Chiara Camoni | Chiamare a Raduno | Pirelli HangarBicocca

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  • čas přidán 18. 03. 2024
  • CHIARA CAMONI
    Chiamare a raduno.
    Sorelle. Falene e fiammelle.
    Ossa di leonesse, pietre e serpentesse.
    A cura di Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli
    15 FEBBRAIO - 21 LUGLIO 2024
    Video: Francesco Margaroli
    Chiara Camoni (Piacenza, 1974; vive e lavora a Seravezza, Italia) è una delle artiste italia­ne di maggior rilievo della sua generazione. La sua pratica si estende dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, con particolare attenzione per la ceramica. Il suo lavoro si contraddistingue per l’uso di ogget­ti appartenenti al mondo domestico o di ma­teriali organici che l’artista impiega nella sua produzione. Erbe, bacche e fiori, ma anche diversi tipi di argilla e ceneri determinano le tonalità naturali distintive dei suoi lavori e richiamano la terra e la vegetazione che l’ar­tista raccoglie e inserisce nelle sculture. Le opere vengono poi manipolate e riassembla­te da Chiara Camoni attraverso gesti rituali, connotati da un forte legame con mondi an­cestrali e arcaici, volti a esplorare il rapporto con l’artigianato e la sfera spirituale. La di­mensione collettiva e di scambio è altrettan­to rilevante nella sua pratica: l’artista infatti si avvale spesso di collaborazioni con amici e parenti, workshop e seminari per realizzare le sue opere.
    La mostra in Pirelli HangarBicocca raduna il corpus più ampio delle opere di Chiara Camoni mai presentato e, insieme a una serie di nuove produzioni, dà vita a un’architettura di collettività e raccoglimento, ispirata nelle forme al giar­dino all’italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi. Il disegno simme­trico e radiale della pianta crea corridoi e stanze, strade e ambienti, che divido­no lo spazio in aree dove i visitatori possono sostare o dialogare. Questa grande installazione ospita numerose opere dell’artista, tra cui un’ampia selezione di sculture in terracotta policroma o smaltata come le figure antropomorfe dalla serie Sisters (2017-23) e i “Vasi Farfalla” (2020-22), reinterpretazione dei vasi canopi egiziani. Insieme alle isole scultoree come i pavimenti in ceramica, Pavi­mento (For Clarice), (2021) e le tende composte di stampe vegetali Senza Titolo (una Tenda), (2019) saranno esposte nuove opere figurative ispirate al vocabo­lario dei bestiari medievali in materiali come onice, pietra leccese e alluminio.
    CHIARA CAMONI
    Call and gather.
    Sisters. Moths and flame twisters.
    Lioness bones, snakes and stones.
    Curated by Lucia Aspesi and Fiammetta Griccioli
    15 FEBRUARY - 21 JULY 2024
    Video: Francesco Margaroli
    Chiara Camoni (Piacenza, 1974; lives and works in Seravezza, Italy) is one of the fore­most Italian artists of her generation. Her practice ranges from drawing to vegetable prints, from video to sculpture, with a partic­ular focus on ceramics. Her work is charac­terized by the use of objects belonging to the domestic world or organic materials that the artist integrates into her production. Herbs, berries and flowers, as well as various types of clay and ashes determine the distinctive natural tones of her works, and recall the earth and vegetation that the artist collects and incorporates into her sculptures. The works are then manipulated and reassem­bled by Chiara Camoni through ritual ges­tures with strong connections to ancestral and archaic worlds, aiming to explore the relationship between craftsmanship and the spiritual sphere. The collective and shared dimension is also relevant to her practice, as the artist often collaborates with friends and relatives or organizes workshops and semi­nars to realize her projects.
    The exhibition at Pirelli HangarBicocca brings together the largest body of works ever presented by Chiara Camoni and, together with a series of new pro­ductions, gives life to an architecture of collectivity and memory, whose forms are inspired by the Italian gardens of the late Renaissance and the ancient am­phitheaters. The symmetrical and radial design of the floor plan creates corri­dors and rooms, paths and environments that divide the space into areas where visitors can linger or converse. This large installation houses numerous other works by the artist, including a great selection of polychrome and glazed terra­cotta sculptures, such as the anthropomorphic figures from the Sisters series (2017-23) and the “Butterfly Vases” (2020-22), a reinterpretation of Egyptian canopic jars. Alongside sculptural islands, such as the ceramic floor tiles Pavi­mento (For Clarice) (2021) and the curtains made of vegetal prints of Untitled (a Tent) (2019), visitors will find new figurative works in onyx, leccese stone, and aluminum that draw on the vocabulary of medieval bestiaries.

Komentáře • 3

  • @barbarafacciotto
    @barbarafacciotto Před měsícem

    Meravigliosa

  • @firefliesinthegarden8078
    @firefliesinthegarden8078 Před 3 měsíci +2

    Ho visitato lo shed oggi, esposizione meravigliosa e davvero suggestiva, si riesce a sentire nella semplicità dello spazio, dei colori e dei materiali tutto il profondo senso di comunità e legame con la natura, la quotidianità, le persone care…sono rimasta davvero stupita❤ è molto vero che la monumentalità di un’opera non sta solo nelle dimensioni o nell’impatto visivo, ma anche nella ricerca e nell’intenzione dell’atto creativo in se. Bravissima.

  • @maladamalakita
    @maladamalakita Před 2 měsíci

    Un'architettura dalla antica medicina. Bella scoperta, compresa anche la capacità di definire il proprio/non proprio lavoro.