[TESSERE#11] Vizi/Virus e Antivirus (4 - L'AVARIZIA) - Michelina TENACE

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  • čas přidán 12. 12. 2017
  • In questa Tessera (quarta di un percorso di 9 tessere dedicate al tema dei vizi e delle virtù) Michelina Tenace, direttore del Dipartimento di Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana e membro del Centro Aletti, continua con il vizio-virus dell’AVARIZIA il cammino che affronterà il tema dei vizi a partire della tradizione orientale.
    Rif:
    - l’avarizia fa dell’avaro un ladro o un usurpatore. Ladro perché possiede i beni a scapito degli altri. Usurpatore perché li possiede e usa solo per sé. (Cfr. Basilio di Cesarea, Contro i ricchi, VII, 5)
    - l’avarizia è “roba da idolatri” (Ef 5,5)
    - “l’avarizia è idolatria” (Col 3,5)
    - “l’avarizia incita gli uomini a preferire l’amore del denaro all’amore del Cristo, essa pone il Creatore della materia più in basso della stessa materia, persuade di adorare questa piuttosto che Dio” (Niceta Stethatos, Centurie, II, 55)
    - “l’avarizia ha tre cause: il piacere, la vanagloria e la mancanza di fede. Quest’ultima è la più grave delle altre due” (Massimo il Confessore, Centurie sulla carità, III, 7)
    - “Voler prevalere sugli altri nel possesso di beni carnali non ha altro principio se non l’indebolimento della carità; la cupidigia non ha altra fonte se non quella dell’orgoglio, dell’odio e del disprezzo degli uomini” (Giovanni Crisostomo, Omelie sulla lettera agli Efesini, XVIII, 3)
    - l’avaro si può mutare in un mostro (Cfr. Gregorio di Nissa, Sull’amore dei poveri, 2).
    - l’avarizia è “focolaio di (ogni) malvagità” (Cassiano, Istituzioni, VII, 6, p. 209).
    - “Come una bestia feroce, l’avarizia separa l’avaro dall’insieme del gregge”, fa crescere intorno all’avaro un muro che lo separa dagli altri (Cassiano, Istituzioni, VII, 10, p. 213).
    - L’avaro è “nemico di sé stesso” (Giovanni Crisostomo, Commento al san Matteo, LXXX, 4)
    - “La brama della cupidigia aumenta in proporzione alla crescita del denaro”. (Cassiano, Istituzioni, VII, 7, p. 210)
    - “L’avaro non riconosce più la vera natura delle cose” (Giovanni Crisostomo, Commento al Salmo 9,1)
    - Sceglie “come sostegno della propria instabilità il denaro” (Cassiano, Istituzioni, VII, 9, p. 212)
    - “uno slancio contro natura che getta nel sensibile lo spirito in follia”. (Massimo il Confessore, A Talassio, 61)
    - L’avarizia conduce a una specie di delirio! (Cfr. Giovanni Cristostomo, Omelie sulla Lettera agli Efesini, XVIII, 4)
    - “Ha veramente rinunciato a tutti i beni del mondo, colui che ha reciso dalle radici l’intimo desiderio di possederli” (Cassiano, Istituzioni, VII, 27)
    - “Non preoccupatevi … Il Padre vostro celeste, infatti sa (di cosa) avete bisogno” (Mt 6, 25.32)
    - Non è da tutti custodire una ricchezza senza riceverne danno” (Isacco di Ninive, Un’umile speranza. Antologia, Magnano 1999, p. 110)
    - “L’elemosina è (l’antivirus) contro l’avarizia” (Doroteo di Gaza, Insegnamenti XI, 113)
    - “La povertà è sradicamento dell’avarizia (…) è ricchezza non circoscrivibile (…) è pratica dei vangeli” (Evagrio Pontico, I vizi opposti alle virtù, 4), cioè carità.
    - “Là dove è il tuo tesoro, sarà anche là il tuo cuore”. Mt 6,21
    Per approfondimenti consigliamo due libri di Michelina Tenace disponibili sul sito LIPA EDIZIONI:
    - "Cristiani si diventa - Dogma e vita nei primi tre secoli": www.edizionili...
    - "Dire l'uomo, vol. II": www.edizionili...
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    "Tessere di un mosaico" è la rubrica del Centro Aletti caratterizzata da brevi interventi sulla vita e la riflessione del centro.
    Roma, dicembre 2017

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