Giostra del Saracino - Arezzo 2022 - Benedizione dei giostratori è dei armati dei Quartieri

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  • čas přidán 17. 06. 2022
  • La Giostra è oggi disputata in costume medievale (XIV sec), a memoria della sua magnificenza al tempo del libero comune, ma presumibilmente ad Arezzo si svolgeva già dal XIII secolo.
    Si tratta di un'antica competizione cavalleresca, che affonda le sue origini nel Medioevo e che consiste nel colpire un bersaglio, posto sullo scudo che Buratto (un automa girevole che impersona il "Re delle Indie") tiene sul braccio sinistro con un colpo di lancia al termine di una veloce carriera a cavallo. Il tutto senza farsi colpire dal mazzafrusto, imbracciato dal Buratto stesso nel braccio destro, il quale viene azionato da un meccanismo a molla che aumenta l'azione di rotazione già impressa dal colpo del cavaliere.
    In principio, probabilmente, questo cavalcare contro un fantoccio era un esercizio militare, che lentamente avrebbe assunto i connotati di manifestazione nella quale si sfidavano i cavalieri durante particolari celebrazioni o semplicemente per dimostrare la propria abilità.
    Di torneamenti e giostre visti in terra di Arezzo parla anche espressamente Dante Alighieri, all'inizio del XXII canto dell'Inferno, in alcune celebri terzine:
    «Io vidi già cavalier muover campo,
    e cominciar stormo a far lor mostra,
    e tal volta partir per loro scampo;
    corridor vidi per la terra vostra,
    o Aretini, e vidi gir gualdane,
    fedir torneamenti e correr giostra;
    quando con trombe, e quando con campane,
    con tamburi e con cenni di castella,
    e con cose nostrali e con istrane;»
    (Dante Alighieri, La Divina Commedia - Inferno, Canto XXII, 1-9)
    Risale al 1260 la più antica testimonianza di un torneo cavalleresco in Piazza Grande, indetto a celebrazione dell'investitura a cavaliere dell'ordine dello Speron d'oro di Ildebrandino Giratasca.
  • Hry

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