OMAGGIO A EMANUELE SEVERINO

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  • čas přidán 26. 01. 2016
  • Omaggio a Emanuele Severino
    L'Occidente e il Destino
    Intervengono:
    Massimo Cacciari, Carlo Sini, Emanuele Severino
    Antonio Gnoli (coordina)
    Il Teatro Franco Parenti, mentre Adelphi sta pubblicando l'Opera omnia di Emanuele Severino (Dike è l'ultimo edito), ha organizzato una serata omaggio dedicata al pensiero del nostro più grande filosofo, dal titolo L'Occidente e il Destino per indagare il rapporto tra lo sviluppo della civiltà occidentale e la verità.
    Progetto Cittadella Luna con il sostegno di Fondazione Cariplo.
    Video a cura di Victor Mella
  • Zábava

Komentáře • 141

  • @mauropagan
    @mauropagan Před 2 lety +7

    Era un brav'uomo, lasciatemelo dire che l'ho conosciuto in pregi e difetti un galantuomo.

  • @l.g.5899
    @l.g.5899 Před 4 lety +13

    Ci mancherai, maestro, a te l'eternità che il tuo pensiero riserva ad ognuno di noi.

  • @evamarchi148
    @evamarchi148 Před rokem +1

    L’accenno alla magnanimità dei colleghi ne smaschera l’atteggiamento derisorio.
    Grazie a Emanuele Severino ! autentico filosofo e degnissima persona

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety +2

    Straordinari Massimo Cacciari - Carlo Sini ed Emanuele Severino

  • @giulioferrari8486
    @giulioferrari8486 Před 8 lety +8

    Grandisimmo spessore mentale e onesta' intellettuale da parte di tutti 3. Grazie infinite

  • @francescogelmini347
    @francescogelmini347 Před 5 lety +12

    Secondo me il fatto che Cacciari si sia voluto anche confrontare con la politica non lo rende meno filosofo anzi, visto che era proprio tipico dei primi filosofi aurorali volere essere anche dei legislatori sociali e voler trovare nelle dinamiche della natura le leggi dell' armonia e dell' equilibrio con cui governare il mondo della polis . Quindi il fatto che non si sia chiuso nel suo castello teoretico mi sembra una cosa molto positiva, forse la presenza di Severino ha adombrato la bravura di Cacciari come filosofo, ad ogni modo spero che entrambi i due nostri maestri vengano sempre più riconosciuti e apprezzati per le loro capacità . Ci può essere una sventura nell' essere un gigante in un tempo in cui altri giganti sono già presenti ma sono fiducioso che il tempo rivela sempre la vera grandezza delle persone, lunga vita ai nostri maestri, poi per tutti meglio che i giganti del pensiero siano tanti, lunga vita ai giganti ! Francesco Gelmini

  • @emanuele5137
    @emanuele5137 Před 8 lety +5

    Grazie, video preziosissimo

  • @rossonera1708
    @rossonera1708 Před 4 lety +11

    Sono d'accordo con Cacciari: Severino anti-Hegel assoluto. Nulla trapassa, mai

  • @stefanodegrandis9273
    @stefanodegrandis9273 Před 4 lety +4

    Molto interessante! Complesso!

  • @virginiaipazia6149
    @virginiaipazia6149 Před 6 lety

    Grazie!

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety +2

    Straordinario Emanuele Severino

  • @marcofuina9438
    @marcofuina9438 Před 4 lety +6

    Ero presente quel giorno. Ero emozionato perché sapevo che era una delle ultime apparizioni di Emanuele Severino.
    Rimasi un po' male per le cattive interpretazioni di Cacciari e Sini, i quali avrebbero dovuto essere più attenti nello studio di Severino.
    Cacciari ha mostrato di non aver capito né Severino né Leibniz e questo è grave per un filosofo di fama così ampia

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety +3

    Formidabile Massimo Cacciari

  • @stoyanfurdzhev
    @stoyanfurdzhev Před 4 lety +3

    Un esemplare esempio dell'apparire saggio

  • @giuseppeserrau2198
    @giuseppeserrau2198 Před 8 lety

    Mi associo. grazie

  • @arco.barbieri8738
    @arco.barbieri8738 Před rokem

    Un gigante della filosofia!!! Uno degli ultimi grandi pensatori del 900!!LA GIOIA E'IL SUPERAMENTO DI OGNI CONTRADDIZIONE CHE ATTRAVERSA LA NOSTRA VITA!!!IL MORIRE SIGNIFICA ENTRARE NELLA GIOIA!!!

  • @Umilemiliardario
    @Umilemiliardario Před 8 lety +22

    Postate tutto quello che avete su questo gigante del pensiero.

    • @venator5890
      @venator5890 Před 4 lety +5

      RIP grande mente e dunque grandissimo, altissimo uomo.

  • @StefanoRosaLuce
    @StefanoRosaLuce Před 5 lety

    Chapeau!

  • @flaviocenci1019
    @flaviocenci1019 Před rokem

    Severino è l unico vero filosofo inaudito, perché nessuno aveva
    Pensato ontologicamente la fondazione dell'impossibilità del divenire, perché impossibile!
    Contraddicente!
    Autoconfutante!
    Con il principio di non contraddizione!
    la posizione di Severino è molto radicale e stravolge tutte i credo ( le fedi ) non è romantica, consolatoria!
    E ' una eternità statica !
    A fotogrammi come in una pellicola
    di un film!
    non c è nessuna consolazione,
    C'è la certezza che la fondazione di
    Severino è l unico vera osservazione
    Epistemologica!
    Noi al divenire dedichiamo dei minuti, di riflessioni
    Lui ha dedicato tutta la sua vita
    A questa riflessione unica,
    Che spiega tutto !
    Interpretando in un altro senso, non storico lineare, ma circolare ,
    Con i ricorsi !
    È ovvio che appare il divenire, delle cose , ma Cacciari da filosofo è
    Scarso perché se non vuole usare il principio di non contraddizione!
    ( Conoscendolo da filosofo )
    ( Tutti lo utilizzano , anche ignorandolo )
    Non lo vuole utilizzare ( questa è scelta, quindi politica)
    L inaudita violenza della fede nel divenire!
    ( Nella sua interpretazione )
    Orrore dell' errore!!!!
    Parla di opinioni , Doxa !
    La filosofia è esclusivamente epistemologica , Cacciari qui,
    Si mostra politico,
    Non filosofo,
    Bisogna scegliere, altrimenti si fanno male entrambi!
    Non è un vero filosofo, ma neanche un vero politico!
    Peccato !

  • @piobove483
    @piobove483 Před 4 lety +9

    Grazie Emanuele, di tutto.

    • @marcobianchi241
      @marcobianchi241 Před 4 lety +1

      Grazie Emanuele", stai mica parlando con tuo nipote.

    • @piobove483
      @piobove483 Před 4 lety +2

      devo chiedere a te se posso dare del tu su youtube a Severino?

    • @marcobianchi241
      @marcobianchi241 Před 4 lety +1

      @@piobove483 Ci mancherebbe, è solo una questione di rispetto, di riconoscimento, non tanto per Severino, ma per chi le pronuncia. Educhiamoci al rispetto ed alla distinzione.

    • @piobove483
      @piobove483 Před 4 lety +1

      @@marcobianchi241 vabbè

    • @meganoid_9001
      @meganoid_9001 Před 3 lety +4

      @@marcobianchi241 Convenzioni a parte, il nome è la forma più pura con la quale appellare l’interlocutore. Include molto: stima, solidarietà, amicizia, concretezza, vicinanza, affinità. Credo che Pio abbia voluto esprimere questo suo poliedrico sentimento.

  • @ermannovergani3574
    @ermannovergani3574 Před 2 lety +2

    L'auto-confutazione in cui s'imbatte Severino può essere mostrata a partire dalla comprensione dell'astrattezza dell'identità dell'esser-sé immutabile così come Severino la intende dalla quale discende un'idea astratta del mutare dell'essere del quale egli ritiene di aver mostrato inconfutabilmente l'impossibilità.
    La totalità delle identità-differenze sincroniche (= non diacroniche = simultanee) che è ed appare nella dimensione che Severino chiama "apparire infinito" (cioè nella verità dell'essere dove tutte le contraddizioni sono risolte) si dimostra infatti insufficiente a determinare in modo esaustivo l'essere e l'apparire degli essenti entro la dimensione che Severino chiama "apparire finito".
    In sostanza, la relazione tra finito e infinito così come è stata posta da Severino presenta ancora un residuo nichilistico che, se non viene debitamente corretto, determina la nullificazione dell'esser-sé della determinatezza di ogni differenza diacronica ( = processuale = non simultanea).
    Se seguiamo Severino infatti mi sembra inevitabile imbattersi nel problema di doversi limitare ad affermare il mero APPARIRE della determinatezza di ogni differenza diacronica, senza riuscire ad affermare (come necessario) anche l'ESSERE della determinatezza di ogni differenza diacronica, ossia di ogni specifica diacronia, ossia di ogni nesso ontologico che correla il prima al poi.
    Sono d'accordo con Severino che l'interpretazione del divenire come "diventare altro" sia una cattiva interpretazione, ma allo stesso tempo se vogliamo comprendere a fondo il divenire non basta fermarsi a mostrare l'incontraddittorietà della totalità delle differenze sincroniche.
    La rimozione di valenza ontologica al divenire (perché essa costituirebbe l'affermazione del "diventare altro" dell'essente) implica a mio avviso di porre l'identità dei non identici in quanto l'esser-sé dell'«apparire non più / non ancora» viene ad essere identificato all'esser-sé del «non apparire» simpliciter cioè prescindente dalla determinatezza della specifica diacronia del poi rispetto al prima e del prima rispetto al poi.
    Se l'esser sé diveniente viene annullato allora il "non più" e il "non ancora" non hanno più alcuna consistenza ontologica, sì che l'esser sé di qualcosa che "non appare" è identico all'esser sé di qualcosa che "non appare ancora" ed è identico all'esser sé di qualcosa che "non appare più".
    Si può ricorrere alla seguente formulazione:
    (1): [A = x(t-1) - x(t)] = [x(t-1) - x(t) = A]
    la quale esprime l'esser sé dell'apparire della differenza diacronica determinata del «non apparire più» di ciò che a x(t-1) conveniva PRIMA del sopraggiungere di x(t) e del «non apparire ancora» di ciò che a x(t) converrà DOPO il suo essere sopraggiunto ad x(t-1).
    Severino, come è noto, nega consistenza ontologica alla determinatezza dell'essere il prima una specifica diacronia rispetto al poi e dell'essere il poi una specifica diacronia rispetto al prima in quanto nell'apparire infinito nulla può sopraggiungere in quanto in esso tutto è già da sempre ed eternamente. La situazione prospettata da Severino nell'apparire infinito può essere indicata mediante la formula che esprime l'esser-sé dell'apparire prescindente da ogni riferimento al tempo (t), ossia eliminando dalla (1) l'essere il prima una specifica diacronia rispetto al poi e l'essere il poi una specifica diacronia rispetto al prima, o, che esprime in altri termini l'esser-sé dell'apparire del «non apparire simpliciter» di un determinato processo diacronico, nel modo seguente:
    (2) [A = x] = [x = A]
    Ora: per Severino, la "differenza di essere" della (1) dalla (2) non può sussistere in quanto tra la (1) e la (2) può sussistere SOLTANTO UNA DIFFERENZA DI APPARIRE. Infatti nella (2) la soppressione della "t" che compariva nella (1) sta a indicare che la processualità diacronica nell'orizzonte immutabile dell'apparire infinito non soltanto non deve apparire, ma soprattutto deve essere priva di consistenza ontologica in quanto è necessario che nell'infinito sia nulla la differenza DIACRONICA tra ciò che non appare ancora e ciò che non appare più, laddove invece la (1) esprime l'esser sé dell'apparire della determinatezza del «non apparire più» di ciò che a x(t-1) conveniva PRIMA del sopraggiungere di x(t) e del «non apparire ancora» di ciò che a x(t) converrà DOPO il suo essere sopraggiunto ad x(t-1).
    Alla luce delle considerazioni svolte si comprende perché l'ontologia severiniana sia impossibilitata a porre nell'apparire infinito la distinzione tra la (1) e la (2) che QUANTO AL LORO ESSERE consistono nel medesimo, proprio in virtù del senso dell'immutabilità dell'identità severiniana che è del tutto indifferente al tempo, non essendo riconosciuta al divenire (in quanto diacronia) alcuna concreta consistenza ontologica, ma solo il suo apparire astratto nel finito.
    Per ricorrere ad un esempio che era assai caro al maestro Severino, poniamo che la (1) si riferisca all'esser sé dell'apparire (A) del differire diacronico determinato tra la legna x(t-1) e la cenere x(t) che conviene alla determinazione del processo di combustione (x) considerato.
    Sì che la (1) significa l'esser sé dell'apparire (A) della differenza diacronica fra il «non apparire più» di ciò che alla legna conveniva PRIMA del sopraggiungere della cenere e il «non apparire ancora» della cenere che alla legna converrà DOPO il suo essere sopraggiunta alla legna.
    La (2) significa l'esser sé dell'apparire (A) del «non apparire simpliciter» del processo di combustione (x).
    Stante il senso dell'identità severiniana che si riferisce all'essere immutabile (non diveniente nel tempo) nell'apparire infinito non è consentita ALCUNA DIFFERENZA DI ESSERE tra la (1) e la (2) che quindi sono il medesimo.
    Stante inoltre che nell'apparire infinito essere ed apparire sono il medesimo, ne segue che l'interpretazione non nichilistica del divenire, da ultimo, per Severino deve concludere non soltanto che l'essere-sé diveniente non appare, ma che propriamente non è.
    Questa conclusione tuttavia si regge sull'insolubile aporia in cui si chiude l'ontologia severiniana, poiché essa, da un lato, non può negare l'apparire del divenire processuale e, dall'altro, in quanto esso è necessariamente un nulla ontologico, a rigore, non potrebbe neppure venire affermato come apparire del divenire processuale, in quanto è lo stesso Severino a sostenere (in Essenza del Nichilismo) che il nulla non può apparire.
    Concludendo, Severino non riesce a porre la negazione di valenza ontologica al divenire poiché tale negazione subisce la sorte di auto-negarsi per via di confutazione elenctica, stante la necessità che ad apparire sia sempre ed inevitabilmente un esser-sé e quindi tale negazione si auto toglie in quanto negazione della necessità che il sopraggiungente includa l'esser sé che compete alla propria determinatezza diacronica (= diveniente).

  • @massandrolinveagesti5085
    @massandrolinveagesti5085 Před 5 lety +4

    Grande stima nel professore Sini ma il pensiero di Severino, magari complesso nel linguaggio, mi pare molto chiaro.Non e' un pensiero originale, intendiamoci, ma che Sini non lo riesca a comprendere mi lascia perplesso, meno che non lo condivida, cosa che io faccio. Visto che che parte dall'esperienza di Parmenide, da quello che ho potuto intendere, la sua assolutezza di ogni ente, ovvero della sua eternita' , si puo' riscontrare nella tradizione orientale, la quale, lo stesso Severino, l'accosta proprio alla riflessione Parmenidea. Esiste per questa tradizione la cosidetta, Akasha, ovvero , l'impressione in una dimensione di tutto quello accaduto al mondo (e che qualcuno dice di poterla investigare)

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety +2

    Straordinario Massimo Cacciari

  • @stefanobosio7126
    @stefanobosio7126 Před 3 lety

    La straordinaria costruzione perfetta di Severino non propone una prassi altrimenti cadrebbe in contraddizione con se stessa. Severino fa si delle considerazioni interessantissime su capitalismo, democrazia, la città, ma la sua è una QUASI PRASSI proprio perché non strutturata

  • @Giannetta1000
    @Giannetta1000 Před 6 lety +7

    Severino dice : "L'apparire è la totalità di ciò che appare". Se Cacciari ribatte "...che però (questa totalitá di ciò che appare) non appare mai" , è perchè egli si mantiene, si vuole mantenere nella posizione del "fedele", che, dice Severino, nega all'apparire assolutezza e incontrovertibilità; incontrovertibilità dell'apparire che non può appunto esistere se si ha "fede" perchè la fede sempre assolutamente assume, crea, una "provenienza da", un "retroscena" a ciò che appare: il "non apparente", appunto, a cui la fede dice Severino per sua natura si relaziona, anzi crea. Ma per Severino invece l'apparire è l'apparire della totalità di ciò che appare perchè l'apparire per Severino non ha "residui", è sempre l'apparire dell'eternità dell'ente; non c'è un prima e un dopo, non c'è quindi un prima e un dopo neanche nell'apparire degli essenti, ma sempre la loro eternità e quindi totalità. È la nostra pratica, "l'interpretazione" come dice Severino, che vede questo o quello, congiunge o scongiunge, connette o disconnette, etc. La totalità non può avere movimento o direzione, non può avere in altre parole un apparire che sia un divenire. Interpretare l'apparire degli enti come loro divenire (invece di affermare che l'apparire è sempre degli eterni) è l'eterno errare "della" verità.... (Se ho capito qualcosa...)

    • @angeloraffaele7000
      @angeloraffaele7000 Před 6 lety

      Giannetta1000 È corretto !

    • @Giannetta1000
      @Giannetta1000 Před 6 lety

      Angelo Raffaele Non fa certo dispiacere... Grazie.

    • @pietrocaiano9232
      @pietrocaiano9232 Před 5 lety +1

      Bellissima riflessione... è sempre più difficile trovare persone che capiscano il pensiero di Severino. Io ho 18 anni, ho letto molti dei suoi libri e nel cercare di condividere il messaggio evocato da questa filosofia mi sono trovato davanti a degli ostacoli immani, anche nel mio professore di filosofia. Inizio a pensare che sia un messaggio troppo inattuale, che non verrà però capito appieno tra 50 anni, come Nietzsche auspicava riguardo alla sua filosofia, bensì mai (nella Follia). Troppo grande l’alienazione in cui tutto necessariamente versa. Eppure qualcuno comprende autenticamente Severino. Ed è con queste persone che ha senso parlare di filosofia. Grazie

    • @gianrosso3672
      @gianrosso3672 Před 5 lety

      @@pietrocaiano9232 il pensiero di severino si intuisce e basta resta un problema pero'..il superamento del nichilismo resta un problema aperto ha ragione cacciari

    • @Giannetta1000
      @Giannetta1000 Před 4 lety +2

      Pietro Caiano Grazie a te. Anche è bello sentire che ci sono diciottenni appassionati di filosofia, dell' impegno del pensare-improbus labor lo chiama Cacciari (alla Virgilio).

  • @francescobray5639
    @francescobray5639 Před 4 lety

    Grazie

  • @gloriasangermano3687
    @gloriasangermano3687 Před 4 lety +1

    Mi viene in mente il famoso battibecco folilosofico in " amore e guerra" di Woody Allen

  • @giovannidistasi6416
    @giovannidistasi6416 Před 4 lety +2

    Postatemi un video che spiega l'apparire dell'apparire dell'apparire

  • @77cuore
    @77cuore Před 5 lety +1

    L' apparire in tutte le sue forme è "il tutto" nelle sue infinite forme. Se il nulla non è, esiste solo l'essere. Basterebbe stringere , il ragionamento è logico senza fare troppe contorsioni linguistiche

    • @edoardo8351
      @edoardo8351 Před 4 lety +1

      77cuore
      Il Tutto non ha infinite forme, sono le forme ad essere falsamente forme, poiché può dirsi forma solo ciò che si trova nell’illusione del divenire, dunque sono le forme a non essere forme ma a essere il Tutto, il che è ben diverso. Come vedi qualche contorsione serve. E poi non è il linguaggio(Significato) ad essere una contorsione, ma sono i significaNti che si contorcono attorno al linguaggio!

  • @sdachannel7331
    @sdachannel7331 Před 4 lety +1

    ascolta anche… LECTURES 2020: Caro Professor Severino... "Si figuri" (Armando Torno)

  • @alessiomannucci259
    @alessiomannucci259 Před 2 lety

    L'eterno divenire è e non è

  • @roccocicoria4888
    @roccocicoria4888 Před 3 lety +1

    Il pensiero filosofico orientale ha trattato questi temi ben prima dei greci e delle moderne scuole di pensiero occidentali; Severino, riconducendo la filosofia orientale essenzialmente ad un'esperienza sapienziale ( non certo in termini riduttivi) non ha colto probabilmente la portata e la profondità di quel pensiero, che avrebbe arricchito il suo enorme lavoro di analisi intorno ai concetti di divenire, essere, non essere, eterno, permanente impermanente e così via. Probabilmente non ha avuto il tempo materiale per coglierla, data l'enorme mole di lavoro svolta nel suo...divenire.. Severino ha però il grande merito, direi eroico, di aver riportato l'essere al centro della riflessione, con tante pagine illuminanti e pregne di contenuti profetici sul destino dell'occidente.

    • @alwhitaker1925
      @alwhitaker1925 Před 2 lety

      O sopravvaluti l’Oriente o sottovaluti Severino. Direi la seconda

    • @roccocicoria4888
      @roccocicoria4888 Před 2 lety

      @@alwhitaker1925 Non sfarfugliare a casaccio dai... stai buono.

    • @chiara6599
      @chiara6599 Před 6 měsíci

      @@alwhitaker1925 scusa, poi chiarirmi cosa intendi con Oriente?

  • @michelacca
    @michelacca Před 6 lety +3

    un petum IN-auditum

  • @MauroMagri-pb9rx
    @MauroMagri-pb9rx Před 3 měsíci

    Dove va a finire l'essere eterno nel momento in cui scompare dal cerchio dell'apparire? E quando tornera' ad essere visibile? Grazie a chi rispondera'.

  • @terezinapulaj468
    @terezinapulaj468 Před 3 lety

    Bravissimo o filosofia o di qerrata

  • @enrico3285439445
    @enrico3285439445 Před 3 lety +3

    Ma allora siamo eterni come dice Severino o no?

  • @ricky5227
    @ricky5227 Před 3 lety +1

    Scusate l’ignoranza ma perché parla di “inattualità”?

  • @lorenzobiolzi84
    @lorenzobiolzi84 Před 4 lety

    Che libro tiene nelle mani Sini?

  • @riccardotoppan8749
    @riccardotoppan8749 Před 6 lety +5

    41:10 " É importante tener fermo che, se con la parola significato si designa l'oggetto che corrisponde alla parola, allora la parola viene impiegata in modo contrario all'uso linguistico. [...] Se N.N. muore si dice che è morto il portatore del nome, non il significato del nome. E sarebbe insensato parlare in questo modo, perché se il nome cesasse di avere un significato, non avrebbe senso il dire: " il signor N.N. è morto"".
    Ludwig Wittgenstesin, Ricerche filosofiche, osservazione 40.
    Cosa ne pensate?

    • @claudio1634
      @claudio1634 Před 5 lety +2

      Che il mio nome, Claudio, ha il significato di claudicante anche quando io muoio. Il signore N.N è portatore di significato, ma il suo nome non è la sua identità, cioè non sono del nome i significati che gli sono o si è attribuito come persona. Se ogni Claudio avesse un significato diverso allora Claudio sarebbe insignificante.

    • @Nanaquistillalive
      @Nanaquistillalive Před 4 lety

      si dovrebbe comprendere che per poter dire qualcosa si dever pur gia' saper fare qualcosa (per dirla alla wittgenstein). Detto altrimenti, Dire che "Tizio e' morto" vuol smplicemntr dire che quando io dico "Tizio" nel posto che questo "tizio" occupa nella frase (siamo nella lingua, ovvero in una forma di vita, che e' anche una forma di linguaggio) gia' so il significato di "tizio", ancor prima dell'oggetto che sta a significare.

    • @abustefano8225
      @abustefano8225 Před 4 lety

      Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus

  • @lucafrancescodelucca738
    @lucafrancescodelucca738 Před 4 lety +2

    Bereshit. Principio. Inizio ma anche decisione della Coscienza di decidere che il separarsi dal Sé è un atto d'amore che moltiplica definendo. Alla base del Tutto ci sono un mare di Nomi da dare: alle Cose concrete ed inconcrete e alle Persone visibili ed Invisibili.
    Barah. Separare, dividere (non creare)
    Elhoim (coloro che vengono dall'alto (sopra giungono?) almeno tre ma quando agiscono non agiscono ma agisce con forma verbale singola/re.
    Genesi 1,1

  • @alealogos8984
    @alealogos8984 Před 7 lety +2

    l inaudito di severino nn è inaudito in senso proprio... va contestualizzato nel '900 e nella teoria della relatività di einstein... in qsta collocazione trova un senso ed un valore decisivo...ahimè la filosofia moderna, ancor più quella contemporanea, necessità della autorità nn della esperienza (proprio del discorso di cacciari e dell umanesimo ), sia chiaro, ma della "modellistica" matematica ( e qui si aprirebbe un discorso enorme e complesso)....attenzione, però, molti dei suoi ragionamenti hanno una rivelazione empirica, altro che no... ma su dimensioni molto piccole o enormi.....molte delle scoperte di einstein hanno avuto rilevanza nell esperienza e su molte si sta ancora lavorando... ma sul punto severiniano hanno già avuto una evidenza empirica. mi permetto di dire che il pensiero di severino sarà un mattone imprescindibile della cultura umana nel futuro. con degli affinamenti e degli "aggiustamenti", anche decisivi, che le generazioni future dovranno elaborare. solo nella dimensione severiniana la cultura tutta potrà ritrovare una unità dopo einstein... x me "hegel" nn è in grado alla luce della teoria della relatività ma toccherà ad un filosofo chiarircelo. solo l eternità dell essente ci riconcilia con la teoria della relatività... e se nn fosse eterno ma ci fosse un logos diverso che includa la teoria della relatività solo la filosofia potrà dircelo nn certo la fede.

  • @alessiomannucci259
    @alessiomannucci259 Před 2 lety

    Nulla si crea nulla si distrugge disse quello

  • @scienzeefede1758
    @scienzeefede1758 Před 3 lety +1

    Nel aver ascoltato quanto si è ampiamente espresso in video , a mio modesto avviso ritengo sia fondamentale il ruolo dell'anima :
    L’anima è ! Nonostante il passare del tempo e l’indebolimento del corpo, l’anima si rafforza (esperienza "ontica" attinente al tempo "questo" avvertibile dalla sensazione corporea e non interiore anima) . In Teologia Dio, lode a Lui, trasmette all’essere umano l'idea che egli è una creatura eterna ma che l’eternità non appartiene a questo mondo, bensì è presso Dio e non lo si raggiunge se non obbedendo ai Suoi ordini.
    >

    • @revelator3665
      @revelator3665 Před 3 lety

      l'anima non esiste in sé dipende dal corpo e con lui finisce. mi pare ovvio.

    • @scienzeefede1758
      @scienzeefede1758 Před 3 lety +1

      Revelator - Purtroppo non abbiamo un riscontro scientifico / se ci fosse - avremmo un comune denominatore e forse gli Stati Uniti del Mondo ....
      CORDIALITÀ

    • @revelator3665
      @revelator3665 Před 3 lety

      @@scienzeefede1758 quello che erroneamente viene chiamato anima, non è altro che l'individualità, la personalità e l'autocoscienza,il carattere, la psiche etc, tutte cose che crescono e si sviluppano durante l'arco della vita(cervello&corpo), in base a cultura esperienze e biografia, non c'è nulla da dimostrare. Se poi uno non vuole vedere quello che gli sta dentro o davanti al naso è un altro paio di maniche, e rientra nel fraintendimento patologico della questione, o addirittura malafede.

    • @scienzeefede1758
      @scienzeefede1758 Před 3 lety

      Revelator - Non si tratta di miopia o peggio di malafede/ Si tratta di onestà intellettuale (nel riconoscere di non essere depositari della verità assoluta), per la quale non abbiamo risposte, alle relative domande sul trascedentale / del immanente la ns. mente e il ns.relativo Nus è infinitesimale ....

    • @revelator3665
      @revelator3665 Před 3 lety

      @@scienzeefede1758 si tratta di minchiologia

  • @lucacimichella1522
    @lucacimichella1522 Před 5 lety +1

    L'inganno originario del pensiero di Severino: il tradimento completo della sua provenienza dal pensiero di Heidegger. Ossia: il rifiuto della differenza ontologica e della storia della metafisica come storia dell'Essere in quanto Presenza.
    Togliete a Heidegger queste due colonne portanti, e avrete l'edificio imponente quanto senza fondamenta di Severino. Auguri caro Emanuele!...

    • @edoardo8351
      @edoardo8351 Před 4 lety +4

      Luca Cimichella
      Il lavoro di togliere dei pezzi da pensieri altrui è un lavoro di aggiunta e non di “infragilimento”. Il rifiuto di un infondato non implica il crollo dell’edificio bensì la cessazione del barcollamento e dunque il suo intaccabile equilibrio.

    • @MagroFrancesco
      @MagroFrancesco Před 4 lety +3

      Ma ha capito Severino? A me sa di no. Da quando Severino è un filosofo ad aver rinunciato all'ontologia metafisica? Semmai se ne avvalso totalmente e ne ha messo in luce le interpretazione dell'ontologia fondamentale.

    • @arco.barbieri8738
      @arco.barbieri8738 Před 2 lety

      Non sono d'accordo,rivaluti il discorso del nulla e dell'apparire di severino,da li'capira'che heideger e'superato!

  • @giorgiozara1186
    @giorgiozara1186 Před 2 lety +1

    Tutte le cose cambiano, l'unica cosa che non cambia è il cambiamento, diceva Osho.
    Perché parlare di nulla, di annientamento, di violenza. Siamo immersi in un reticolo di relazioni e abbiamo il compito di interpretare e manipolare la realtà, come termini del relato.

  • @nibbioreale
    @nibbioreale Před 7 lety +1

    Come smette di parlare quando sente la parola dio

  • @alessiomannucci259
    @alessiomannucci259 Před 2 lety

    Polvere eri polvere ritornerai la polvere è l'eterno

  • @stefanodegrandis9273
    @stefanodegrandis9273 Před 4 lety +2

    Sono insopportabili le parole volgari indipendentemente dall'essere o no d'accordo con le relazioni dei pensatori.

  • @alessiomannucci259
    @alessiomannucci259 Před 2 lety

    E qual'è sta struttura originaria del destino?

  • @alessiomannucci259
    @alessiomannucci259 Před 2 lety

    Ma destinato da chi o da che? Il concetto di destino include un destinatario e un destinante

  • @sergiopiva4340
    @sergiopiva4340 Před 5 lety +1

    eppur si muore

  • @francescofrancesco5353

    Non posso che ribadire la mia fede nel divenire. Gli argomenti di Severino non li comprendo per limiti miei. L'annientamento esiste, esiste eccome, ma è solo l'annientamento, o cancellazione definitiva se preferite, dell'informazione. Per avere la cenere l'universo è costretto per necessità a cancellare definitivamente tutte le informazioni che facevano della cenere un pezzo di legno.

  • @19melograno
    @19melograno Před 4 lety +13

    Filosofo impaurito dalla possibilità che esista lo scacco ontologico, terrorizzato dal buio gorgo che ogni vero filosofo ha sentito incombere minaccioso, come ogni vero filosofo prontamente lo ha esorcizzando inventandosi qualcosa di molto logico e molto incomprensibile. Così quel buio è stato scacciato via dall'affabulare discorsi argomentati e sorprendenti, che avevano il potere taumaturgico di rendere innocuo lo smarrimento. Lo rivedete, tranquillo e freddo, che affastella le sue proposizioni e ci vuole convincere che il divenire NON ha carattere terrorizzante, che le cose non emergono dal niente e vanno verso il niente, per cui, aggrappato all'esser immutabile ed eterno non ci saranno neppure violenza terrore e dolore. Aggrappato a Parmenide come ad un buon padre che lo nutre e conforta , dall'alto delle sue sicurezze incomprensibili ai più, se la prende col pensiero occidentale, traditore di Parmenide, credente nel nulla, credente nel divenire niente delle cose e nel divenire come generazione e annullamento dell'essere

    • @MagroFrancesco
      @MagroFrancesco Před 4 lety +1

      Ah?

    • @vaasmontenegro9671
      @vaasmontenegro9671 Před 3 lety

      Hai ragione

    • @revelator3665
      @revelator3665 Před 3 lety

      concordo. sia lodato schopenahuer, sia lodato stirner.

    • @antinichilista1188
      @antinichilista1188 Před 2 lety +4

      Veramente lo smarrimento in quanto mortale rimane anche in Severino, così come rimane il dolore. Non lo ha mai negato. Inoltre ha affermato che Parmenide va ucciso radicalmente.
      Tra l'altro neppure il divenire nichilistico fisicalisticamente inteso implica il deperimento di ogni vivente, come la scienza sta iniziando a rilevare e su cui la tecnica interverrà (come Severino faceva notare dagli anni '70 come minimo -- Essenza del Nichilismo, ad es.).

    • @lucagiovanetti9870
      @lucagiovanetti9870 Před 2 lety +2

      Si capisce dal tuo discorso che non hai assolutamente compreso Severino e il suo pensiero metafisico. Non hai avuto la vera intuizione dell'eternità degli essenti e ti manca la diretta esperienza fenomenologica. Le tue sono belle parole poetiche fine a se stesse che non vogliono dire assolutamente niente, ma solo smontare e sbeffeggiare la grandezza di un filosofo che ha dedicato la propria esistenza a dimostrare la verità incontrovertibile che già i greci avevano intuito. Tu ragioni attraverso le categorie del ragionare nichilistico, immersa nell'illusione del divenire.

  • @stefanodegrandis9273
    @stefanodegrandis9273 Před 4 lety

    Ci sono dei commenti molto volgari! Indegni di persone civili! Andrebbero cendurati! Indipendentemente dal parere indiduale le parole volgari sono insopportabili!

  • @giusiconsoli510
    @giusiconsoli510 Před 6 lety

    tutti mattiiii

  • @plutarco8556
    @plutarco8556 Před 6 lety +1

    mamma mia sentir parlare questi personaggi con le pezze al culo .... tristezza

  • @viaprenestina3894
    @viaprenestina3894 Před 4 lety

    audio vergognoso

  • @massimilianomarrani
    @massimilianomarrani Před rokem

    ...un appunto: ma perché la gente che tossisce o sta male o è raffreddata, non se ne sta a casa o quanto meno esce dalla sala e si va a bere dell'acqua in modo tale da non rompere i coglioni? A me pare il minimo. Ora riprendo ad ascoltare questa - al momento - interessante lezione del prof. Cacciari,.

  • @alessiomannucci259
    @alessiomannucci259 Před 2 lety

    Pensare l'essere significa pensare il non essere come posso pensare un pieno senza il vuoto il bianco senza il nero dove è la contraddizione?

  • @rv706
    @rv706 Před 4 lety +6

    Quanta fuffa! Badilate di fuffa! Le paludi della filosofia continentale...

  • @davidechersini9965
    @davidechersini9965 Před 9 měsíci

    Banalotto.

  • @giusiconsoli510
    @giusiconsoli510 Před 6 lety +2

    neanche severino sa quello che sta dicendo

    • @Khuzan-369
      @Khuzan-369 Před 5 lety +12

      Se non capisci qualcosa non è che ti devi necessariamente giustificare sostenendo che quel qualcosa non sia capito neanche dal creatore stesso,studia approfondisci ed una volta CAPITO critica con argomentazioni valide; altrimenti scadi nella poco onorevole categoria delle "chiacchiere da bar" , saluti

    • @MagroFrancesco
      @MagroFrancesco Před 4 lety

      Ah?

    • @gasparucciox9706
      @gasparucciox9706 Před 4 lety

      giusi consoli- e invece lei lo sa cosa sta dicendo?

  • @danieleferroni7690
    @danieleferroni7690 Před rokem

    Eterno è ciò che è impossibile che non sia. Noi siamo.

  • @alessandracapecchi3282

    Soltanto la Federico II di Napoli offende l' intelligenza .