Teatro dell'Argine
Teatro dell'Argine
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30 anni di Teatro dell'Argine
Trent'anni di teatro in un video-racconto che ripercorre i momenti più significativi della compagnia, un percorso fatto di impegno, persone, emozioni e amore.
Montaggio video a cura di Marco Bifulco
Scene tratte da:
Tiergartenstrasse 4. Un giardino per Ofelia - 2003
Italiani Cìncali - 2003
Poetandem - 2009
I cavalli alla finestra - 2010
Viaggio attraverso l’accampamento mondo - 2010
Teatro in viaggio. Lungo la rotta dei migranti - 2012
Se non sarò me stesso (Diari e volti della Shoah - Studio 1) - 2012
Controluce - 2013
Le parole e la città - 2014
Lampedusa Mirrors - 2014-2015
L’escale 32 - 2015
Esodi - Hotel girotondo - 2015
La magnifica illusione - 2016
Esodi - Nel paese dei pinocchi - 2016
Casa del Popolo - 2017
Esodi - L’eredità di Babele - 2017-2018
Acting Together Withrefugees - 2017-2018
Futuri maestri - 2017
Ricordi? - 2018
Esodi - Inseguendo Angelica - 2019
On the threshold of the future - Utopias | NOMAD'S LAB - 2019
Politico poetico - Speakers’ corners - 2021
Il Labirinto - 2021
La luce intorno - 2021
Il carretto delle storie: I tre porcellini - 2021
Per aspera ad astra - 2021
Sandro - 2021
Pioverà bellezza - 2021-2023
Il kafè - 2022
Nuovi racconti per il nuovo mondo - 2022
Cos'è quella cosa che - 2023
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Video

Da grande voglio fare l'aggettivo | Promo
zhlédnutí 78Před 6 měsíci
Uno spettacolo del Teatro dell'Argine di Nicola Bonazzi e Andrea Santonastaso con Andrea Santonastaso testo e regia Nicola Bonazzi Un omaggio all’arte di Federico Fellini, costruito a partire dai racconti della vita e della famiglia d’arte di Andrea Santonastaso, in un personale “amarcord” in cui ognuno può ritrovare un po’ di se stesso. Per saperne di più vai su 👉 teatrodellargine.org/produzio...
Casa del Popolo | Promo
zhlédnutí 94Před 8 měsíci
uno spettacolo del Teatro dell'Argine di Nicola Bonazzi con Lorenzo Ansaloni, Micaela Casalboni, Giovanni Dispenza regia di Andrea Paolucci Uno spettacolo che racconta uno spaccato del Novecento italiano, scritto a partire da decine di interviste condotte in numerosi centri ricreativi dell'Emilia, quelli che un tempo erano case del popolo. Molteplici quadri portano in scena chi ha dato vita a q...
Farfollie | Promo
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Uno spettacolo del Teatro dell′Argine di Caterina Bartoletti con Giulia Franzaresi e Francesco Izzo Vegliante disegni Andrea Niccolai video Daniele Poli scenografie Giovanni Dispenza e Mirko Salvioli regia Giovanni Dispenza Per tutte le età a partire dai 4 anni
The Shoe Must Go On | Promo
zhlédnutí 203Před rokem
Uno spettacolo del Teatro dell'Argine con Clio Abbate, Giacomo Armaroli, Lea Cirianni, Paolo Fronticelli, Biljana Hamamdzieva, Francesco Izzo Vegliante musiche originali Tizio Bononcini aiuto regia e oggetti di scena Carmela Delle Curti regia Andrea Paolucci Per tutte le età a partire dagli 11 anni
C' era una sVolta | Promo
zhlédnutí 449Před rokem
Uno spettacolo del Teatro dell′Argine di e con Caterina Bartoletti, Patrizia Proclivi, Ida Strizzi con la voce di Lucia Gadolini scenografie Cristina Bartoletti e Giovanni Dispenza regia Giovanni Dispenza Per tutte le età a partire dagli 8 anni
Politico Poetico | il Racconto
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𝗣𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗣𝗼𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 | 𝗶𝗹 𝗥𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 🔹 realizzato da Livio Dagrezio 🔹 a cura del Teatro dell’Argine 🔹 con i partecipanti e le partecipanti al progetto Politico Poetico 🔹 oltre 800 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado di Bologna e Città metropolitana che hanno preso parte a Il Parlamento 🔹 gli attori, le attrici, la squadra artistica e tecnica de Il Labirinto 🔹 la compagnia Teatr...
Politico Poetico | il Racconto | TRAILER
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🔹 montaggio trailer di Daniele Poli - www.streetstylestudio.com 🔹 documentario realizzato da Livio Dagrezio 🔹 a cura del Teatro dell’Argine 🔹 con i partecipanti e le partecipanti al progetto Politico Poetico 🔹 oltre 800 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado di Bologna e Città metropolitana che hanno preso parte a Il Parlamento 🔹 gli attori, le attrici, la squadra artistica ...
Il carretto delle storie: I tre porcellini | Promo
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Uno spettacolo del Teatro dell′Argine di Caterina Bartoletti con Caterina Bartoletti, Lucia Gadolini, Ida Strizzi regia Giovanni Dispenza Spettacolo per famiglie, bambini e bambine dai 3 agli 8 anni Tutte le info su👉 bit.ly/TdA_Il_carretto_delle_storie_I_tre_porcellini
Una breve storia di amore e cambiamento
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Quando abbiamo iniziato, per noi teatro voleva dire “palcoscenico”. E basta. Ora sappiamo che Teatro significa Mondo, significa Impegno, significa Cambiamento, significa Trasformazione. E, naturalmente, significa Amore. Questo è il video con cui abbiamo deciso di raccontare ad Amburgo, durante la Cerimonia del Max Brauer-Preis 2020, chi siamo, cosa facciamo e come lavoriamo. 𝗨𝗻 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼...
La luce intorno | il promo
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✨Una donna, un uomo, due storie tra Europa e Africa, tra il buio e la luce ✨ 𝗟𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗼𝗿𝗻𝗼, 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗔𝗿𝗴𝗶𝗻𝗲 con Micaela Casalboni di Nicola Bonazzi autòmata e creazioni in legno Giovanni Dispenza disegno luci Eva Bruno aiuto regia Caterina Bartoletti regia Nicola Bonazzi e Micaela Casalboni Una storia vera ma incredibile: la storia di un ragazzo africano👣 dalla vicenda f...
In assenza. Storie di teatro in carcere ai tempi della pandemia | Il documentario
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Dell’anno e mezzo di stop dovuto alla pandemia restano l’assenza e la volontà di raccontarla con immagini, parole, ricordi. Questo documentario rappresenta il tentativo di colmare quell’assenza, quella distanza, mostrando cosa ha voluto dire non solo per noi, ma per tutte quelle realtà, quei partner, quegli amici e quelle amiche che, grazie a Per Aspera ad Astra, svolgono la propria attività te...
Il Labirinto | Video tutorial visore
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Facile, veloce, divertente! 😎 Ecco un breve video tutorial che spiega come utilizzare il visore, un dispositivo speciale che ti permetterà di esplorare Il Labirinto, spettacolo post teatrale in realtà virtuale 😊 Guardalo ora! una produzione del Teatro dell'Argine 📽️ video a cura di TouchLabs Gravital Info 👉 www.politicopoetico.it/il-labirinto/
Politico Poetico: Il Labirinto | trailer
zhlédnutí 232Před 2 lety
del Teatro dell’Argine ideato da Giacomo Armaroli, Nicola Bonazzi, Mattia De Luca, Giulia Franzaresi, Andrea Paolucci scritto da Giacomo Armaroli, Nicola Bonazzi, Mattia De Luca, Giulia Franzaresi, Silvia Lamboglia diretto da Andrea Paolucci realizzazione dell’esperienza virtuale a cura di TouchLabs e Gravital sound design e musiche originali di Matteo Balasso con gli attori e le attrici del Te...
Giorni sempre uguali Video Clip
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Un gruppo di giovani talentuosi, studenti ed ex studenti dell'IIS Mattei di San Lazzaro di Savena, ha composto musica e parole di una canzone che esprime l'angoscia vissuta durante l'isolamento forzato per la pandemia da Covid19. I giorni erano sempre uguali.... Ecco i ragazzi nella loro esibizione sul palco del teatro. Con Chiara Calabrese, Giovanni Lenzi, Alice Margini, Beatrice Masotti, Fran...
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Komentáře

  • @luisamaurizzi1372
    @luisamaurizzi1372 Před měsícem

  • @ToviasHeredia
    @ToviasHeredia Před 2 měsíci

    Basura

  • @kedinamite579
    @kedinamite579 Před 3 měsíci

    È JOE "RED" HARTSOCK, DALLA SAGA BROTHERS IN ARMS!! ODDIOOOO!! 🤯

  • @lucamassenziopalermo3140
    @lucamassenziopalermo3140 Před 3 měsíci

    Ogni volta che la ascolto, carissimo e reverendissimo Moni Ovadia, pendo dalle sue labbra. Fantastico.

    • @enricofedeli4080
      @enricofedeli4080 Před 2 měsíci

      Verissimo,se metto un video suo diventa una carrellata. La mia pecca è non averlo mai visto dal vivo,ma rimedierò. Quando fa la cadenza yiddish mi fa spaccare😂, è un grande, soprattutto eticamente.

  • @francescopioriccio1914
    @francescopioriccio1914 Před 5 měsíci

    che brava Alessia! Sei un'anima profonda!!!!

  • @edoardoostiisback375
    @edoardoostiisback375 Před 7 měsíci

    Grazie Professore. Riposi in pace.

  • @wilmalaclava
    @wilmalaclava Před 8 měsíci

    Ottimo lavoro, Moni! Ma che ci importa se siamo sapiens o no. Siamo umani.

  • @sirjohnflowerstodeschini8015

    Moni sei fantastico

  • @eugenioincarnati
    @eugenioincarnati Před 8 měsíci

    Bello! Uno spettacolo molto intenso!

  • @marlenaeclisse1034
    @marlenaeclisse1034 Před 11 měsíci

    Stupenda Michela Murgia ❤

  • @giuseppepapi7055
    @giuseppepapi7055 Před rokem

    ❤❤😂

  • @vl8934
    @vl8934 Před rokem

    Grande GRANDE LINO GUANCIALE fan avezzanese

  • @counselorfilomena8382

    Prenditi l'applauso Roby

  • @counselorfilomena8382

    Se tu esisti esistere è più bello, non molliamo mai 💘

  • @ericascali5427
    @ericascali5427 Před rokem

    Bravo

  • @tiziobononcini
    @tiziobononcini Před rokem

    Wow! ❤️

  • @giulianosorel
    @giulianosorel Před rokem

    È strano che abbia dimenticato il Fanar, la sede del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli -Nuova Roma, cioè un segno di grande continuità con la tradizione imperiale orientale

  • @barbarawaleszczynska9251

    LINO GUANCIALE ❤❤❤❤❤❤❤❤🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🍀🍀🍀🍀🍀🍀🍀🍀💋👏👏👏👏Liebe Grüße aus Vienna ! BESTE SCHAUSPIELER .DANKE.GRAZIE

  • @BarryLyndon63
    @BarryLyndon63 Před 2 lety

    👏👏👏👏👏👏👏👏

  • @federiconapoli7120
    @federiconapoli7120 Před 2 lety

    Tanta roba.

  • @andreapaolucci3665
    @andreapaolucci3665 Před 2 lety

    Dajeeeee

  • @silvanatagliaferri6071

    La chiusura non é stata gradita!

  • @robertoperzi9515
    @robertoperzi9515 Před 2 lety

    Ho avuto il piacere di ascoltare il Professore Riccomini di presenza a Bologna. E'sempre piacevolissimo riascoltarlo. Grazie per questa opportunita'.

  • @enzotarax6011
    @enzotarax6011 Před 2 lety

    Ho appena abbandonato una sua audizione dopo mezz'ora. É il solito indottrinatore filo atlantista, che odia Putin e Trump, e che invece adora Biden. Una delusione. Profilo scadente, e in evidente malafede.

  • @lorenzogiglioli1014
    @lorenzogiglioli1014 Před 2 lety

    Immenso. Grazie.

  • @0pus
    @0pus Před 2 lety

    Ghingheri, bislacco, pinzillacchere, sbertucciare, sensale...

    • @giulianorivieri2806
      @giulianorivieri2806 Před rokem

      Zuzzurellone...

    • @0pus
      @0pus Před rokem

      No questa è troppo scontata d'uso comune specie da Gaspare e Zuzzurro.

  • @zcodeg5342
    @zcodeg5342 Před 3 lety

    il marro

  • @ritabersanetti1461
    @ritabersanetti1461 Před 3 lety

    E' veramente toccante constatare che Lino è sinceramente commoso.

  • @lycra
    @lycra Před 3 lety

    Un'opera veramente stupenda! Un grande applauso al regista e a tutti gli attori!

  • @vincenzorussotraetto6800

    *ABRAMO, L'EBREO "CHE VENNE DALL'ALTRA PARTE DEL FIUME" E QUELLI CHE VENNERO DALL'ALTRA PARTE DEL VOLTURNO (CHILLI DA CHILL'ATTE)* La parola *EBREO* ha la sua sorgente nella parola latina *hebreus*, in quella greca *hebraiòs* , ma soprattutto nell’aramaico ' *ebhrai* , che corrisponde all’ebraico ' *ibhri* , che significa ketteralmente ‘ *_che viene dall’altra parte (del fiume)_* ’. Questo é. Si é così. Anche se, tradizionalmente, si fa risalire la parola ‘ebreo’ ad uno dei patriarchi postdiluviani, *EBER* . Nel libro della Genesi dopo una sfilza di nomi e un rendiconto di tutti gli anni vissuti da tutti i discendenti di *Adamo* _(tra cui anche il citato Eber),_ arriviamo finalmente al *grande patriarca delle tre religioni monoteiste* ( _ebraismo, cristianesimo, islamismo_ ) *Abramo* , figlio di *Terach* , fratello di *Nacor* e di *Aran* , marito della sorellastra *Sara* ( _stesso padre e madre diversa_ ) da cui ebbe *Isacco* e di *Agar* , madre di *Ismael* . Se si dice Abramo non si sbaglia: é una garanzia per tutte le religioni. Il *Dio di Abramo* é l'identità comune. Il patriarca viveva ad *UR* , una città mesopotamica, situata vicino alla foce dell’ *Eufrate*. Il *Signore* , secondo la Bibbia, gli parlò e gli comandò di prendere la famiglia e di partire per la terra promessa. Arrivato nella terra di *Canaan* , il Signore gli disse che quelle lande sarebbero state sue e dei suoi discendenti. E dopo alcune vicissitudini ed avvenimenti Abramo fu colui per il quale si usò per la prima volta la parola ‘ *ebreo* ’ perché attraversò il fiume Eufrate per andare dapprima verso *Carran* , e poi nella terra di *Canaan*: *Abhram, l'ebhrai quello che viene dall'altra parte dei fiumi* così lo indicarono. C'erano degli uomini a ristorare in una piccola locanda di Carran, lui passò ed attirò la loro attenzione. Si affacciarono fuori dal locale ed il primo a destra chiese agli altri due " _Chi é quello?"_ Il più pettegolo si precipitó nella risposta ma non gli veniva il nome " _Ab...Abaco...no...Abbaia_ " e l'altro " _No, quello é il suo cane. Lui é quello che viene dall'altra parte del fiume, l'Ebhrai_ " Si sa che nei piccoli paesi dove si conoscono tutti si é in uso di indicare un nuovo arrivato nella comunità, un forestiero, di passaggio per pochi mesi, qualche settimana o per tutta la vita, con l'aggettivo della provenienza ( _il mondragonese, il casalese, l'oggionese, il napoletano, il capuano, il minturnese, il procidano, il folignate...)_ . Non è mettere le distanza ma dare una grammatica alla convivenza sociale. A Spoleto il folignate ha le sue idee e il suo parlare, come il lecchese a Bergamo. Sapendo l'origine che ci svela l'epiteto toponomico quelli del luogo sanno come comportarsi. Lo inquadrano, lo spiegano e lo rivelano agli altri del paese ed ogni dialogo e parola detta é più compresa. Quell'aggettivo, per le regole della grammatica, diventa un sostantivo e sparisce solo con il tempo ed in pochissimi casi, casi miracolosi. Miracolosi. Ma forse mai. Anche se ti sei sposato una del posto ed i tuoi figli sono nati nel paese ci sarà sempre qualcuno che prima o poi dirà _"Il figlio del maranese"_ (Marano di Napoli ndr) Abramo é l'ebreo, chi viene dall'altra parte del fiume, ed i suoi discendenti sono ebrei, quelli che vengono dall'altra parte. Vi sono delle tesi secondo cui la parola può anche significare il ‘ *_provenire dalla parte opposta’_* , e quindi ‘ *_essere straniero_* ’ ( *_amarissima ironia della storia del popolo ebraico_* ). Ma poco conta. *Castelvolturno* è un piccolo paese alle foci del fiume Volturno che dal Monte Matese parte si butta qui nel Tirreno. Il fiume divide il territorio in due parti ed é unito da un ponte che garantisce continuità alla SS DOMITIANA, il ponte non ha mai avuto la dignità di un nome ma ha fatto bene il suo lavoro dagli anni '50 ad oggi. Il paese era sulla sponda sinistra del fiume dove vi era il castello ed il borgo, quindi chi attraversava il fiume erano di solito quelli dei casolari della destra Volturno e noi li chiamavano " *Chilli da chill'atte* " ( _traduzione "Quelli dell'altra parte del fiume")_ e non sapevamo che erano *ebrei* aramaicamente parlando. La zona a destra del fiume era paludosa e piena di acquitrini, buona per la sosta delle bufale, animali negri importati dall'Africa dai Romani, per la selvaggina e per la malaria. I luoghi avevano nomi in cui l'acqua era il codice genetico imprescindibile: *Lavapiatti (o lagopiatto), Bagnara, Pescopagano.* Quando in paese arrivava " _uno di quell'altra parte del fiume_ " c'era un moto d'animo misto di commozione, speranza e commiserazione. " *Chilli da chill'atte*" _"Da dove vieni ora?" "Ora vengo da chi l'atte e mo me ne vaco (vado) a chi l'atte"_ Attraversare un fiume a piedi, con una zattera o con un ponte é sempre una sfida al destino, un'avventura di pochi minuti o di un giorno ma é pur sempre un avventura e un sacrificio. Basti pensare alla leggenda della regina *Abla Pokou*, fondatrice della Costa d'Avorio*, che ha le fondamenta proprio nell'attraversamento del fiume *Comoé* portando la gente Baoulé dal *Ghana* nelle nuove terre: dovette sacrificare al Dio del fiume il suo unico figlio gettandolo negli abissi delle acque pluviali e quando gli riferirono " *_Baoulé_* " ovvero *_"Il bimbo é morto_* " gli ippopotami, uno a fianco dell'altro, gli costruirono un ponte ed il suo popolo, da quel momento i Baoulé, passarono. Poi i tempi a Castelvolturno sono cambiati e durante lo sviluppo edilizio e turistico degli anni '60, '70 e 80, erano quelli del paese che andavano dall'altra parte a " *Destra Volturno* " per il lavoro nei supermarket, nei lidi balneari, nelle discoteche. Ma non solo dal paese castellano, da tutta la provincia di Caserta e Napoli ( _Marano, Qualiano, Casalnuovo, Casal di Principe_ ). E " *Chilli da Chill'atte* " ( _traduzione "Quelli dell'altra parte del fiume")_ divennero anche gli altri. Tutti - _anche ghanesi, ivoriani, senegalesi, nigeriani, iraniani, regine, principi, operai, commercialisti e latitanti_ - e in tutti i modi - _alla meglio, con sotterfugi e con perizia_ - attraversavano il fiume Volturno, chi lo attraversava da destra verso sinistra in direzione Mondragone e chi lo attraversava da destra a sinistra in direzione Pozzuoli. *Fummo tutti ebrei e nessuno ce lo disse.*

  • @vincenzorussotraetto6800

    Eccellente

  • @bortolino_la_cipolla
    @bortolino_la_cipolla Před 3 lety

    che brutto

  • @angelodiaddario4367
    @angelodiaddario4367 Před 3 lety

    Riflessioni stimolanti

  • @monia7267
    @monia7267 Před 3 lety

    ❤️💋😍🥰😘

  • @ariannatrapani5824
    @ariannatrapani5824 Před 3 lety

    Ho visto questa intervista la settimana scorsa. Bella e interessante. Per una volta non “in edizione ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali”. Ho continuato a pensare ad alcune delle cose che avete detto raccontando i quando, i dove e soprattutto i come ed i perché della carriera di attore di Lino Guanciale. Non ho avuto la fortuna di vederlo a teatro, perché nell’ultimo decennio in particolare per la prima volta nella mia vita sono stata mio malgrado quasi completamente a digiuno di alimento culturale, con l’unica eccezione dei libri. Casi della vita (Alzheimer di mia madre e poi cancro mio). Prima però, dai primi ricordi d’infanzia in poi, sono stata esposta a qualsiasi genere di spettacolo dal vivo disponibile nella mia città e poi da grande anche altrove. Sicuramente appartengo a quel tipo di pubblico che citava Lino Guanciale degli anziani (anche se ancora, essendo nata nel 1960, mi devo abituare a riconoscermi del tutto in questa categoria) abituati a considerare il teatro tra gli altri come normale parte della propria vita culturale. E andare a teatro, ma anche al cinema e ai concerti, agli spettacoli di danza e ai festival, perfino al circo e al teatro dei burattini da bambina, mi è mancato e mi manca enormemente. Ora che personalmente potrei di nuovo fare tutto questo, anche se con qualche complicazione pratica in più per me, abbiamo vissuto ormai un anno secco di pandemia. Sfortuna individuale a parte, mi mancano tantissimo queste cose e sono veramente molto, molto preoccupata. Già prima del COVID tanti cinema e teatri romani importanti hanno chiuso o comunque non funzionavano più regolarmente come tali (mi vengono in mente il Valle e l’Eliseo) e tra le attività che riprenderanno non si vede una data vicina e certa. Riflettendo sul come sono diventata una persona che considera il teatro, e tutto il resto, come parte importante della mia auspicata qualità di vita non posso che rispondere dicendo che mi ci hanno portato: i miei genitori, le mie scuole, i miei amici. Se questo non fosse successo, non avrei neanche potuto scoprire il mio amore per lo spettacolo dal vivo, il bisogno di vedere in concerto i musicisti che amo o la differenza che fa guardare i ballerini muoversi davanti ai miei occhi invece che attraverso uno schermo con immagini registrate. A prescindere dalle inclinazioni personali penso sia importante trasmettere la differenza più importante: il fatto che si tratta sempre di esperienze vissute, come tali uniche e non riproducibili che possono essere indimenticabili oppure no, ma in ogni caso non sostituibili con nessun’altra cosa. Questa qualità è inattingibile da qualsiasi altra modalità di visione, per quanto tecnologicamente perfetta o futuribile, ed è a mio parere universalmente comprensibile per tutti gli esseri umani nel momento in cui la sperimentano. Ricordo alcuni degli spettacoli a cui ho “partecipato” - e lo dico con un certo pudore, ma in fondo, sì, si può usare questo participio presuntuoso perché senza il pubblico gli spettacoli non ci sono - come ricordo eventi della mia vita privata. Salvo Randone, già vecchio nell’Enrico IV e figuratevi che io non amo Pirandello; Gassmann nel suo Kean al Quirino, Proietti nel primo A me gli occhi, please al Teatro Tenda, La Gatta Cenerentola di De Simone al festival di Spoleto con i miei genitori (ho rovinato le cassette che mi feci comprare appena uscite a forza di sentirle), Manuela Kustermann in Frankiska al Teatro in Trastevere, un’edizione delle Troiane del Festival di Avignone che io ho visto tra le rovine del terremoto della vecchia Gibellina. Ma ricorderò per sempre anche i Beatles all’Adriano nel 68 (merito ovviamente non mio ma di mio padre) o Patti Smith a Firenze nel 79 mio ultimo anno di Liceo e anche il mio primo Woody Allen al Farnese o i Predatori dell’Arca perduta in un cinema per allora galattico a Leicester Square a Londra (perché anche i film se visti al cinema sono un’esperienza “fisica”) o la mia prima coreografia di Balanchine col NY City Ballet al Festival Roma Europa dei primi anni. Considero una grande fortuna aver avuto queste esperienze, che mi hanno fatto diventare quella che sono (o forse ero?) e vorrei che il maggior numero possibile di persone avesse la possibilità di fare le proprie. Sono anche convinta che non serva poi questa grande preparazione o chissà quali prerequisiti culturali per fare entrare queste cose nella propria vita: se io ho potuto farmi affascinare dalla Gatta Cenerentola a sedici anni, o rimanere a bocca aperta sentendo una messa di Palestrina cantata in S. Pietro dal Coro della Cappella Sistina a 12… Non ho figli, quindi non ho potuto fare la mia parte nel trasmettere l’unicità dell’esperienza dello spettacolo dal vivo se non marginalmente coinvolgendo qualche amico e conoscente e mi sento un poco in colpa. Per questo la mia stima per Lino Guanciale ascoltandolo raccontare il suo lavoro teatrale è cresciuta moltissimo. Credo che l’impegno di coinvolgere e avvicinare soprattutto i ragazzi al teatro sia la parte culturalmente e socialmente più importante del suo lavoro (e poi, certo, a me personalmente farebbe piacere vederlo almeno una volta recitare dal vivo e possibilmente se riuscirà a farlo nella Vida es sueño che è una delle opere teatrali lette che amo da sempre, ma la mia presenza è meno importante di quella di un diciottenne che metta piede per la prima volta a teatro). Grazie per aver espresso in modo così chiaro, coerente e significativo un impegno culturale così importante e perdono per la filippica che ho scritto sotto le mentite spoglie di “commento”.

  • @rosannaforzati5264
    @rosannaforzati5264 Před 3 lety

    Bellissima intervista,nn finisci mai di stupirci,sei un grande artista e un grande uomo...grazie Lino,x la bella serata che ci hai regalato..ti ammiro tantissimo!!

  • @auri745
    @auri745 Před 3 lety

    Inizio non poteva essere migliore. TOP nella professione e Top uomo.

  • @rosannaleo9979
    @rosannaleo9979 Před 3 lety

    Sono Rosanna una tua fan posso parlare con te

  • @1975cristiana
    @1975cristiana Před 3 lety

    grazie !!! bravissime, un vero onore poter conoscere questi pezzi di vita

    • @TeatrodellArgine
      @TeatrodellArgine Před 3 lety

      Grazie! Per noi è stato un onore poterli mettere in scena :)

  • @romeobortolani1907
    @romeobortolani1907 Před 3 lety

    Ma chi se ne frega?

  • @xtrainit8858
    @xtrainit8858 Před 3 lety

    oddio Napoleone dominato dalle madre non direi

  • @robertopacifico6015
    @robertopacifico6015 Před 3 lety

    Bravi ragazzi! Grande Francy!!!!

  • @robertogiurato
    @robertogiurato Před 3 lety

    Bravissimi 👏👏👏

  • @jorgeeduardofonsecaayure6141

    Siete speciali e tanto bravi. Vi saluto dalla Colombia.

  • @82luminosa
    @82luminosa Před 3 lety

    grande iniziativa!!!

  • @idastrizzi9919
    @idastrizzi9919 Před 3 lety

    io pronta! popcorn e copertina:)

  • @ROBERTORRRR1
    @ROBERTORRRR1 Před 3 lety

    Sempre grande

  • @serenamaccagnani288
    @serenamaccagnani288 Před 4 lety

    Come sempre le tue parole toccano il cuore, massimo ho perso il tuo numero non posso piu' mandarti i miei messaggi ciao

  • @cosmicray2504
    @cosmicray2504 Před 4 lety

    Ed arrivò il ministro Speanzs,..

  • @danielecosta958
    @danielecosta958 Před 4 lety

    Orrendo. Un insulto a Molière.