IL CAFONE di AMEDEO COLELLA | NISCIUNO NASCE MPARATO

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[@pietromaggio4461]

Buongiorno Amedeo, la parola cafone è sicuramente da attribuire ai provinciali che si tenevano con la fune, non so con precisione se era per il fatto dovuto al non perdersi. Ma posso dirti che: io stesso da piccolo ho fatto questa esperienza. Precisamente quando con mia nonna e mio nonno andavamo in pellegrinaggio. Appunto si formava un corteo di pellegrini che si tenevano alla fune su entrambi i lati della strada ed eravamo quelli con la fune, da qui la parola cafuń o cafoń al singolare. Il cittadino per dare una diferenza tra provinciali e cittadini che secondo quest'ultimi con cultura diversa. Hanno attribuito il nomignolo di cafone cioè quello che arriva dell'entroterra, quello con la fune, con poca cultura, più dediti al lavoro che riguarda la terra, allevamenti etc etc. E parliamoci chiaro a volte anche in modo dispregiativo: " si proprio cafon" per dire sei uno della provincia, uno senza cultura. Per quanto al pane, prodotto sempre nella provincia, appunto da qui pane cafone che arriva dell'entroterra, qui per dire che è buono. Prodotto con forni a legno con lievito madre.fatto anche per durare più giorni, fatto all'antica con farine meno trattate. Diciamo diverso a quello cittadino, fatto con tecniche diverse e moderne con farine trattate e lieviti diversi, pane leggero, ma per durare poco, da mangiare in poco tempo, questo lo dico senza disprezzo per il prodotto, perché è ed era un pane diverso. Grazie di esserci... ti seguo

[@mariavacca946]

È una goduria ascoltarla, napoletano verace Elio Perna La Torre

[@paolodm7390]

È vero...

[@NapoliUmby]

Unvideo di 11 minuti, ma solo i primi tre sono buoni ? Come mai ?