Vittorio Gassman legge Dante - Commedia - Inferno, Canto IV

Sdílet
Vložit
  • čas přidán 15. 02. 2014
  • Vittorio Gassman presenta e legge il quarto canto dell'Inferno di Dante.
    Si svolge nel primo cerchio, ovvero nel Limbo, ove si trovano i virtuosi non battezzati.
    Siamo nella notte tra l'8 e il 9 aprile 1300 (Sabato Santo) o, secondo altri commentatori, tra il 25 e il 26 marzo 1300.
    Località delle riprese
    Presentazione del Canto: Teatro all'Antica (o Teatro Olimpico) di Sabbioneta (Provincia di Mantova)
    Lettura del Canto: Teatro "Angelo Mariani" di Sant'Agata Feltria (Provincia di Rimini)
    #VittorioGassman #Inferno #Canto4

Komentáře • 55

  • @Mago945
    @Mago945 Před 10 lety +24

    Commovente interpretazione e lettura del IV Canto. Gassman rimarrà sempre tra i migliori dantisti, onore a lui, spirito magno.

    • @kendallcreed8437
      @kendallcreed8437 Před 2 lety +1

      I know im asking the wrong place but does someone know of a tool to log back into an Instagram account?
      I was stupid forgot the password. I appreciate any help you can offer me

    • @princekameron8553
      @princekameron8553 Před 2 lety

      @Kendall Creed instablaster :)

    • @pietrocaleca
      @pietrocaleca Před rokem

      @@kendallcreed8437 huu

  • @venerandagizzi5112
    @venerandagizzi5112 Před měsícem

    Grande maestro straordinario molto commovente❤🙏🌹🌹🌹 Vittorio Gassman

  • @jobracci4583
    @jobracci4583 Před 4 lety +14

    Gassman il Michelangelo del TEATRO seconde me, il massimo

  • @federica3118
    @federica3118 Před 2 lety +4

    Già per me Dante è prezioso, poi letto da Gassman lo è ancora di più.

  • @giovannicipollini9121
    @giovannicipollini9121 Před 3 lety +6

    Se penso alla bellezza di questa Opera (valorizzata dalla sublime interpretazione di Gassman) e a quanto le mie proff. del liceo si sono impegnate a farmi stare Dante sulle scatole, mi viene da piangere!

  • @mariacarbotti5736
    @mariacarbotti5736 Před rokem +2

    Il più grande Mattatore
    di tutti i tempi, orgoglio
    Italiano. 🇮🇹

  • @3peppone3
    @3peppone3 Před 9 lety +8

    lo ascolti 1.000 volte...e 1.000 volte è un immenso piacere...a quando un altro come Gaasman....

    • @ladivinacommedia3195
      @ladivinacommedia3195 Před 4 lety

      Io propongo un altro genere di lettura. Se le fa piacere, provi ad ascoltarla

  • @francescocusato
    @francescocusato Před 9 lety +5

    grande Timbro vocale caldo e suadente, molto eloquente nel parafrasare il testo e che dire recita i versi alla perfezione!!!

  • @tersiliolunghi1209
    @tersiliolunghi1209 Před 3 lety +3

    Che bello ,Dante è Dante ,e Gassman e Gassman ,la divina Bellezza .

  • @vittoriomarano8230
    @vittoriomarano8230 Před 4 lety +3

    Canto IV...di una poesia immensa! " Onorate l' altissimo Poeta! ".

  • @donataargenza6116
    @donataargenza6116 Před rokem +1

    Sublime unico e inimitabile Gassman

  • @annademuro1007
    @annademuro1007 Před 4 lety +1

    Grande Vittorio sei speciale come spieghi bene la divina commedia

  • @ornellacerizza2613
    @ornellacerizza2613 Před rokem +3

    Ascoltandola, ci si rammarica , al pensiero di averlo perso
    Persone come Lui, non dovrebbe morire.

  • @laispadua1424
    @laispadua1424 Před 3 lety +3

    Grande Gassman a reccitare la maggiore opera italiana (A Divina Comedia in portoghese del Brasile)!!!

  • @silviobrunetti79
    @silviobrunetti79 Před 2 lety +3

    Dante letto dal Maestro Gassmann. Non si deve dire altro

  • @daianamilenapuebla310
    @daianamilenapuebla310 Před rokem +1

    Grandisimo gassman el mejor actor de toda italia y uno de los mejores del mundo ❤👏👏👏

  • @abdel5505
    @abdel5505 Před 2 lety +5

    Ruppemi l’alto sonno ne la testa
    un greve truono, sì ch’io mi riscossi
    come persona ch’è per forza desta; 3
    e l’occhio riposato intorno mossi,
    dritto levato, e fiso riguardai
    per conoscer lo loco dov’io fossi. 6
    Vero è che ’n su la proda mi trovai
    de la valle d’abisso dolorosa
    che ’ntrono accoglie d’infiniti guai. 9
    Oscura e profonda era e nebulosa
    tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
    io non vi discernea alcuna cosa. 12
    «Or discendiam qua giù nel cieco mondo»,
    cominciò il poeta tutto smorto.
    «Io sarò primo, e tu sarai secondo». 15
    E io, che del color mi fui accorto,
    dissi: «Come verrò, se tu paventi
    che suoli al mio dubbiare esser conforto?». 18
    Ed elli a me: «L’angoscia de le genti
    che son qua giù, nel viso mi dipigne
    quella pietà che tu per tema senti. 21
    Andiam, ché la via lunga ne sospigne».
    Così si mise e così mi fé intrare
    nel primo cerchio che l’abisso cigne. 24
    Quivi, secondo che per ascoltare,
    non avea pianto mai che di sospiri,
    che l’aura etterna facevan tremare; 27
    ciò avvenia di duol sanza martìri
    ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi,
    d’infanti e di femmine e di viri. 30
    Lo buon maestro a me: «Tu non dimandi
    che spiriti son questi che tu vedi?
    Or vo’ che sappi, innanzi che più andi, 33
    ch’ei non peccaro; e s’elli hanno mercedi,
    non basta, perché non ebber battesmo,
    ch’è porta de la fede che tu credi; 36
    e s’e’ furon dinanzi al cristianesmo,
    non adorar debitamente a Dio:
    e di questi cotai son io medesmo. 39
    Per tai difetti, non per altro rio,
    semo perduti, e sol di tanto offesi,
    che sanza speme vivemo in disio». 42
    Gran duol mi prese al cor quando lo ’ntesi,
    però che gente di molto valore
    conobbi che ’n quel limbo eran sospesi. 45
    «Dimmi, maestro mio, dimmi, segnore»,
    comincia’ io per voler esser certo
    di quella fede che vince ogne errore: 48
    «uscicci mai alcuno, o per suo merto
    o per altrui, che poi fosse beato?».
    E quei che ’ntese il mio parlar coverto, 51
    rispuose: «Io era nuovo in questo stato,
    quando ci vidi venire un possente,
    con segno di vittoria coronato. 54
    Trasseci l’ombra del primo parente,
    d’Abèl suo figlio e quella di Noè,
    di Moisè legista e ubidente; 57
    Abraàm patriarca e Davìd re,
    Israèl con lo padre e co’ suoi nati
    e con Rachele, per cui tanto fé; 60
    e altri molti, e feceli beati.
    E vo’ che sappi che, dinanzi ad essi,
    spiriti umani non eran salvati». 63
    Non lasciavam l’andar perch’ei dicessi,
    ma passavam la selva tuttavia,
    la selva, dico, di spiriti spessi. 66
    Non era lunga ancor la nostra via
    di qua dal sonno, quand’io vidi un foco
    ch’emisperio di tenebre vincia. 69
    Di lungi n’eravamo ancora un poco,
    ma non sì ch’io non discernessi in parte
    ch’orrevol gente possedea quel loco. 72
    «O tu ch’onori scienzia e arte,
    questi chi son c’hanno cotanta onranza,
    che dal modo de li altri li diparte?». 75
    E quelli a me: «L’onrata nominanza
    che di lor suona sù ne la tua vita,
    grazia acquista in ciel che sì li avanza». 78
    Intanto voce fu per me udita:
    «Onorate l’altissimo poeta:
    l’ombra sua torna, ch’era dipartita». 81
    Poi che la voce fu restata e queta,
    vidi quattro grand’ombre a noi venire:
    sembianz’avevan né trista né lieta. 84
    Lo buon maestro cominciò a dire:
    «Mira colui con quella spada in mano,
    che vien dinanzi ai tre sì come sire: 87
    quelli è Omero poeta sovrano;
    l’altro è Orazio satiro che vene;
    Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano. 90
    Però che ciascun meco si convene
    nel nome che sonò la voce sola,
    fannomi onore, e di ciò fanno bene». 93
    Così vid’i’ adunar la bella scola
    di quel segnor de l’altissimo canto
    che sovra li altri com’aquila vola. 96
    Da ch’ebber ragionato insieme alquanto,
    volsersi a me con salutevol cenno,
    e ’l mio maestro sorrise di tanto; 99
    e più d’onore ancora assai mi fenno,
    ch’e’ sì mi fecer de la loro schiera,
    sì ch’io fui sesto tra cotanto senno. 102
    Così andammo infino a la lumera,
    parlando cose che ’l tacere è bello,
    sì com’era ’l parlar colà dov’era. 105
    Venimmo al piè d’un nobile castello,
    sette volte cerchiato d’alte mura,
    difeso intorno d’un bel fiumicello. 108
    Questo passammo come terra dura;
    per sette porte intrai con questi savi:
    giugnemmo in prato di fresca verdura. 111
    Genti v’eran con occhi tardi e gravi,
    di grande autorità ne’ lor sembianti:
    parlavan rado, con voci soavi. 114
    Traemmoci così da l’un de’ canti,
    in loco aperto, luminoso e alto,
    sì che veder si potien tutti quanti. 117
    Colà diritto, sovra ’l verde smalto,
    mi fuor mostrati li spiriti magni,
    che del vedere in me stesso m’essalto. 120
    I’ vidi Eletra con molti compagni,
    tra ’ quai conobbi Ettòr ed Enea,
    Cesare armato con li occhi grifagni. 123
    Vidi Cammilla e la Pantasilea;
    da l’altra parte, vidi ’l re Latino
    che con Lavina sua figlia sedea. 126
    Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino,
    Lucrezia, Iulia, Marzia e Corniglia;
    e solo, in parte, vidi ’l Saladino. 129
    Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
    vidi ’l maestro di color che sanno
    seder tra filosofica famiglia. 132
    Tutti lo miran, tutti onor li fanno:
    quivi vid’io Socrate e Platone,
    che ’nnanzi a li altri più presso li stanno; 135
    Democrito, che ’l mondo a caso pone,
    Diogenés, Anassagora e Tale,
    Empedoclès, Eraclito e Zenone; 138
    e vidi il buono accoglitor del quale,
    Diascoride dico; e vidi Orfeo,
    Tulio e Lino e Seneca morale; 141
    Euclide geomètra e Tolomeo,
    Ipocràte, Avicenna e Galieno,
    Averoìs, che ’l gran comento feo. 144
    Io non posso ritrar di tutti a pieno,
    però che sì mi caccia il lungo tema,
    che molte volte al fatto il dir vien meno. 147
    La sesta compagnia in due si scema:
    per altra via mi mena il savio duca,
    fuor de la queta, ne l’aura che trema.
    E vegno in parte ove non è che luca.

  • @NicoYou78
    @NicoYou78 Před 8 lety +3

    Bellissimo!

  • @Giovanni-vallarella
    @Giovanni-vallarella Před 8 měsíci

    Grazie grande 😊

  • @francescademarco6968
    @francescademarco6968 Před 2 lety +3

    Glassman grande

  • @jobracci4583
    @jobracci4583 Před rokem +1

    Vittorio. Gassman un Re, vero

  • @donataargenza6116
    @donataargenza6116 Před rokem +3

    Dante incarnato in Gassman!

  • @francescocusato
    @francescocusato Před 9 lety

    Cristo Frank non sbaglia una sillaba!!! Grande mi sto rilassando

  • @francescomaresca3067
    @francescomaresca3067 Před 7 lety +4

    un mito!!

  • @angeloritofasanaro9850

    Ha raggiunto il vertice della interpretazione del testo e della poesia del sommo poeta rileggiamo tutti i versi .

  • @cerberusinferorum6742
    @cerberusinferorum6742 Před 5 lety +3

    A me piacerebbe conoscere i " buontemponi" che mettono i pollici verso.Mah...🤔

  • @francescocusato
    @francescocusato Před 9 lety +2

    lo guardo anche stasera l'armonia universale, la ricerca di un punto nello spazio in cui si incontrano tutte le discipline e le arti anche quelle in contrasto. Pitagora

  • @francescocusato
    @francescocusato Před 9 lety +1

    il mio Canto!!! lo so a memoria

  • @francescocusato
    @francescocusato Před 9 lety +1

    Pitagora L'armonia universale

  • @user-ce4jm2us1l
    @user-ce4jm2us1l Před 3 lety +5

    Modestamente dovrei ribbadire al maestro Gasman ; Avicenna non è musulmano , è anche stato giustiziato dal tiribunale falsa dei musulmani come Negatore dei nome arabo del falsa idolo del dio. Perche è zaratustiana con scritto ( Parsi ) , e di corrente Ferdowsi ( Parsi )
    Grazie del attensionr

    • @CM-ug4pb
      @CM-ug4pb Před 2 lety

      NO NO, Avicenna fu un devoto musulmano, ed il suo intento era di riconciliare le posizioni della filosofia razionale con quelle islamiche. Cercò di dimostrare l'esistenza di Dio e la sua creazione del mondo, anche attraverso principi scientifici, logico-razionali.

  • @angelaolmi4288
    @angelaolmi4288 Před rokem

    Lui si che era bravo

  • @thallesvinicius2729
    @thallesvinicius2729 Před 2 lety +1

    05:11

  • @annademuro1007
    @annademuro1007 Před 4 lety

    Quanti anni aveva Vittorio Gassman quando ha recitato la divina commedia?

  • @lorenzomagazzeni5425
    @lorenzomagazzeni5425 Před 7 lety +5

    Quando la parabola e' finita tutti si buttano su Dante... Ogni riferimento a Benigni e' puramente casuale.

    • @8238c
      @8238c Před 5 lety +4

      Io non paragonerei questa meravigliosa lettura a quella di Benigni.

  • @abdel5505
    @abdel5505 Před 2 lety +1

    11:18 81

  • @maricielofenton8676
    @maricielofenton8676 Před rokem

    ojalá estuviera en español

    • @judithwalker9694
      @judithwalker9694 Před rokem

      Listen a few times and look at the original text in Italian next to a Spanish translation. It will get clearer. Spanish and Italian are cousins, after all.

    • @judithwalker9694
      @judithwalker9694 Před rokem

      Original text in Italian is posted below by Abdel.

  • @ginosuinoilporcoinvasivo8216

    05:05
    Ruppemi l’alto sonno ne la testa
    un greve truono, sì ch’io mi riscossi
    come persona ch’è per forza desta;3
    e l’occhio riposato intorno mossi,
    dritto levato, e fiso riguardai
    per conoscer lo loco dov’io fossi.6
    Vero è che ’n su la proda mi trovai
    de la valle d’abisso dolorosa
    che ’ntrono accoglie d’infiniti guai.9
    Oscura e profonda era e nebulosa
    tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
    io non vi discernea alcuna cosa.12
    "Or discendiam qua giù nel cieco mondo",
    cominciò il poeta tutto smorto.
    "Io sarò primo, e tu sarai secondo".15
    E io, che del color mi fui accorto,
    dissi: "Come verrò, se tu paventi
    che suoli al mio dubbiare esser conforto?".18
    Ed elli a me: "L’angoscia de le genti
    che son qua giù, nel viso mi dipigne
    quella pietà che tu per tema senti.21
    Andiam, ché la via lunga ne sospigne".
    Così si mise e così mi fé intrare
    nel primo cerchio che l’abisso cigne.24
    Quivi, secondo che per ascoltare,
    non avea pianto mai che di sospiri
    che l’aura etterna facevan tremare;27
    ciò avvenia di duol sanza martìri,
    ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi,
    d’infanti e di femmine e di viri.30
    Lo buon maestro a me: "Tu non dimandi
    che spiriti son questi che tu vedi?
    Or vo’ che sappi, innanzi che più andi,33
    ch’ei non peccaro; e s’elli hanno mercedi,
    non basta, perché non ebber battesmo,
    ch’è porta de la fede che tu credi;36
    e s’e’ furon dinanzi al cristianesmo,
    non adorar debitamente a Dio:
    e di questi cotai son io medesmo.39
    Per tai difetti, non per altro rio,
    semo perduti, e sol di tanto offesi
    che sanza speme vivemo in disio".42
    Gran duol mi prese al cor quando lo ’ntesi,
    però che gente di molto valore
    conobbi che ’n quel limbo eran sospesi.45
    "Dimmi, maestro mio, dimmi, segnore",
    comincia’ io per volere esser certo
    di quella fede che vince ogne errore:48
    "uscicci mai alcuno, o per suo merto
    o per altrui, che poi fosse beato?".
    E quei che ’ntese il mio parlar coverto,51
    rispuose: "Io era nuovo in questo stato,
    quando ci vidi venire un possente,
    con segno di vittoria coronato.54
    Trasseci l’ombra del primo parente,
    d’Abèl suo figlio e quella di Noè,
    di Moïsè legista e ubidente;57
    Abraàm patrïarca e Davìd re,
    Israèl con lo padre e co’ suoi nati
    e con Rachele, per cui tanto fé,60
    e altri molti, e feceli beati.
    E vo’ che sappi che, dinanzi ad essi,
    spiriti umani non eran salvati".63
    Non lasciavam l’andar perch’ei dicessi,
    ma passavam la selva tuttavia,
    la selva, dico, di spiriti spessi.66
    Non era lunga ancor la nostra via
    di qua dal sonno, quand’io vidi un foco
    ch’emisperio di tenebre vincia.69
    Di lungi n’eravamo ancora un poco,
    ma non sì ch’io non discernessi in parte
    ch’orrevol gente possedea quel loco.72
    "O tu ch’onori scïenzïa e arte,
    questi chi son c’ hanno cotanta onranza,
    che dal modo de li altri li diparte?".75
    E quelli a me: "L’onrata nominanza
    che di lor suona sù ne la tua vita,
    grazïa acquista in ciel che sì li avanza".78
    Intanto voce fu per me udita:
    "Onorate l’altissimo poeta;
    l’ombra sua torna, ch’era dipartita".81
    Poi che la voce fu restata e queta,
    vidi quattro grand’ombre a noi venire:
    sembianz’avevan né trista né lieta.84
    Lo buon maestro cominciò a dire:
    "Mira colui con quella spada in mano,
    che vien dinanzi ai tre sì come sire:87
    quelli è Omero poeta sovrano;
    l’altro è Orazio satiro che vene;
    Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano.90
    Però che ciascun meco si convene
    nel nome che sonò la voce sola,
    fannomi onore, e di ciò fanno bene".93
    Così vid’i’ adunar la bella scola
    di quel segnor de l’altissimo canto
    che sovra li altri com’aquila vola.96
    Da ch’ebber ragionato insieme alquanto,
    volsersi a me con salutevol cenno,
    e ’l mio maestro sorrise di tanto;99
    e più d’onore ancora assai mi fenno,
    ch’e’ sì mi fecer de la loro schiera,
    sì ch’io fui sesto tra cotanto senno.102
    Così andammo infino a la lumera,
    parlando cose che ’l tacere è bello,
    sì com’era ’l parlar colà dov’era.105
    Venimmo al piè d’un nobile castello,
    sette volte cerchiato d’alte mura,
    difeso intorno d’un bel fiumicello.108
    Questo passammo come terra dura;
    per sette porte intrai con questi savi:
    giugnemmo in prato di fresca verdura.111
    Genti v’eran con occhi tardi e gravi,
    di grande autorità ne’ lor sembianti:
    parlavan rado, con voci soavi.114
    Traemmoci così da l’un de’ canti,
    in loco aperto, luminoso e alto,
    sì che veder si potien tutti quanti.117
    Colà diritto, sovra ’l verde smalto,
    mi fuor mostrati li spiriti magni,
    che del vedere in me stesso m’essalto.120
    I’ vidi Eletra con molti compagni,
    tra ’ quai conobbi Ettòr ed Enea,
    Cesare armato con li occhi grifagni.123
    Vidi Cammilla e la Pantasilea;
    da l’altra parte vidi ’l re Latino
    che con Lavina sua figlia sedea.126
    Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino,
    Lucrezia, Iulia, Marzïa e Corniglia;
    e solo, in parte, vidi ’l Saladino.129
    Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
    vidi ’l maestro di color che sanno
    seder tra filosofica famiglia.132
    Tutti lo miran, tutti onor li fanno:
    quivi vid’ïo Socrate e Platone,
    che ’nnanzi a li altri più presso li stanno;135
    Democrito che ’l mondo a caso pone,
    Dïogenès, Anassagora e Tale,
    Empedoclès, Eraclito e Zenone;138
    e vidi il buono accoglitor del quale,
    Dïascoride dico; e vidi Orfeo,
    Tulïo e Lino e Seneca morale;141
    Euclide geomètra e Tolomeo,
    Ipocràte, Avicenna e Galïeno,
    Averoìs che ’l gran comento feo.144
    Io non posso ritrar di tutti a pieno,
    però che sì mi caccia il lungo tema,
    che molte volte al fatto il dir vien meno.147
    La sesta compagnia in due si scema:
    per altra via mi mena il savio duca,
    fuor de la queta, ne l’aura che trema.150
    E vegno in parte ove non è che luca.

  • @cleliabongiovanni9707
    @cleliabongiovanni9707 Před 2 lety

    Un

  • @paolotattini8562
    @paolotattini8562 Před 5 lety +1

    16 seguaci di Salvini.

    • @yurimameli3422
      @yurimameli3422 Před 4 lety +7

      Ma che cazzo c'entra la politica...sei più minus habens di quelli che lasciano il pollice verso. Goditi l'arte e la recitazione del grande Gassman e ...per citare uno dei tuoi compagni di merende... stai sereno