The Last Dance - Flavio Tranquillo commenta la docu-serie su Michael Jordan e i Chicago Bulls
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- čas přidán 14. 07. 2020
- The Last Dance - Flavio Tranquillo commenta la docu-serie su Michael Jordan e i Chicago Bulls.
La docu-serie The Last Dance ha fatto come Michael Jordan: è partita dallo sport per andare oltre lo sport, sfociando nell’immaginario collettivo grazie a un racconto dal sapore epico. Ne parliamo con il grande Flavio Tranquillo, che quei mitici Chicago Bulls li ha visti e commentati dal vivo. - Krátké a kreslené filmy
Non ho mai seguito l'NBA. Ho colto l'occasione del lockdown e dell'assenza di eventi sportivi per immergermi in una realtà nuova. Sono contento di aver scoperto quella che per me ora è la più grande storia sportiva di tutti i tempi e ora ho iniziato a vedere qualche partita. A voi appassionati di basket vi manca la prospettiva da fuori per capire che cosa è "The Last Dance".
"10 puntate straordinarie ma parziali in tutti i sensi, the last dance è un prodotto in cui MJ e l'Nba vogliono dare la migliore immagine di quello che è successo" ha detto tutto
Beh, sei titoli su otto..
Ascolterei Flavio per ore e ore.
Grazie infinite per questo contenuto, ascoltare Tranquillo é sempre uno spettacolo
Siamo nel 2020 e l'internet italiano non permette una videochiamata fluida e senza tagliare una parola su 4. Ottima intervista a parte questo
Qualcuno deve dirlo al signor Flavio... Anche nell'intervista con Montemagno la sua adsl soffriva
i guess I am kinda randomly asking but does anybody know a good place to watch new series online ?
@Karter Morgan i watch on FlixZone. You can find it by googling =)
@Nasir Immanuel yup, been watching on Flixzone for years myself =)
@Nasir Immanuel Thank you, signed up and it seems to work :) I appreciate it !
Premetto che sono un fan del grande Flavio Tranquillo! Mi ha fatto compagnia un sacco di notti con le sue stupende telecronache… leggendarie e da pelle d’oca quando mi capita di risentirle oggi dopo circa 20 anni!
Detto questo, però, mi sento di dire e fare un’osservazione in merito alla sua partecipazione a questa videointervista/analisi della serie “The Last Dance”
Non so se è stata solo una mia impressione, ma Flavio questa volta mi è sembrato troppo logorroico, quasi noioso! Alla maggior parte delle domande che gli hanno posto ha risposto prendendola alla larga entrando quasi nel filosofico! La maggior parte del tempo ha blaterato delirando discorsi senza senso o meglio inutili in merito alla domanda posta… non so son riuscito a spiegarmi. Comunque dico questo perché ho una grande stima per Tranquillo e di come lavora; infatti sono qui a commentare il mio stupore nel vederlo esprimersi in questo modo! Forse non l’ho conosciuto abbastanza, per quanto si può dire di conoscere un personaggio pubblico ovviamente.
Inoltre non voglio offendere o toccare la sensibilità di qualcuno; è una semplice mia impressione e una opinione personale, ma non per questo smetterò di seguire il buon Tranquillo!!
Se lo si ascolta e lo si "impara" un po' si coglie la volontà di Flavio di guardare una cosa da più punti di vista per non arrivare alla conclusione piu facile apparentemente.
Può sembrare noioso ma è la cosa più bella che ti porti a casa.
La migliore serie di Basket al mondo.
No.
Molto bella, ma non so se è proprio la migliore
Di basket però c'è poco...
Bravissimi, domande meravigliose
A dir il vero, se ben ricordo, a far uscire l'NBA dalla crisi di fine-'70/inizio-'80, è stato il duello continuamente rinnovato tra Larry "The Legend" Bird e Erwin "Magic" Johnson
Jordan è arrivato qualche anno dopo, quando la crisi era già alle spalle
Mettiamoci anche il buon Isiah Thomas, che ha portato a un livello altissimo l'interpretazione della combo guard. Anche se questo magari attiene più alla sfera tecnica che a quella iconica.
Karim abdul jabar , gancio cielo jabar
Flavio Tranquillo mi emoziona quando parla
Ho adorato Flavio e, come molti di noi, ci sono cresciuto. Ma sempre più spesso tutte le sue interviste o i suoi interventi extra-telecronache paiono delle enormi supercazzole logorroiche.
Tranquillo ha urlato come un pazzo al canestro di jordan non puo dire che non si è emozionato😂😂😂
Chiariamo una cosa. In quel percorso che va da novembre 97 a giugno 98, Pippen era COMUNQUE sottopagato. Non era una questione secondaria. Ovvio che oggi le proporzioni sarebbero ancora più eclatanti, ma già allora era una delle questioni maggiormente dibattute. Quanto alla caratterizzazione dei personaggi, non potete ridurla come tutto esclusivamente a scopo narrativo. Lasciate perdere la narrazione e riflettete su quello che può essere un'autobiografia come Open di Andre Agassi. Perché quella può essere presa per buona mentre questo deve per forza di cose ridotto a un contenuto non giornalistico, finanche poco credibile? Questa campagna è abbastanza noiosa. C'è un contenuto che racconta una stagione precisa, che ovviamente ha anche e soprattutto un intento narrativo e di intrattenimento. Ma rimane il fatto che, e per favore Flavio, abbi l'onestà intellettuale di ammetterlo, le caratterizzazioni dei personaggi stupiscono esclusivamente chi in quell'epoca non c'era. Perché chi ha seguito quella cavalcata sa che Jordan era uno stronzo, sa che Kucoc non era molto amato nello spogliatoio, sa che Krause era uno dei pilastri contro il quale lo spogliatoio si era cementato, sa che uno dei temi ricorrenti era proprio il termine "The last dance" o "Last Dance 98", a testimonianza del fatto che già si sapeva che era un momento storico dal punto di vista sportivo.
L' ossessione per trascendere i limiti umani ed entrare nell'Olimpo dei migliori è una condizione sine qua non.
In qualsiasi ambito.
MJ lo ha esplicitato e sottinteso allo stesso tempo in più frangenti; per esempio quando parla dell'allenatore avversario che fece finta di non vederlo, e lui ci rimuginò sopra per le notti a venire prima della partita. é proprio quell'ossessione al limite del patologico che ti fa mettere il tuo obiettivo in cima a tutto il resto.
E alcuni ne rimangono scottati: Baggio ha ancora gli incubi sul rigore del '94
sono d'accordo, ed è proprio per questo motivo che Lebron non sarà mai al livello di Jordan, basti pensare che ha rincorso la vittoria cercando squadre diverse anziche creare una dinastia, so che Flavio Tranquillo la pensa diversamente ma si deve arrendere ai fatti
@@sandromastrangeli7073
I fatti sono anche che ha vinto 3 titoli, che è ancora in attività, che portato i Cavs (praticamente da solo o quasi) ad uno storico anello rovesciando la serie finale da 1 a 3 (cosa mai avvenuta prima, mi pare)
Perché i fatti sono spesso più ampi e sfaccettati della rappresentazione che piace dare degli stessi
vero, ma i numeri non mentono e sono incontrovertibili, MJ ha vinto due volte tre titoli consecutivi giocando in un epoca dove le difese erano vere e non all'acqua di rose come oggi dove i pitturati sono sempre liberi (data anche la regola dei tre secondi valida anche per i difensori), poi per carità de gustibus....
Non sapevo che martellone si intendesse di basket
La cosa che mi ha affascinato di più della serie è l intervista ad isiah Thomas e michael che riguarda la stessa. Dopo trent anni si sbranerebbero ancora. Un odio sportivo che nel 2020 non è possibile oltreché ammissibile dalla nuova nba politicamente corretta
Cosa c'entri il politicamente corretto, stavolta, Dio solo lo sa...
Ormai è diventato come il prezzemolo: quando vogliamo sentirci anticonformisti per posa, si lancia un proclama o una lamentela contro "il politicamente corretto"...
@@albertogrigolini6093 che lo sport segua l andazzo politico che poi segue spesso l uso della società non è necessariamente un male.anzi. che i giocatori si inginocchino per floyd è un grande gesto sportivo e di civiltà. Solamente io sono affascinato dai tempi in cu x esi in campo si vedevano risse coi fiocchi
vero BASKET NBA
@@golprophet630 no non solo tu, anche nel tennis sono tutte pecore buoniste, Cristo i bei connors mac dove sono? Cosi nel basket tutto rose e fiori, ma caghes ados
Chi è Michael Jodan?
Un pizzaiolo di Modena
E' il fratello piccolo
del nonno di Heidi...
Giocava a bocce con zio Jack,in quel di Venezia.Era un omino albino di 160 cm molto buono e socievole,lavorava come fancazzista all'ufficio meraviglie.
Ma cosa dice
Piazza Fontana e una storiella di basket non li paragonerei nemmeno sotto acido. Non è un problema se uno non approfondisce l’epopea dei nulla e si ferma al “documentario” . Non è vero il contrario