Ma quanti splendidi e superbi pianisti si sentono di dare consigli e criticare! Chissà se sanno essere così pungenti ed efficaci anche davanti ad una tastiera diversa da quella del PC. Bravo Andrea. Complimenti!
Non so se si riferisca anche anche a me, parlando di pianisti splendidi e superbi. Il mio intervento non intendeva affatto scalfire la bravura di Bacchetti, , tanto che l' ho definito dotato di intelligenza superiore alla media. Se mai intendevo far notare che il sistema purtroppo non è sempre attento al repertorio, nemmeno quando dovrebbe. Quanto all' efficacia, se crede, su CZcams troverà qualcosa di mio. Non bachiano, in ogni caso, dove Bacchetti è eccellente.
Maravilha, fiquei feliz de ver e ouvir as interpreçoes de Andrea Bacchetti , das Variazioni Goldberg de J. S. Bach; 16-12-2018- Domingo, as 12:24hs.- LASPiano, Sao Paulo, Brasil.-
I always relax when Bacchetti performs. He is the supreme in confidence and accuracy, but with great feeling. I enjoy his complete control and humility. He is very refreshing. BRIAN
Certe persone dai tratti autistici manifestano fin dalla tenera età capacità che destano stupore. Ho avuto un allievo che a 6 anni, dopo solo due o tre lezioni di musica, aveva sviluppato la capacità di riconoscere non solo ogni nota suonata, ma l'altezza di ogni suono, nonché di riportare al pianoforte qualsiasi melodia appena ascoltata (nonostante la lezione fosse di chitarra, ma ogni tanto faceva il furbetto e andava dal pianoforte). A sentir parlare di Bacchetti, sembrerebbe avesse fin da piccino qualità di questo tipo. Per molti, da qui a cominciare a parlare di "genio" il passo è breve. Da genio ad artista, infine, scontato. Per me, invece, nulla di tutto questo. Il genio ha doti straordinarie. Ma qui parliamo di musica, quindi di arte. L'artista (che può essere anche genio), è dotato di empatia, sa comprendere ciò che lo circonda, interpretarlo, indi elaborare una propria personale poetica. Se interpreto un autore, devo relazionarmi in maniera empatica con lui, e infine rielaborare secondo la mia interiorità. Le persone con tratti autistici di varia natura e misura, hanno generalmente un deficit di empatia e di capacità di relazionarsi con l'esterno, vedono attraverso una lente distorta e interpretano a partire da questo. Le doti musicali, seppur eccelse, si limitano a quelle "computazionali" della mente. Generalmente, dunque, sono l'opposto dell'artista. Ad esempio, se una persona non è in grado di cogliere l'ironia, come potrebbe interpretare Rossini? Nel caso specifico, oltre al quadro suddetto che magari s'addice, mi sembra che manchino persino le basi di una corretta esecuzione formale. Il contrappunto è confuso, la pulsazione non varia in base al fraseggio ma semplicemente viene "persa" qui e lì rendendo l'ascolto difficoltoso, la chiusura delle frasi a volte è contraria al senso musicale (come l'abbellimento a 1:36). Allora, guardando certi interpreti blasonati, mi sembra che siamo di fronte a montature (come il caso emblematico di Bahrami). "Facci vedere come suoni tu" tra 3...2...1... :D
Spiacente se non scrivo "tu le sai suonare?", ma qualcosa di meno scontato. Nel tuo commento leggo praticamente (1) una diagnosi di autismo e (2) una sentenza sul pianista come esecutore/imitatore che non capisce cosa suona = non artista. (1) di recente abbiamo avuto un dubbio in famiglia sul potenziale autismo di un bambino, per fortuna infondato. Una psicologa/logopedista ci ha detto che l'autismo ha varie forme ed alcuni sintomi non facili da interpretare, e per una diagnosi definitiva servono molti incontri in cui si pongono varie prove ai bambini (15 incontri, se non ricordo male). Il tuo giudizio invece è molto sicuro, sebbene basato sul "sentito dire" e supposti "indizi" nel brano (come l'abbellimento indicato). Hai mai incontrato A. Bacchetti per osservarlo se ha problemi a relazionarsi? Sembrerebbe che tu non l'abbia mai visto di persona... E che significherebbe "tratti autistici"? (2) Sulla base del punto precedente, affermi che non stiamo ascoltando arte, ma qualcosa che la imita. Ebbene, ti rendi conto di come è difficile stabilire una cosa del genere? Nemmeno il beneficio del dubbio... Come potresti, vedendo un quadro per la prima volta, dire se il pittore ha imitato un altro artista o lo è lui stesso? Solo avendo l'originale opera d'ingegno potresti dire di avere a che fare con una copia in cui l'ingegno manca, ma è solo l'espressione di mera tecnica. Ho sentito il bisogno di scrivere ciò perché per demolire una persona senza lasciare nemmeno il beneficio del dubbio servono come minimo forti basi.
Di quali indizi musicai parla? L'abbellimento è unicamente un esempio legato all'interpretazione formale del brano, come ho precisato. Sul punto 1. Non l'ho conosciuto di persona io, ma l'ha conosciuto la mia compagna. Non sono il tipo che parla a caso, ma forse ci sono degli eccessi e chiedo scusa. Ci tengo però a chiarire il mio pensiero. Ho preso Bacchetti come esempio per esprimere un concetto più ampio. Diagnosi di autismo non ne ho fatte (e meno che mai giudizi morali), e certamente non le faccio basandomi su come suona. Se nota bene come ho riportato i concetti, di lui non ho affermato direttamente nulla di ciò che lei ha evidenziato, e mi guardo bene dal farlo, anche per ovvie ragioni. "Tratti autistici" è riferito a "certe persone" e ad "allievo di 6 anni". Mi sono sbilanciato con l'espressione "magari il quadro gli si addice", che tuttavia era riferito alle specifiche doti e lacune musicali di cui stavo argomentando, e che ho riscontrato nei casi succitati. Mi sono sbilanciato unicamente per esprimere un concetto, considerando ciò che chiunque può notare guardando come si esprime, senza andarci troppo per il sottile (suvvia...). Se è necessario un referto medico, ovviamente non ce l'ho. E se ho sbagliato a sbilanciarmi, chiedo scusa. Tuttavia il senso del discorso, che va oltre Bacchetti, non lo getterei. Il punto 2, mi dispiace ma non ho capito cosa vuole dire con l'esempio del pittore. Anche perché non mi pare di aver parlato di "imitazione" dell'arte. Non saprei nemmeno cosa significhi un'espressione simile. Comunque la invito ad una riflessione: se qualcuno può dire che è arte, non è forse altrettanto difficile? Così, reputo si possa essere liberi di esprimere l'opposto, io l'ho fatto spiegando semplicisticamente alcune ragioni. E' ciò che penso, libero di esprimermi, e liberi di non essere d'accordo.
demetrio stratos una volta rispose alla domanda che ne pensasse dei pink floyd: “musica che fa pensare”. ecco, comunque la si suoni, o di qualunque genere sia, l’importante è che faccia pensare, che è già più di tanto in questo mondo annichilito. le variazioni, anche queste così interpretate alla grandissima da bacchetti, sono un altro esemplare esercizio al pensare
Interpretazione meravigliosa. A metà tra la prima (1955) e la seconda versione (1982) delle Goldberg di Glenn Gould. Fantastico. Le critiche qui sotto sono assolutamente ridicole.
Per chi ha evidenziato il suo disappunto mettendo il pollice in giù, invito ad ascoltare l'esecuzione del 18-11-2013 al Politecnico di Torino... Mi chiedo come si possa giudicare negativamente un lavoro così ben costruito, che magari può non piacere a tutti per varie ragioni ma che resta pur sempre un risultato tangibile di grande preparazione artistica, realizzato onestamente e con ardore stilistico dinanzi a parole che, seppur ben scritte, restano pur sempre semplici parole. Lo diceva anche Mina in una delle sue stupende canzoni: parole, parole, parole... Scusate l'uso dell'anafora ma volevo conferire enfasi ad uno stato d'animo di sana irritazione che, in certi casi, mi suscita la vista di questi "benedetti" pollici in giù!!!! www.photographers.it/free/pagnifederica/
Mi piace moltissimo questa interpretazione direi molto clavicembalistica e così lontana da certe versioni melense e romanticheggianti di alcuni più famosi e blasonati pianisti. Viva il Maestro BACcHetti.
Il fatto di non avere niente da perdere mi permette di esprimermi liberamente, in modo non diplomatico, rimanendo, in ogni caso, fedele al mio modo d' essere. Ascoltai Bacchetti tanti anni fa, in conservatorio a Milano, quando era un bambino prodigio. E' sicuramente un individuo dotato di intelligenza superiore alla media, dotato di ottimo orecchio, e certamente dotato di musicalità. Ci sono svariati pianisti che, a dispetto dello sterminato repertorio concepito per il pianoforte, prediligono un repertorio composto da chi il pianoforte non lo vide mai. Personalmente, dato che sono anche organista, mi irrita chi, suonando Bach al pianoforte, pretende di dare lezioni di filologia. Mi pare anacronistico. Ognuno è libero di suonare quel che desidera. A patto che nelle stagioni concertistiche si dia spazio a tutto il repertorio pianistico. Mi è capitato di proporre ad un festival dedicato alla musica romantica e a Liszt le integrali degli studi trascendentali e dei 6 Paganini-Liszt, e sentirmi rispondere: "NO!". Mi sarei aspettato, inoltre: "No, perchè c' è Hamelin, oppure Trifonov, che suonano lo stesso repertorio, e sono più famosi". Invece, a quel fastival lisztiano, la risposta fu:"NO, perchè c' è Bacchetti che suonerà...Mozart!".
marco pasini ...scusa ma non si capisce bene...sta suonando, non sembra dia lezioni di filologia. Cosa ci azzecca l'arzigogolo del tuo pensiero? Se ti sta sui coglioni dillo chiaramente, ma sarebbe meglio una valutazione sull'esecuzione che, se mi permetti l'ardire senza voler urtare la tua serenità, mi sembra di gran lunga più interessante di una frustrata polemica.
Non mi sta sulle palle, e ho detto che ha un' intelligenza superiore alla media. Ho tratto spunto dal video per fare una considerazione di carattere generale. Quanto alla frustrata polemica di cui parla, mi sento di fugare il suo dubbio: se ha tempo, potrà sempre guardare qualcosa di mio in questo spazio. Rilevare ciò che accade, di fatto, cosa di cui peraltro il Nostro non ha colpa, non è comunque sinonimo di polemica.
Interpretazione molto clavicembalistica, secondo me questo desta molto parlare nei commenti. Essere artisti presuppone l'esporsi al pubblico, quindi anche alle critiche, pertanto i buonisti del "se non sei Gould non commentare" potrebbero star benissimo zitti. Esecuzione magistrale senza ombra di dubbio, può piacere o no, personalmente il rallentamento nelle appoggiature non mi fa impazzire, ma sti cazzi! E nessuno parla del bolide che ha sotto alle mani? Pianoforte stupendo
Cette raisono d'etre pour cette discutee est pour le suivante. Si le rapprochement est plus vite or non, le determination des main drought sous le main gauche se determinerai par les oevre Beethoven. Si le main gauche serrai plus forte, je penserai vos performance serrai mieux, Andreas. Donc, surtout jouee les Variaciones pas par undivertissement par Couperin pour clavican, mais par un Grosse Fugue par Beethoven, le main gauche serra plus forte bien. Quand le repetition de thema a la derriere retournee, M.Andreas, votre humility is well-taken, naturallment. However, you could have stated this from the commencement.
Nessuna critica al bravissimo pianista. Noto che di Bach, le Golberg, è una delle composizioni che mi piacciono meno. Non mi viene mai voglia di riascoltarle. Non so perché... A differenza delle Toccate. Così Fuori, impetuose, varie. Non so se capita anche ad altri
Tecnica musicale discreta anche se qualche nota rimane un po' nello spartito e tra l'incertezza delle dita (es , 5:48 e seguenti), ma lo stravolgimento dei tempi, quel rallentare esibito e poi il riprendere, quell'andare a scatti possono andar bene per un'esecuzione personale, per un gioco piacevole a casa propria, assecondando uno stato d'animo bizzarro. Dubito che chi sente per la prima volta le variazioni possa giovarsi di una interpretazione così personale e temo che si rischi di far perdere il fraseggio generale dei brani.
Caro M° Andrea Bacchetti, fatta salva la considerazione che ognuno suona come gli pare, personalmente ritengo questa interpretazione un po' povera di visione "orchestrale" che a mio parere rappresenta uno degli aspetti più interessanti e ricco di possibilità espressive della musica di J. S. Bach. A titolo di esempio prenda la mano destra nelle prime 8 battute della variazione n° 19. Come saprà c'è un'evidente e molta chiara linea melodica disegnata da una alternanza di crome e semiminime prima dalla dominante e poi dalla tonica che viene "accompagnata", quindi con un peso ed un suono diverso, da una successione di biscrome. Molte cordialità. M° Massimo Macrì Del Giudice
Massimo Macrì Del Giudice ...già il firmarsi Maestro denota una tracotanza e una mancanza di umiltà notevole.Sono gli altri che ci possono semmai chiamarci Maestri...Michelangeli docet.Farlo di sé stessi, mah...poi non lamentiamoci se la situazione musicale in Italia è quella che è.
mi pare che i ritmi non siano rispettati e facciano apparire quasi jazz questi pezzi. non mi convince ovviamente si sente la stoffa ma forse ha voluto strafare, facendo perdere ai pezzi coralità, pienezza, metrica
Ma quanti splendidi e superbi pianisti si sentono di dare consigli e criticare! Chissà se sanno essere così pungenti ed efficaci anche davanti ad una tastiera diversa da quella del PC. Bravo Andrea. Complimenti!
Non so se si riferisca anche anche a me, parlando di pianisti splendidi e superbi. Il mio intervento non intendeva affatto scalfire la bravura di Bacchetti, , tanto che l' ho definito dotato di intelligenza superiore alla media. Se mai intendevo far notare che il sistema purtroppo non è sempre attento al repertorio, nemmeno quando dovrebbe. Quanto all' efficacia, se crede, su CZcams troverà qualcosa di mio. Non bachiano, in ogni caso, dove Bacchetti è eccellente.
Dopo il mio mito Gould, Becchetti è uno di quei rari pianisti che hanno capito come va suonato Bach! Fantastico Andrea, bravissimo!
I love the clarity of counterpoint and beautiful differentition of the character and expression of each variation. Pure delight. Can't stop listening.
Maravilha, fiquei feliz de ver e ouvir as interpreçoes de Andrea Bacchetti , das Variazioni Goldberg de J. S. Bach; 16-12-2018- Domingo, as 12:24hs.- LASPiano, Sao Paulo, Brasil.-
I always relax when Bacchetti performs. He is the supreme in confidence and accuracy, but with great feeling. I enjoy his complete control and humility. He is very refreshing. BRIAN
Certe persone dai tratti autistici manifestano fin dalla tenera età capacità che destano stupore. Ho avuto un allievo che a 6 anni, dopo solo due o tre lezioni di musica, aveva sviluppato la capacità di riconoscere non solo ogni nota suonata, ma l'altezza di ogni suono, nonché di riportare al pianoforte qualsiasi melodia appena ascoltata (nonostante la lezione fosse di chitarra, ma ogni tanto faceva il furbetto e andava dal pianoforte).
A sentir parlare di Bacchetti, sembrerebbe avesse fin da piccino qualità di questo tipo.
Per molti, da qui a cominciare a parlare di "genio" il passo è breve. Da genio ad artista, infine, scontato. Per me, invece, nulla di tutto questo.
Il genio ha doti straordinarie. Ma qui parliamo di musica, quindi di arte. L'artista (che può essere anche genio), è dotato di empatia, sa comprendere ciò che lo circonda, interpretarlo, indi elaborare una propria personale poetica.
Se interpreto un autore, devo relazionarmi in maniera empatica con lui, e infine rielaborare secondo la mia interiorità.
Le persone con tratti autistici di varia natura e misura, hanno generalmente un deficit di empatia e di capacità di relazionarsi con l'esterno, vedono attraverso una lente distorta e interpretano a partire da questo. Le doti musicali, seppur eccelse, si limitano a quelle "computazionali" della mente. Generalmente, dunque, sono l'opposto dell'artista. Ad esempio, se una persona non è in grado di cogliere l'ironia, come potrebbe interpretare Rossini?
Nel caso specifico, oltre al quadro suddetto che magari s'addice, mi sembra che manchino persino le basi di una corretta esecuzione formale. Il contrappunto è confuso, la pulsazione non varia in base al fraseggio ma semplicemente viene "persa" qui e lì rendendo l'ascolto difficoltoso, la chiusura delle frasi a volte è contraria al senso musicale (come l'abbellimento a 1:36).
Allora, guardando certi interpreti blasonati, mi sembra che siamo di fronte a montature (come il caso emblematico di Bahrami).
"Facci vedere come suoni tu" tra 3...2...1... :D
Spiacente se non scrivo "tu le sai suonare?", ma qualcosa di meno scontato.
Nel tuo commento leggo praticamente (1) una diagnosi di autismo e (2) una sentenza sul pianista come esecutore/imitatore che non capisce cosa suona = non artista.
(1) di recente abbiamo avuto un dubbio in famiglia sul potenziale autismo di un bambino, per fortuna infondato. Una psicologa/logopedista ci ha detto che l'autismo ha varie forme ed alcuni sintomi non facili da interpretare, e per una diagnosi definitiva servono molti incontri in cui si pongono varie prove ai bambini (15 incontri, se non ricordo male). Il tuo giudizio invece è molto sicuro, sebbene basato sul "sentito dire" e supposti "indizi" nel brano (come l'abbellimento indicato). Hai mai incontrato A. Bacchetti per osservarlo se ha problemi a relazionarsi? Sembrerebbe che tu non l'abbia mai visto di persona... E che significherebbe "tratti autistici"?
(2) Sulla base del punto precedente, affermi che non stiamo ascoltando arte, ma qualcosa che la imita. Ebbene, ti rendi conto di come è difficile stabilire una cosa del genere? Nemmeno il beneficio del dubbio... Come potresti, vedendo un quadro per la prima volta, dire se il pittore ha imitato un altro artista o lo è lui stesso? Solo avendo l'originale opera d'ingegno potresti dire di avere a che fare con una copia in cui l'ingegno manca, ma è solo l'espressione di mera tecnica.
Ho sentito il bisogno di scrivere ciò perché per demolire una persona senza lasciare nemmeno il beneficio del dubbio servono come minimo forti basi.
Di quali indizi musicai parla? L'abbellimento è unicamente un esempio legato all'interpretazione formale del brano, come ho precisato.
Sul punto 1. Non l'ho conosciuto di persona io, ma l'ha conosciuto la mia compagna. Non sono il tipo che parla a caso, ma forse ci sono degli eccessi e chiedo scusa. Ci tengo però a chiarire il mio pensiero.
Ho preso Bacchetti come esempio per esprimere un concetto più ampio. Diagnosi di autismo non ne ho fatte (e meno che mai giudizi morali), e certamente non le faccio basandomi su come suona. Se nota bene come ho riportato i concetti, di lui non ho affermato direttamente nulla di ciò che lei ha evidenziato, e mi guardo bene dal farlo, anche per ovvie ragioni. "Tratti autistici" è riferito a "certe persone" e ad "allievo di 6 anni". Mi sono sbilanciato con l'espressione "magari il quadro gli si addice", che tuttavia era riferito alle specifiche doti e lacune musicali di cui stavo argomentando, e che ho riscontrato nei casi succitati. Mi sono sbilanciato unicamente per esprimere un concetto, considerando ciò che chiunque può notare guardando come si esprime, senza andarci troppo per il sottile (suvvia...). Se è necessario un referto medico, ovviamente non ce l'ho. E se ho sbagliato a sbilanciarmi, chiedo scusa. Tuttavia il senso del discorso, che va oltre Bacchetti, non lo getterei.
Il punto 2, mi dispiace ma non ho capito cosa vuole dire con l'esempio del pittore. Anche perché non mi pare di aver parlato di "imitazione" dell'arte. Non saprei nemmeno cosa significhi un'espressione simile. Comunque la invito ad una riflessione: se qualcuno può dire che è arte, non è forse altrettanto difficile? Così, reputo si possa essere liberi di esprimere l'opposto, io l'ho fatto spiegando semplicisticamente alcune ragioni. E' ciò che penso, libero di esprimermi, e liberi di non essere d'accordo.
Un'Interpretazione straordinaria; accurata ma rinfrescante, emotiva ma chiara
demetrio stratos una volta rispose alla domanda che ne pensasse dei pink floyd: “musica che fa pensare”. ecco, comunque la si suoni, o di qualunque genere sia, l’importante è che faccia pensare, che è già più di tanto in questo mondo annichilito.
le variazioni, anche queste così interpretate alla grandissima da bacchetti, sono un altro esemplare esercizio al pensare
Bravo!!!
Al sottoscritto, appartenente al pubblico pagante, Andrea Bacchetti, con Mozart quanto con Bach, piace. A dispetto di ogni filologo critico.
Splendido
Semplicemente inarrivabile!
Interpretazione meravigliosa. A metà tra la prima (1955) e la seconda versione (1982) delle Goldberg di Glenn Gould. Fantastico. Le critiche qui sotto sono assolutamente ridicole.
è un grande
Per chi ha evidenziato il suo disappunto mettendo il pollice in giù, invito ad ascoltare l'esecuzione del 18-11-2013 al Politecnico di Torino... Mi chiedo come si possa giudicare negativamente un lavoro così ben costruito, che magari può non piacere a tutti per varie ragioni ma che resta pur sempre un risultato tangibile di grande preparazione artistica, realizzato onestamente e con ardore stilistico dinanzi a parole che, seppur ben scritte, restano pur sempre semplici parole. Lo diceva anche Mina in una delle sue stupende canzoni: parole, parole, parole... Scusate l'uso dell'anafora ma volevo conferire enfasi ad uno stato d'animo di sana irritazione che, in certi casi, mi suscita la vista di questi "benedetti" pollici in giù!!!! www.photographers.it/free/pagnifederica/
Mi piace moltissimo questa interpretazione direi molto clavicembalistica e così lontana da certe versioni melense e romanticheggianti di alcuni più famosi e blasonati pianisti.
Viva il Maestro BACcHetti.
sconvolgente il pianista e ovviamente le variazioni
voi apprezzate le variazioni del tema musicale; vogliate apprezzare anche le variazioni del tema umano
Compresi tutti quei raccapricianti tic? Preferisco rimanere nel mio banale nulla, ma avere la mente sana!
Il fatto di non avere niente da perdere mi permette di esprimermi liberamente, in modo non diplomatico, rimanendo, in ogni caso, fedele al mio modo d' essere. Ascoltai Bacchetti tanti anni fa, in conservatorio a Milano, quando era un bambino prodigio. E' sicuramente un individuo dotato di intelligenza superiore alla media, dotato di ottimo orecchio, e certamente dotato di musicalità. Ci sono svariati pianisti che, a dispetto dello sterminato repertorio concepito per il pianoforte, prediligono un repertorio composto da chi il pianoforte non lo vide mai. Personalmente, dato che sono anche organista, mi irrita chi, suonando Bach al pianoforte, pretende di dare lezioni di filologia. Mi pare anacronistico. Ognuno è libero di suonare quel che desidera. A patto che nelle stagioni concertistiche si dia spazio a tutto il repertorio pianistico. Mi è capitato di proporre ad un festival dedicato alla musica romantica e a Liszt le integrali degli studi trascendentali e dei 6 Paganini-Liszt, e sentirmi rispondere: "NO!". Mi sarei aspettato, inoltre: "No, perchè c' è Hamelin, oppure Trifonov, che suonano lo stesso repertorio, e sono più famosi". Invece, a quel fastival lisztiano, la risposta fu:"NO, perchè c' è Bacchetti che suonerà...Mozart!".
marco pasini ...scusa ma non si capisce bene...sta suonando, non sembra dia lezioni di filologia. Cosa ci azzecca l'arzigogolo del tuo pensiero? Se ti sta sui coglioni dillo chiaramente, ma sarebbe meglio una valutazione sull'esecuzione che, se mi permetti l'ardire senza voler urtare la tua serenità, mi sembra di gran lunga più interessante di una frustrata polemica.
Non mi sta sulle palle, e ho detto che ha un' intelligenza superiore alla media. Ho tratto spunto dal video per fare una considerazione di carattere generale. Quanto alla frustrata polemica di cui parla, mi sento di fugare il suo dubbio: se ha tempo, potrà sempre guardare qualcosa di mio in questo spazio. Rilevare ciò che accade, di fatto, cosa di cui peraltro il Nostro non ha colpa, non è comunque sinonimo di polemica.
Interpretazione molto clavicembalistica, secondo me questo desta molto parlare nei commenti. Essere artisti presuppone l'esporsi al pubblico, quindi anche alle critiche, pertanto i buonisti del "se non sei Gould non commentare" potrebbero star benissimo zitti.
Esecuzione magistrale senza ombra di dubbio, può piacere o no, personalmente il rallentamento nelle appoggiature non mi fa impazzire, ma sti cazzi!
E nessuno parla del bolide che ha sotto alle mani? Pianoforte stupendo
Cette raisono d'etre pour cette discutee est pour le suivante. Si le rapprochement est plus vite or non, le determination des main drought sous le main gauche se determinerai par les oevre Beethoven. Si le main gauche serrai plus forte, je penserai vos performance serrai mieux, Andreas. Donc, surtout jouee les Variaciones pas par undivertissement par Couperin pour clavican, mais par un Grosse Fugue par Beethoven, le main gauche serra plus forte bien. Quand le repetition de thema a la derriere retournee, M.Andreas, votre humility is well-taken, naturallment. However, you could have stated this from the commencement.
Nessuna critica al bravissimo pianista.
Noto che di Bach, le Golberg, è una delle composizioni che mi piacciono meno. Non mi viene mai voglia di riascoltarle. Non so perché...
A differenza delle Toccate.
Così Fuori, impetuose, varie.
Non so se capita anche ad altri
Bellissima, peccato abbia tolto i da capo.
Tecnica musicale discreta anche se qualche nota rimane un po' nello spartito e tra l'incertezza delle dita (es , 5:48 e seguenti), ma lo stravolgimento dei tempi, quel rallentare esibito e poi il riprendere, quell'andare a scatti possono andar bene per un'esecuzione personale, per un gioco piacevole a casa propria, assecondando uno stato d'animo bizzarro. Dubito che chi sente per la prima volta le variazioni possa giovarsi di una interpretazione così personale e temo che si rischi di far perdere il fraseggio generale dei brani.
Bravo. esecuzione rispettosa dell'autore.
...non come Gould che vo fa l'artista
Molto bello e limpido... unica critica, non mi piace che si saltino i ritornelli.
Caro M° Andrea Bacchetti, fatta salva la considerazione che ognuno suona come gli pare, personalmente ritengo questa interpretazione un po' povera di visione "orchestrale" che a mio parere rappresenta uno degli aspetti più interessanti e ricco di possibilità espressive della musica di J. S. Bach. A titolo di esempio prenda la mano destra nelle prime 8 battute della variazione n° 19. Come saprà c'è un'evidente e molta chiara linea melodica disegnata da una alternanza di crome e semiminime prima dalla dominante e poi dalla tonica che viene "accompagnata", quindi con un peso ed un suono diverso, da una successione di biscrome. Molte cordialità.
M° Massimo Macrì Del Giudice
Massimo Macrì Del Giudice ...già il firmarsi Maestro denota una tracotanza e una mancanza di umiltà notevole.Sono gli altri che ci possono semmai chiamarci Maestri...Michelangeli docet.Farlo di sé stessi, mah...poi non lamentiamoci se la situazione musicale in Italia è quella che è.
Supercazzola di crome scappellate a semiminime, ma intanto mi "accompagna" Bach... maestroooo!!!!
Maestro si compri un bel metronomo ....?
Davide Ridella ...se suoni come un metronomo non dovresti essere un grande pianista
Sorry, you have a great technique but you play to fast and you do not use your heart as it should for such a masterpiece...
mi pare che i ritmi non siano rispettati e facciano apparire quasi jazz questi pezzi.
non mi convince
ovviamente si sente la stoffa ma forse ha voluto strafare, facendo perdere ai pezzi coralità, pienezza, metrica
"Si sente la stoffa" LOL La famosa coralita' delle Variazioni Goldberg...
Pessimo (come sempre) e molto sopravvalutato.
interpretazione terribile
Bravo!!!