La parola "Attercop"
Vložit
- čas přidán 9. 09. 2024
- Ne "Lo Hobbit" Bilbo si trova a sfidare i ragni di Mirkwood che hanno preso prigionieri i Nani: per farlo, canta due canzoncine che li fanno infuriare perché prende gli elementi paurosi che contraddistinguono queste creature mostruose e li rovescia a scopo canzonatorio. Ma soprattutto Bilbo usa parole arcaiche come "attercop", "lob" e "cob", più l'insulto "tomnoddy": potrebbe sembrare una casualità, ma come sempre in Tolkien le cose non sono mai così lineari.
I video filologici sono sempre una perla in più su questo canale
Grazie!
A mia opinione personale, questo canale, tra quelli tolkieniani italiani, è una spanna al di sopra quanto a ricchezza, varietà, profondità di contenuti e chiarezza espositiva. Grazie Paolo, “professorone tolkienione” honoris causa!👏🏻👏🏻👏🏻😊
Comunque, a fronte di molti arcaismi a proposito, Fatica in ISDA ne mette parecchi a sproposito (e viceversa, usa un linguaggio colloquiale lì dove non dovrebbe). Sto segnando sull'ebook tutte le mie perplessità traduttive, leggendolo con il testo inglese accanto, prima o poi condividerò tutta la lista.
Grazie, secondo me è una bella proposta.
La critica quando è propositiva e costruttiva e’ persino piacevole!
Almeno si esce da sto pantano!
Grazie 😘
Bravo Paolo, le tue parole introduttive sono condivisibili, non c’è niente di peggio delle giustificazioni alle proprie ignoranze.
Ora le creature umanoidi con caratteristiche ragnesche "Ettercap" di Dungeons&Dragons hanno un senso
Lo stavo per scrivere, ma hai già detto tutto 😁
anticipato anche me... gli Ettercap di d&6!
Proprio ieri ho avuto un confronto su questo tema nei commenti di un tuo video. Mi fa piacere vedere che non sono l unico che pensa che leggere un testo con il vocabolario accanto non è una seccatura ma un modo per ampliare il proprio vocabolario e in generale acquisire profondita culturale. In ogni caso i contenuti filologici di questo canale sono cio che danno maggior pregio e lustro a questo canale. Complimenti anche per la capacità di saper trasmettere concetti non immediati.
Io non amo particolarmente la traduzione di Fatica ma non ne faccio una tragedia, sono anziano e probabilmente troppo affezionato alla vecchia traduzione e comprendo tutte le migliorie introdotte dalla nuova, però … le comprendo a livello razionale perché a livello sentimentale piango 😊. Cioè è l’estetica così tanto cara a Tolkien che mi turba.
Aracnaccio per esempio. Ma anche Aragne. Come può venire in mente un nome così orribile? E perché sputa veleno non poteva essere riutilizzato? Perché bisogna inventare per forza qualcosa di nuovo? Non lo capisco.
Fra l’altro “aracnide” non vuol dire “ragno”. Deriva dal greco “ragno” ma oggi è usato in zoologia ed è un termine scientifico e significa appartenente alla classe degli aracnidi tra i quali ci sono però anche scorpioni e acari per esempio.
Quindi mi pare pure sbagliato usarlo oltre che brutto.
Comunque sia, aspetto con ansia la traduzione di Wu Ming4 lo stesso. Ciao.
Su Tolkien Paolo è il numero 1 e guai a chi dice il contrario.
Grazie per questa perla filologica e etimologica!! Grande Paolone❤
Che se non ricordo male il Attercopus è un ragno estinto (Ely)
Vai Paolo continua così! Un video al giorno così finché non arriva in libreria la nuova traduzione! Io credo che molti sedicenti amanti di Tolkien, oltre (in molti casi) a non aver capito che la Alliata non c'entra nulla con lo Hobbit siano appassionati più della Alliata che di Tolkien. Criticano ora Wu Ming 4 (tra l'altro senza ancora aver letto la sua traduzione, ma a priori), come hanno criticato precedentemente Fatica, per aver "appesantito" il testo con arcaismi e termini difficili che "ti costringono a usare il vocabolario"... Mi piacerebbe vederli leggere il testo originale... Sarei proprio curioso di vedere la scena in cui cercando un termine sconosciuto nel dizionario inglese - italiano non lo trovano e devono cercare sui dizionari di inglese per ricostruire l'etimologia di una parola...ammesso che siano in grado di farlo e non si accontentino di leggere semplicemente una parola che non capiscono... Credo che questi grandi letterati che non accettano le nuove traduzioni pretendano un Tolkien formato fumetto per bambini, ma Epico. Senza rendersi conto che spesso quando una traduzione semplifica troppo il testo per renderlo più facile da leggere non sempre rispetta l'autore; dato che se uno scrittore usa un termine arcaico o poco conosciuto lo fa proprio per ottenere un certo effetto. Tradurre termini arcaici e pesanti con termini moderni e più comprensibili renderà più facile la lettura, ma sarebbe come prendere la divina commedia, togliere le rime, raddrizzare la sintassi per rendere le frasi immediatamente comprensibili e sostituire le parole difficili con termini più conosciuti; a quel punto la divina commedia sarebbe comprensibile anche da un bambino delle elementari alla prima lettura ma cosa ci resterebbe della divina commedia? Solo la narrazione dei fatti. Ma un testo letterario in prosa o in poesia non è solo la narrazione di eventi ma è un'opera che comprende anche il come questi eventi vengono narrati, le parole con le quali gli eventi vengono descritti; Dante non è in una foresta intricata è in una selva oscura; così allo stesso modo i ragni non sono solo spider ma diventano Attercop nella canzone; nel caso di SheLob la Alliata ha mantenuto il nome originale, ma il lettore Italiano l'ha sempre inteso come un nome proprio e nella maggior parte dei casi è passato in secondo piano il fatto che quel nome richiama il termine arcaico usato per ragno. Credo che la traduzione di Fatica abbia aperto la strada alla comprensione dello stile di scrittura di Tolkien e ad apprezzarlo anche per questo, e non solo per la sua grande inventiva nel creare un romanzo fantasy molto complicato; e spero che allo stesso modo sarà con quella di WuMing4 de Lo Hobbit.
Quoto tutto a cominciare da “appassionati più della Alliata che di Tolkien” 😮
Ricordiamoci che c'è gente che dice che Vasco Rossi è un poeta...
92 minuti di applausi!
Fare l'analisi dall'inglese è un ottimo step forward
Ragionamenti preziosi, che è bene fare.
Tuttavia nel processo traduttivo, il traduttore deve assicurare un duplice trasferimento (e in Tolkien forse triplice) sia interlinguistico che interculturale, dal testo di partenza (TP) al testo di arrivo (TA).
Oltre a rendere il significante della lingua di partenza (LP) nella lingua d’arrivo (LA), deve trasmettere anche il significato che è legato al contesto culturale e sociale dell’autore e del testo di partenza.
In sintesi, deve ricreare nel
lettore del TA, per quanto possibile, lo stesso effetto che il TP ha sul lettore della LP.
Poi dico "triplice" perché Tolkien è "musicale" e "poetico" nella sua scrittura, quindi anche la musicalità percepita dal LA dev'essere parte dell'esperienza del fruitore finale.
Io non credo che Fatica abbia rispettato tutti questi canoni, bensì si sia concentrato spesso sulla "letteralità" e filologia, ma non restituendo un testo poi piacevole alla lettura, come nella LP e che non crea nella LA ciò che crea nel fruitore inglese.
Ovviamente si parla di "impressioni inconscie" dettate dal passato storico, mitologico e culturale dei due paesi di riferimento, quello del TP e quello del TA.
Il traduttore pertanto dev'essere in grado di comprendere entrambe queste culture, senza pregiudizio, e concentrarsi sull'esperienza finale immersiva del lettore (che è anche un cliente).
In conclusione: Letteralità e fedeltà al testo originale, fedeltà al lettore finale, musicalità e scorrevolezza del testo, sono certamente quanto di più complesso da realizzare... e soprattutto con Tolkien si necessita di compromessi.
Ma la domanda è... cosa si sacrifica? E dove? E perché?
Ed è una scelta che può fare una persona sola? (Nel caso del Signore degli Anelli)
Grazie ❤️
E non a caso mi sembra evidente come il tentativo delle nuove traduzioni (Fatica/Wu Ming 4) sia proprio quello di cercare una via per avvicinarsi quanto più possibile alla versione originale. Talvolta con grande successo, altre meno finanche fallendo. Ma ciò non toglie che vada reso plauso al tentativo specialmente dopo cinquant'anni. Ecco, a mio avviso più che termini "aulici" li definirei arcaici. Detto che sfortunatamente, l'arcaico è divenuto aulico poichè anche la lingua italiana negli ultimi 30 anni ha subito un impoverimento che definirei preoccupante. Per capirlo, siccome il calcio è lo specchio di questo paese, basta dare un'occhiata ad un'intervista di un calciatore anni '80/85 e una odierna. C'è un abisso.
Tra qualche anno i calciatori risponderanno solo attraverso emoticons
@@theindieseeker considerando che sono diventati sempre di più gli stranieri in Italia quindi spesso la lingua non la conoscono proprio 😅
@@PaoloNardiSoia o peggio..... il corsivo
@@PaoloNardiSoia Ma anche in generale, gli italiani stanno lentamente ma costantemente perdendo la varietà e profondità della lingua. Non sto a discutere delle cause perché sono tante e non é la sede opportuna. Mi fanno ridere le accuse che hai evidenziato ieri quando invece che appropriazione erc bisognerebbe parlare di miglioramento. Il nuovo specialmente a livello videoludico tende a svilire in favore di un ampio pubblico. Qui é l'esatto contrario. Mah
@@alassion96 ci sono stranieri che la conoscono meglio di alcuni italiani, mai capito come sia possibile che un motociclista spagnolo a caso parli l'italiano meglio di un politico a caso
Quindi i goblins cavalcaragno inseriti dalla GW (azienda inglese) per il gioco Warhammer Fantasy sono un omaggio sia a Tolkien sia ad una delle sue fonti avendo unito goblins e ragni
Paolo ti adoro, ti giuro😂
Bellissimo video ( e bellissima maglia ) Paolo ❤
Ecco da dove viene il mostro ragno antropomorfo "ettercap" di d&d 🤔
Forse non è chiaro un aspetto: i libri vanno letti non analizzati dai filologi diversamente diventano saggi. Posso capire Mauro Biglino che traduce letteralmente la Bibbia, dandole un significato completamente diverso da propinano dal Vaticano per 2000 anni ma qui si arriva anche a cambiare nomi e titoli entrati nell'immaginario di tutti per il semplice gusto di farlo.
Pensa te, io Biglino non lo posso capire e credo a quello che il Vaticano ci propina da 2000 anni (frase che mi sembra leggermente superficiale) ma mi va benissimo cambiare i nomi di Tolkien
@@PaoloNardiSoia Ok ho capito che non gradisci critiche anche non offensive sull'argomento. Eviterò di farle in seguito.
@@ilpitonatoselvaggio ma cosa stai dicendo? Ho detto solo di avere un'impostazione diversa
Commento al video degli autori di The Rings of Power: "Eh?!?"
Bravo Paolo, c'è bisogno di questa tipologia di video! capisco che non interessi a tutti i fan l'argomento, ma ieri nei commenti a un tuo video ho notato molta disinformazione e confusione su che tipo di lavoro è stato fatto con le nuove traduzioni rispetto alle vecchie.
Grazie Paolo, video che ho seguito con molto interesse. Nel video precedente, in cui accennavi alla traduzione della parola "appercop", non avevo capito che era utilizzata in questa filastrocca in rima. Sono molto curioso di vedere come viene resa nella nuova traduzione del "Lo Hobbit". Pur condividendo la necessità di mostrare in una traduzione gli arcaismi utilizzati volutamente da Tolkien nell'originale e apprezzando lo studio filologico che è stato fatto da Wu Ming 4 su questa parola (e presumibilmente su altre), rimango dell'idea che "aracnaccio" non sia una scelta felice. Parere assolutamente personale e con nessuna velleità, si intende ...
Che Elisabeth Mary Wright fosse soprattutto la moglie di Joseph Wright non mi trova d'accordo. Era soprattutto una filologa.
Ho detto "soprattutto" per il legame di Tolkien con il marito
Comprendo il ragionamento, ma qui secondo me si persevera nell'errore di ignorare la resa finale in italiano. "Aracnaccio" suona malissimo ed in un momento comunque di tensione nella narrazione ha un effetto distruttivo che "Sputaveleno" non ha. Cosa aggiunge per il lettore rispetto ad una traduzione corretta come"Sputavelenoo"? Aracnaccio, come già l'orrendo "Aragne" non suona arcaico: suona fuori posto, intrusivo, posticcio, innaturale, cosa che la prosa tolkieniana non è.
Sputaveleno, per quanto legittimo, non è una parola arcaica, tra l'altro incomprensibile perfino per un inglese del 1937. Non esiste una parola arcaica italiano equivalente, quindi o ci provi in qualche modo o ti perdi il particolare. La canzoncina non è affatto un momento di tensione, anzi, ha l'effetto opposto, è di ge da scherno, come ho spiegato nel testo. Oltretutto usare parole come Lob e Co (oltre a Tomnoddy) è la stessa cosa
@@PaoloNardiSoiaè esattamente questo il punto su cui mi sento di insistere. Perché dovete forzare un arcaismo dove proprio in italiano non c'è o viene malissimo come ha giustamente osservato il Sirotti? Lasciate *correre* e se volete fare un favore a Tolkien ed ai lettori italiani prendetevi pure la libertà di inserire arcaismi sensati dove ci stanno. Questo "non perdersi il particolare" rovina spesso la visione generale. È un modo di fare miope, vede bene solo da vicino.
Interessante 👍🏻
Scherzi a parte, non ho letto la nuova traduzione ma ho visto un po' dei tuoi video che contengono degli esempi a riguardo. Allora, premettiamo che una soluzione come "forestale" è francamente oscena, se uno fa una schifezza simile per me vuol dire che un po' vuole farsi ridere dietro... Ma a parte questo, in generale colgo in Fatica una filosofia della traduzione un po' cannarsiana, seppure applicata con una competenza e un'attenzione che è universi al di sopra di quella di Cannarsi. Il principio dembra essere un tentativo di riproporre tutti i riferimenti, gli echi e le suggestioni della lingua inglese di Tolkien così come sono, ma in italiano. L'intento è lodevole, ma si tratta anche di un'impresa titanica e forse, semplicemente, non possibile. Tradurre vuol dire mantenere il senso cambiando la forma, non si può tradurre mantenendo anche la forma, è proprio quella che differisce irrimediabilmente fra due lingue. Certo, in alcuni casi ci si può avvicinare a quel risultato, ma generalmente si tratta di un lavoro che straborda dal dominio della traduzione e deve necessariamente riversarsi in quello dell'adattamento, ovverosia, il traduttore adattatore che fa proprio il compito di reimmaginare un testo che riprenda non le stesse suggestioni dell'originale, ma che magari evochi qualcosa di simile. Un traduttore che diventa coautore. Da quanto ho visto non mi sembra che ci sia riusciti e, forse, manco che ci si sia provati.
Ma l'elegantone o gli elegantoni non controbattono mai ...
Beh, la loro utilità sta negli spunti...
CONTROBATTONO eccome!
@@robegatt
E come?
Col negazionismo dell'attribuzione dell'opera di Tolkien da parte della destra?
Con l'assenza di pubblicazioni o importazione di pubblicazioni di critica da parte della medesima?
O con la pretesa di un linguaggio "semplice" che è assente nell'opera stessa?
@@isabellacarta1120 ancora tu?! ma non dovevamo vederci più? Stiamo andando avanti con discussioni da 100 post sotto gli ultimi due video ahahah ma allora! è pure tornato il marchese!
@@robegatt
Le gocce, rrobbé. Le gocce.
@@isabellacarta1120 hai proprio IL GUSTO dell'insulto tu.
Mi vengono in mente probabili collegamenti etimologici tra atter e adder (vipera/aspide) e cop con cape, che immagino venga dal latino caput.
Visto che hai menzionato MacDonald, è possibile che in futuro farai un approfondimento su di lui?
Lo guarderebbero in tre purtroppo
@@PaoloNardiSoia povero MacDonald. Magari un giorno troverai l'ispirazione di fare qualcosa che sia un collegamento tra lui e Tolkien
Scusate forse non ho capito: attercop è un arcaismo, composto di atter, veleno e cop, ~ testa, forse ~ragno? Wu ming 4 traduce aracnaccio, ok. Ma solo perché ci infila una forma arcaica di ragno? E perché è dispregiativo? E quindi stiamo dicendo che in traduzione denotare il fatto che il termine sia un arcaismo è più importante dell'estetica della parola e della sua semantica? Dov'è finito il veleno? La creatività e la profondità linguistica e filologica penso siano ben altro. Sembra piuttosto la "caccia all'arcaismo" Comunque ho rispetto per wu ming 4 e non mi precluderò di leggere la sua nuova traduzione de lo Hobbit. Grazie Paolo per i tuoi video interessanti
Diciamo che Attercop è una parola arcaica di cui quasi nessuno, nemmeno al tempo di Tolkien, poteva capire il significato, tanto meno il riferimento al veleno. Tradurlo "sputaveleno" è legittimo ma usa un termine moderno. È usato in senso dispregiativo ma tutta la canzoncina è dispregiativa
Adesso mi è più chiaro, grazie. Ora mi vado a recuperare l'intervista
In realtà viene usato ettercap che è simile ad attercop, quindi sostenere che nessuno al tempo di tolkien poteva capirne il significato è semplicemente falso. E mi spingo a dire che ê una scelta azzeccata perché viene bene la rima, Tolkien godeva quando riusciva ad incastrare entrambe le cose (arcaismo e rima), ma stava attento a non forzare le cose. Qui invece si sostiene tranquillamente che bisogna inventarsi qualcosa anche se viene male.
@@robegatt ripeto: continui a dire la tua
@@PaoloNardiSoia e cosa dovrei dire LA TUA ? ma che razza di argomentazione è? boh!
Io ti amo ❤
Video linguista? Mhhh inizi di una nuova playlist dedicata alla filologia in primis? Sarebbe fantastico :) Grazie ancora;)
No, talvolta ne faccio uno
@PaoloNardiSoia potresi farla tenere a Riccardo una playlist filologica
Non è stata detta la cosa più importante e cioè che, se fosse stata presente anche una acca, la parola sarebbe stata un anagramma di "porchetta".
Sicuramente Wu Ming 4 farà un lavoro migliore.
Sempre molto chiaro ed eloquente, ma resta il fatto che, secondo me, dai troppa visibilità alla gente che ti critica, rispondendo ai loro commenti che spesso non hanno né capo né coda. Invece, sempre secondo me, ci sono sotto i tuoi video commenti ben più interessanti e costruttivi, e che meriterebbero molto di più di altri il tuo tempo
Colgo spunti da tutti. Comunque grazie
Questo video non è una dedica di tempo a chi critica Paolo, bensì una risposta alquanto forte. “Più mi critichi sui miei argomenti, più ne parlo.”
vabbè ma il dissing ai critici durerà 20 secondi al massimo, il resto è contenuto
@@PaoloNardiSoia sempre lieto di darti un feedback. Ho preso d'esempio questo video per fare un discorso generale, dato che ho notato diverse volte questo tuo atteggiamento (che a me, personalmente, non piace perché "non se lo meritano"). Però, ripeto, è solo la mia opinione e sei liberissimo di gestire il tuo canale come più ti aggrada. Ci vediamo a Dozza?😁
@@Simiiii100 ma ben venga lo spunto per approfondire l'argomento, però poteva introdurlo in altra maniera. È una cosa mia personale che non apprezzo quando Paolo sottolinea le critiche che gli vengono rivolte. Sia perché la stragrande maggioranza delle volte sono insulse e asettiche (e andrebbero skippate subito), sia perché Paolo è ben al di sopra di questi tizi, e non ha bisogno di dimostrare a nessuno di saper rispondere a questa gente che non ha di meglio da fare che scrivere corbellerie senza senso :)
Non riesco a stare al tuo ritmo, Paolo. Bisognerà che su sta nuova traduzione facciamo una discussione distesa prima o poi, ovviamente quando sarà disponibile.
Riguardo alla mia resa di "attercop" con "aracnaccio", in aggiunta alle ragioni che ho già esposto nell'intervista su Repubblica e che tu citi nel video, aggiungo l'aspetto fonetico. Il suono "cn" è scomodo in italiano, vagamente cacofonico, respingente. Attaccandoci il suffisso peggiorativo "-ccio" mi pare sì ottenga l'effetto di un insulto farsesco, di uno sfottò, basato sulla radice di "aracnide" che appunto le dà un sapore arcaico.
Questo, evidentemente è stato il mio personale ragionamento, la soluzione che ho trovato per restituire in italiano un barlume dell'effetto che "attercop" può avere in inglese, ovvero una delle molte possibili soluzioni e certo non necessariamente condivisibile. Ma una resa che metta d'accordo tutti non esisterà mai, lo sappiamo. Quindi alla fine un traduttore non può fare altro che battezzare una soluzione e vederla fare a pezzi sui social ;-)
Amen.
Come ho fatto notare in un altro commento se la rima regge è una licenza, una invenzione, legittima.
Ci terrei a ricordare, cone abbiamo già detto, che la polemica è nata dalla mia semplice osservazione che l'arcaismo usato da Tolkien era perfetto per le rime che voleva fare, visto che ettercap era simile ed il concetto era quello.
Gli arcaismi vanno bene quando ci stanno e Tolkien essendo lo scrittore della sua opera originale poteva manipolare tutto il resto per farli incastrare alla perfezione, come gemme negli anelli oserei dire.
La traduzione, ahimè, ha il vincolo di non poter inventare il contesto, ma solo rielaborarlo senza perdere il contenuto e i significati. Quindi bidogna stare molto attenti a forzare arcaismi solo perche "Lui li ha usati in questo punto, usiamoli anche noi, costi quel che costi, sennò ci perdiamo il particolare".
@@robegatt Ma sì, l'obiezione è chiarissima, e l'invito alla prudenza è più che sensato. Terrei comunque in considerazione che una traduzione è anche una sfida. La soluzione non deve diventare vezzo, è un giusto monito questo, ma non deve nemmeno essere considerato un atto di lesa maestà usare un po' di estro per tentare una soluzione diversa da quelle precedenti. Il senso di ritradurre i classici è anche questo, imho.
Molto interessante, ma a questo punto lo leggo in inglese originale. Se devo tirare fuori il dizionario, almeno lo faccio per l'originale e fine con questa diatriba delle traduzioni. Opinione personale.
Ps: sono a favore di traduzioni più autentiche, ma le parole scelte oltre a essere corrette devono anche essere piacevoli da sentire. Aragne suona bene, ma "Aracnaccio" non si può sentire. Così come altri termini usati da Fatica.
Io avrei coniato "malmignotte".
Semmai malmignatte 😂😂😂
@@G0REX94 no, no. Proprio malmignotte :P
La trovo una soluzione molto tolkieniana
🤣
Una piccolezza, wereworms era tradotto con draghi sanguinari, secondo me erroneamente. La cosa è stata modificata?
In effetti sono sono vermi mannari. Forse dei Mayar?
@@PaoloNardiSoia Ti ringrazio della risposta, potrebbero essere mayar o alcuni dei famosi "esseri senza nome".
In ogni caso quando bilbo li nomina ad inizio libro io li avrei tradotti in "vermi mannari, o vermi-drago. Spero che Wu ming 4 abbia tenuto conto di questo.
Il Nardi ha furbescamente mescolato vari commenti di varie persone per *piegare* la polemica a suo favore. Un'operazione direi squallida. Fai il tuo spiegone senza quelle introduzioni fuorvianti!
Io avevo semplicemente detto che Tolkien ricorre al termine arcaico perché ci sta benissimo nella filastrocca che voleva scrivere e non per arcaismo fine a se stesso come fa Fatica.
Non è affatto questione di dizionario, bleah.
(che poi in inglese ettercap che si pronuncia praticamente uguale ed è usato ancora).
Tanta precisione nelle spiegazioni (prese da altri) quanta superficialità nelle discussioni vere e proprie...ed io che chiamavo ambiguo wuming4...
Davvero una vergogna. La questione del dizionario non l'hai tirata fuori tu, ma come detto ho furbescamente mescolato vari commenti di varie persone, quindi questo protagonismo persecutorio ci può assolutamente stare
@@PaoloNardiSoia è importante perché sono concetti diversi, si è capito comunque che a te non interessa, non è una questione personale *la mia.*
@@robegatt forse la pensiamo semplicemente in maniera diversa
@@PaoloNardiSoia ma certo, è questo il motivo per cui si discute, ognuno spara la sua, ma da gentiluomini. Io vengo in pace!
Alla luce di tutto questo mi sorge una domanda: la parola inglese per "aragosta", "LOBster", a qualcosa a che vedere con la filologia spiegata in questo video? Voglio dire, in fin dei conti l'aragosta è sempre un artropode, esattamente come i ragni, gli insetti e tutti gli altri crostacei. Questo termine attuale può avere un collegamento filologico con questi arcaismi linguistici usati per indicare i ragni? Grazie mille
Non è certo ma molti lo fanno risalire proprio all’anglosassone lop/loppe cioè appunto “ragno” più un suffisso femminile.
Per me non sono un problema gli arcaismi. Alla peggio c’è google