CONCERTO QUARTETTO NOVECENTO - Taggia (IM) 5 agosto 2024

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  • čas přidán 6. 08. 2024
  • Alcuni estratti dal CONCERTO QUARTETTO NOVECENTO - Taggia (IM) 5 agosto 2024
    La recensione di Monica Mantelli.
    Irrompe la brezza ipnotizzante di Bernstein, Galliano e Piazzolla con il Quartetto 900. Dal Prà - Martini - Rebaudo - Parrinello.
    Concerto del 05.08 a Taggia (IM) Liguria di Ponente
    Quando ad agosto, con il caldo torrido, si conquista ipnoticamente il silenzio di una piazzetta ligure gremita di persone di ogni genere, con bambini, cani e anziani che - pur patendo la calura e l'assenza di anche solo un bar nelle vicinanze - scelgono di esserci, e li si tiene incollati alle sedie (troppo poche per le oltre centocinquanta persone presenti) per un rapimento sonoro che dura quasi due ore, allora si può dire di aver raggiunto - con la brezza fresca della propria Arte - il Cuore profondo della gente.
    Così è avvenuto a Taggia (IM) ieri sera - lunedi 5 agosto 2024 - grazie al Centro Culturale Tabiese, in collaborazione con il Comune di Taggia, durante il concerto del Quartetto Novecento animato da Mirco Rebaudo al Clarinetto e Sassofono, Mauro Parrinello al Contrabbasso, Gianni Martini alla Fisarmonica e Massimo Dal Prà al Pianoforte e Arrangiamenti.
    Dopo l'inevitabile rodaggio iniziale dell' ensemble, riunitosi per l'occasione dopo un anno, il concerto si è dipanato sui melodici rimandi a Morricone con "Nuovo Cinema Paradiso" e "C' era una volta il West". A seguire, chi scrive ha letteralmente pianto - come altri, dagli evidenti occhi lucidi nel parterre - per lo straordinario omaggio a Piazzolla con un "Adios Nonino" dal pathos irraggiungibile - (se non dallo stesso compianto Autore della versione originale) - che i quattro musicisti hanno interpretato con intensa convinzione e afflato.
    Qui il pianoforte di Dal Prà e la fisarmonica di Martini l'hanno fatta da padrone, tenendoci appesi ai loro fraseggi come scalatori alla corda mentre si sale in montagna. Una dipendenza da fiato corto e rispetto. Perfetti anche gli arrangiamenti per clarinetto eseguiti da Rebaudo, a sostituzione del secondo bandoneon della partitura primigenia.
    Il mix sapiente di intima intesa tra questi quattro professionisti - tutti di alto spessore esperienziale e di storicizzata compenetrazione tra i loro linguaggi - li ha fatti passare oltre il Là, come jazzisti consumati, sia durante la spassosissima esecuzione di "Take Five" di Paul Desmond - con il contrabbasso di Parrinello che rimbeccava il beat ad ogni pizzicata - fino alle più articolate composizioni di Richard Galliano, con le grandiose interpretazioni di Ivy Tango, Tango Pour Claude e New York Tango, dove è emersa la loro piena comprensione del contrappunto orgiastico del Tango, normalmente difficilmente rìproducibile da musicisti di impostazione classica, poichè è di pancia calda e ventre maturo che si parla. E loro, ce l'avevano tutta!
    Una emozionante scoperta che ha lasciato gli appassionati di tango della Guardia Nueva in estasi pura, perchè era come assistere a tre livelli interpretativi in Uno. Grandioso.
    Poi, tra le virtuosistiche digressioni e i vibrati, persino sul walzer in Allegretto moderato di Shostakovich, (noto per la sua presenza nella colonna sonora di Kubrick, Eyes wide shut) si sono raggiunte i familiari ritornelli delle canzoni più famose di "West Side Story" di Leonard Bernstein, che hanno riempito la lunga scalinata a lato palco con immaginari ballerini in scarpe da ginnastica (per chi ha visto il musical almeno cinque volte, come me, era inevitabile sognare ad occhi aperti), insieme ai rimandi - di mia antica memoria ormai - ai testi del rapinoso musical degli anni Sessanta su "Mariaaaa" e "Tonight". Brani da canticchiare nell'anima o a mezza voce, mentre la brezza della valle Argentina saliva tra le case. Poesia pura di una notte d'agosto taggiasca. Grazie.
    PS
    Grazie anche per lo spettacolare bis per Astor con Michelangelo70 !!!

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