Salmo 121 (inedito) - Simona Prota

Il Salmo 121 è uno dei salmi a cui ricorriamo più spesso quando attraversiamo momenti difficili, perché ci ricorda che il Signore ci soccorre e ci protegge in ogni momento della nostra vita.
La prima cosa che possiamo notare leggendo questo Salmo è la ripetizione frequente del nome di Dio (“il SIGNORE” o “l’Eterno” in altre traduzioni) che viene ripetuto ben 9 volte in 8 versetti (se contiamo anche i pronomi “Egli” e “Colui”). Da questo capiamo come il salmista voglia focalizzare l’attenzione sul Signore e su quello che lui stesso agisce in prima persona in nostro favore, perché è solo in Lui che troviamo vero conforto e incoraggiamento: il Dio Creatore, Onnipotente, Eterno, l’unico vero Dio, che non sonnecchia né dorme, è sempre pronto a sostenerci e a mantenerci saldi affinché non vacilliamo.
Ma, pur essendo sufficiente questo a far esultare il nostro cuore in gioia e riconoscenza, c’è ancora qualcosa da scoprire, analizzando un po’ più a fondo il contesto storico e il motivo per cui questo salmo è stato scritto.
Non conosciamo esattamente chi sia l’autore, ma sappiamo per certo che si tratta di un canto dei pellegrinaggi, composto per il popolo d’Israele che si trovava in esilio ed era costretto tre volte l’anno a tornare a Gerusalemme per rispettare le ricorrenze che gli erano state prescritte.
Cantare queste parole durante i pellegrinaggi aiutava il popolo a ricordare la promessa che era stata fatta loro da Dio: una discendenza numerosa come le stelle del cielo da cui sarebbe arrivato l'Unto, il Messia, il Re eterno che li avrebbe liberati e salvati e per mezzo del quale sarebbero state benedette tutte le nazioni della terra.
Per il popolo di Dio, lontano da Gerusalemme, senza tempio, confuso e provato, la forza e la speranza venivano dal confidare nella promessa che un giorno sarebbe arrivato il Messia.
Perché è tanto importante comprendere che la speranza del popolo era nella venuta di Cristo?
Perché è proprio in Cristo che si sono realizzate tutte le promesse di protezione e liberazione dall’avversità! Ed è proprio in Lui che anche noi oggi possiamo fare nostre le parole che il popolo cantava. Come? riponendo la fiducia in quel Messia che era stato promesso, che è venuto ed ha compiuto perfettamente la nostra salvezza.
Tutti noi dobbiamo passare per circostanze avverse. Anche i personaggi biblici non sono stati esentati da grandi tribolazioni, basti pensare alle prove sopportate da Giobbe, o alla vita di Davide, costantemente in pericolo a causa dei suoi nemici.
MA, poiché Cristo stesso è stato deriso, disprezzato, flagellato ed ucciso ed è risorto in modo glorioso, vincendo la morte, ora tutti coloro che si rifugiano in Lui possono godere della sua pace, sapendo di aver già ottenuto la stessa liberazione dal male.
In Cristo la nostra anima è pienamente ed eternamente al sicuro.
Oggi, noi che veniamo dopo la venuta di Cristo e che possediamo la rivelazione completa, possiamo gioire nella speranza che, come si è avverata la promessa della venuta del Messia, così si avvererà la promessa del suo ritorno.
Anche noi, come il popolo esiliato, siamo pellegrini in terra straniera e camminiamo aspettando il ritorno di Cristo, per essere portati a casa, alla Gerusalemme celeste, dove vivremo per sempre con Lui.
C'è una consolazione ben più grande nel pensare che, non solo il Signore ci sta vicino nelle circostanze avverse, mantenendoci saldi in Lui (gloria a Dio per questo!), ma, se anche la malattia e la morte dovessero interrompere questo pellegrinaggio, nessun male eterno ci potrà essere fatto perché la nostra vita è custodita per sempre in quella di Cristo. Possiamo essere perseguitati o perfino uccisi per la nostra fede (Gesù stesso lo ha annunciato ai propri discepoli), ma nessuno potrà separarci da Dio, essendo stati uniti a Cristo per grazia, mediante la fede.
E allora cantiamo! cantiamo per ringraziare il Signore che ci sostiene, per ricordare che il Signore ritornerà; cantiamo per riempire i nostri pensieri e il nostro cuore con i pensieri eterni di Cristo; cantiamo perché non possiamo fare a meno di adorarlo e lodarlo, per essere stati inclusi nella famiglia di Cristo e perché presto saremo a casa con Lui. Per sempre.
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Titolo canzone: Salmo 121
Adattamento testo e musica: Simona Prota
Arrangiamento e post produzione: Fabio Ambrosino