi ai grandi filosofi perenni del '900, sopratutto Evola, cosa tuttavia completamente anti-storica) rispetto a qualsiasi realtà geopolitica che si diletta nell'esaminare. Quel che è peggio è che tale espediente è utilizzato con scopi di giudizio morale. Definire il liberalismo, sulla base di ciò, un'entità ontologicamente maligna (e qui il termine ontologico non è messo a caso, essendo Dugin del tutto anti-relativista) è da fuori di testa. Su certe basi, è impossibile proprio impostare discorsi seri di qualsiasi tipo, geopolitca inclusa. Vedere l'Occidente, in particolare gli Usa, come il maligno, oltre ad essere stupido è anche decisamente pericoloso. E qui vi è la più importante critica che personalmente muovo alla filosofia duginiana, ovvero il suo essere per l'appunto pericolosa. Banalizzando, se si prende seriamente la filosofia duginiana si è legittimati a far sparire gli americani, quantomeno quelli attuali con il loro modello liberale, che appunto per Dugin è anti-tradizionale e cioè, di nuovo, ontologicamente errato e perverso.
Beh, quella di Dugin è una filosofia "militante", per cui non bisogna attendersi chissà quali riflessioni super partes.
Il liberalismo "ontologicamente maligno" fa appunto parte di tale militanza. Anche se, trovo, pone giustamente l'accento non su uno schieramento politico e militare, ma su una dottrina politica che è via via andata trasformandosi fino a diventare qualcosa di molto diverso da come la intendevamo.
Da questo punto di vista, certo mal espresso e troppo sinteticamente, non è del tutto sbagliato contrapporre tradizione e liberalismo come categorie culturali del tutto dicotomiche.
Ha anche dei difetti però
Ha anche dei difetti però
Ma sentivi proprio il bisogno di fare sapere al mondo le tue teorie?non ti bastava raccontarle nel nucleo familiare o al massimo al bar del paesello?
No perchè qualche volta siamo talmente megalomani da pensare che le nostre idee sono giuste corrette migliori e degne di essere divulgate ,non so se ti è mai capitato.
Non so se sai come funzionano i canali YT, praticamente tu ti iscrivi e ascolti quelli che ti interessano. Non è un meccanismo difficilissimo però comunque alcuni non ci arrivano
Mi è piaciuto il video. Non credo volesse sviluppare una teoria quanto fare un'analisi. analisi che ho trovato interessante e coraggiosa: criticando Dugin è andato controcorrente in un ambiente che è già di per sé una nicchia.
E comunque, che modo scortese di criticare è? Se non sei d'accordo entra nel merito e dicci la tua invece di sparare a zero
@user-sz5ft8cs6e SI SI ASCOLTO OBBLIGATORIO A RETI UNIFICATE COME IL DISCORSO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE😁😁