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Ma lascia libero il cavallo. Che mania di sottomettere i cavalli al proprio servizio ed ai propri giochi. Immaginati con la capezza ed il cavallo 🐴 che ti dà i comandi..... smettetela con queste cose......

Caro Sergio, x caso virni anche in Lombardia a fare dei corsi ??? Mi farebbe molto piacere parteciparvi con la mia cavalla, grazie ❤❤❤❤❤

Ma non è meglio lasciare liberi questi poveri animali senza sottometterli al volere dell' uomo.....

Mo ti diranno che lo hai frustato😂😂😂

Grazie Sergio e grazie Katiuscia, questo approfondimento è davvero importante. Come collega di Katiuscia vorrei solo aggiungere che io credo che nelle paure in generale abbia un grende peso anche la dimensione della fiducia. E nel caso del cavallo, del proprio cavallo, quando cadiamo o succede qualcosa che ci fa sentire che non siamo riusciti a gestire la situazione, c'è, almeno dal mio punto di vista, una più o meno grande ferita nella fiducia, non solo nel nostro partner, ma soprattutto in noi stessi. E spesso la risposta alla mancanza di fiducia diventa un iper controllo che sicuramente non aiuta, perché ci rende tesi, poco lucidi e sordi e ciechi rispetto ai segnali che provengono dal cavallo (oltre che a quelli che noi mandiamo a lui...). L'aiuto di un terapeuta ma anche di un istruttore competente e comprensivo che possano lavorare in sinergia secondo me è fondamentale. Grazie ancora!

Nell'abbonamento al canale CZcams c'è anche il corso sulla nutrizione?

Curati siete malati

Tagliari quei 4 peliii

Sei contento quando mangi e ti tirano?

Fatto quei 4 peli

Ma lasciateli stare. La capezza a te

Finalmente un istruttore che mette in guarda gli stupidi *che sanno tutto sui cavalli!!* grazie❤

Ciao Sergio, sugli stallone finalmente ho sentito parole di saggezza!! Quando sento persone che dicono il contrario ( il mio stallone e' bravissiimo ) capisco che di cavalli non sanno nulla...i cavalli sono grossi e impegnativi e, soprattutto non sono cani...grazie !!

Nel mio caso provo una forte ansia al pensiero del galoppo in generale credo a causa di un trauma che ho vissuto anni fa, quando, durante una galoppata sulla spiaggia, scivolai all'improvviso giù dalla groppa del cavallo e mi ritrovai a lottare con le unghie e con i denti per non finirgli sotto gli zoccoli. La parte peggiore fu che lui neanche se ne accorse: non rallentò, non si voltò a vedere cosa diamine stava succedendo sulla sua schiena, neanche (e meno male!) provò a sgropparmi via, niente, menefreghismo totale. In seguito ho galoppato con altri cavalli, ma mai più come mi era stato insegnato a scuola di equitazione, ossia in equilibrio sulle staffe. Non ci riprovo neanche se mi pagano. Purtroppo per me, da seduta ho un pessimo equilibrio nel galoppo; in compenso, altri cavalli si sono accorti quando qualcosa non andava e hanno rallentato, ma l'ansia mi rimane. Credo sia legata più al fatto di essere stata ignorata che al rischio concreto di cadere. Ovviamente dovrò lavorare sul benedetto assetto (che invece ho in assenza di sella, mannaggia), ma oso sperare che costruire un buon rapporto con il mio cavallo, un rapporto dove lei si prende cura di me come io mi prendo cura di lei, mi aiuterà a superare questa ansia.

Nel mio caso il cavallo è confidente in maneggio facendo le varie prove ed ho un buon rapporto anche montato in campo è bravissimo. Quando esce dalla confort zone, in aree partendo dal maneggio, è invece assolutamente sempre in allerta, in particolare se passa vicino ad una siepe perchè la vede come fonte di pericolo (esce un uccello, sente un fruscio scatta immediatamente). Fatto lo stesso percorso varie volte anche portandolo alla mano ma non cambia atteggiamento, non riesce a tranquillizzarsi. Solo con l'altro mio cavallo al contrario "centrato" caratterialmente esce tranquillo, è la sua guida. Grazie e complimenti per i video sempre molto interessanti.

G R A Z I E

Bravissimo complimenti vedo che sei un bravo esperto

confermo tutto. Nei cavalli con cui ho avuto a che fare ho notato che gli sbadigli da mal di stomaco tendenzialmente sono accompagnati dal fatto che buttano fuori la lingua e allungano il collo: dando loro un po' di fieno smettono subito. La mia asina invece sbadiglia quando torna nella sua comfort zone dopo aver fatto un'attivita' nuova tipo passeggiata in un posto nuovo o esercizio nuovo. Normalmente lo fa quando l'attivita' le e' piaciuta e la volta dopo mi corre incontro appena vede la capezza e ci si tuffa dentro

Grazie per tutti i suoi consigli

Buongiorno Sergio, mi chiedevo se esistessero dei professionisti specializzati per affrontare delle paure e delle difficoltà legate al cavallo e se è possibile avere dei nominativi

Torcinaso ??? 😖😣🙈 Bellissimo questo cavallo. Mi chiedo Pepita cosa farà quando proverò a stropicciare il suo musettino 😍🐴😍

ecco, sono proprio io, con altri cavalli non miei ho già galoppato di nuovo dopo una brutta caduta al galoppo con il mio.

mi ci ritrovo....

Una domanda come si fa' a far saltare un quarter ?

Sempre molto utile, grazie 👏🐎🥰

Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza 😊

Molto interessanti questi video! Katiuscha sei molto professionale! Io ho fatto EMDR e confermo che funziona davvero, anche su una serie di micro traumi che sommati danno un problema

Bellissimo cavallo. Complimenti i video. Sempre consigli utili

Molto illuminante: sul rapporto che hai con il "tuo" cavallo, visto dal punto di vista di due professionalità diverse che qui operano nello stesso ambito. Grazie Sergio, grazie alla dottoressa.

Mi piacerebbe approfondire il discorso del galoppo . Sempre complimenti per i video.

Sempre con sto frustino in mano

Ottimi spunti su cui riflettere e approfondire. Psicologia animale e umana, un connubio davvero complesso! Grazie a te e alla dottoressa per il video davvero molto professionale

Bel video, spunti di riflessione interessanti Io però ho il problema opposto, con il mio cavallo non ho paura ma ho paura con tutti gli altri 😂

interessante. Secondo me potrebbe anche esserci un altro elemento legato all'ansia di controllo. Se non hai un rapporto profondo con un cavallo, lo monti e qualcosa va storto non e' bello ma fa parte di cio' che uno mette in conto. Se hai un rapporto profondo con un animale e qualcosa va storto quando lo monti e' piu' difficile da accettare perche' in teoria era la condizione ottimale. Quindi uno magari ha paura a far la prova per timore di non superare il test

Sappiamo quanto sia radicata in noi la paura atavica degli animali più grossi e potenti di noi. Questo per un senso di autoconservazione. Figuriamoci stargli sopra. La maggior parte della gente che conosco non si avvicina neanche ai cavalli, ne hanno molta paura. Ad esempio io amo i cavalli da sempre, ma evito di stare intorno a quelli che non conosco, e anche con la mia ho sempre gli occhi ben aperti. Detto questo, la mia personale idea è che quando siamo in sella questo senso di timore possa aumentare in quanto siamo "nelle sue mani" e non possiamo neanche correre via per scappare se ha un momento di alterazione che non comprendiamo. Finché il cavallo va piano siamo forse inconsciamente convinti che niente possa succedere, abbiamo forse l idea che si possa controllare meglio e si possa ancora scendere o che se si cade ci si faccia meno male ; ma quando galoppa il senso può essere un pò quello di perderne il controllo, d altronde il più delle volte il cavallo che "smatta" si mette (o si metterebbe se nn trattenuto) a correre al galoppo e spesso con le sgroppate che penso piacciano a pochi. Credo che chi è caduto dal suo cavallo rimanga sempre più o meno traumatizzato, forse perché ne avevamo fiducia piena ed ora non sappiamo più cosa aspettarci. In ogni caso la velocità normalmente ci spaventa, pensiamo a quando guidiamo l auto, ancora di più se siamo sopra un animale che ha il suo cervello e siamo privi di protezioni. Scusate il pippone 🤭, ma la paura ce l ho anch io e cerco di capirne il perché, oltre al senso di autoconservazione accentuato visto che non sono più giovane. 😅

Grazie Sergio 🤗 molto interessante. Una visione di comportamento completamente diversa dal mio 🤔 infatti, al contrario, proprio per la conoscenza reciproca e l' empatia creatasi con i miei cavalli, da sempre, monto solo i miei, perchè degli altri non mi fido! Non esiste galoppare con un cavallo che non sia il mio!!! 🤷

Concordo pienamente avere un partner è meglio perché implica il rispetto reciproco e la fiducia

Grazie Sergio perché riesci sempre a parlare di argomenti che vanno a toccare dei tasti che sembra siano solo il “tuo problema” ma appunto vedi che sono molto comuni. Io ho sempre montato diversi cavalli non miei, salivo e andavo…due domandine giusto per capire se avevano dei “punti deboli” e via. Con il mio sento più la responsabilità della sua eventuale fatica, per esempio a camminare per troppe ore o a fare salite troppo impegnative , e quasi me lo caricherei sulle spalle. Poi mi dico che lui è sicuramente più forte di me 😂 , che ha una grandissima resistenza e cerco di vederlo meno “umano “ e questo mi tranquillizza molto. So che quando ha fame diventa un pochino nervoso e meno attento e conoscendo tutte queste variabili entro molto più in empatia con lui togliendo sicurezza in me. Rispetto ovviamente per lui ma meno love come dici tu è il binomio da raggiungere. Grazie sempre delle tue condivisioni e dei tuoi aiuti.

Meraviglioso questo video...sia perché Sergio sai che ero assolutamente parte del gruppo delle persone impaurite dal galoppo del mio cavallo e penso che sia stata un connubio di cause che avete affrontato... infatti sarebbe molto interessante, se possibile, fare un approfondimento sul "galoppo" come archetipo!❤

Hai il micio uguale al mio 🥰🥰🥰 ho un'amica e lei ha un 🐎 che è peggio di un selvatico lo ha fatto domare da uno che poi è finito in galera per maltrattamenti di animali poi lo ha fatto rimettere a posto dal cugino "esperto (che lo ha messo a posto a botte)" e dalla prima volta che l'ha montato alla quale l'ha disarcionata non l'ha più montato manco lo striglia e peggio ancora in vermifugo se lo fa viene la neve lei non lo ammette ma ha paura l'ultima volta gli ho fatto una proposta di portare il suo cavallo dove ho la mia è di fare un percorso ma la sua scusa è stata che il cavallo lo manda da suo cugino se ha voglia di lavorare altrimenti lo lascia lì.... praticamente inventa ogni scusa per non riprovare e si aspetta che siano gli altri a fare tutto il lavoro (cosa che non deve esistere)

Grazie Sergio e grazie alla dottoressa. Interessante video come tutti i tuoi video del resto Io a cavallo ho avuto parecchie disavventure. La cavalla di mio marito che poi cavalcavo sempre io a galoppo mi ha spesso fatto cadere, ma sono sempre risalita e ho ricominciato. Invece un cavallo di una scuderia mi ha buttato giù perché partito a galoppo e ho rotto una vertebra. Quattro mesi di Busto e fermo. Ma sono sempre risalita in sella e vado anche ora appena posso al galoppo. Fortunatamente nonostante tutto non ho traumi. Grazie ancora Sergio.

Adoro questo video ....acero provava a disarcionarmi piantandomi negli alberi, lavorando con lui, avendo paura le cose sono cambiate ,ma avevo ed ancora un po' ne ho timore ,ma per me la mia paura andava affrontata. Ed il mio mantra era se muoio comunque sto facendo ciò che mi sentirei viva,ma era la ricetta per me .non tutti sono me e nessuno cavallo è acero

Grande Sergio sempre un piacere ascoltarti 😊

Entrare dentro, che modo di parlare.

ho fatto più o meno cosí anche per educare il mio cane a non tirare il guinzaglio. Se lui tirava io mi fermavo e lasciavo la tensione al guinzaglio. Il cane capiva che da lì non ci si spostava finché non smetteva e si rilassava. Ci arrivano da soli, senza botte o premietti.

È come a nuotare a stile libero e saper respirare solo da un lato con l'aggravante del cavallo...Un limite insomma

Erano i "lontani" anni 90 e il mio primo cavallo fu un argentino, 1.48 al garrese,bello robusto,nei documenti il suo nome risultava Colorado aguandador bagualito. Si sa che la doma Argentina era/è piuttosto "aggressiva" ma ho conosciuto un gaucho che applicava il metodo Pat Parelli...forse in quel periodo desesibilizzare aveva lo stesso significato di rendere più coraggioso il cavallo. Mi spiego: un cavallo che arriva qua con una nave o un aereo e si trova in un mondo completamente diverso da quello che conosceva sviluppa un'ipersensibilità (il mio aveva paura di certe foglie particolarmente larghe,e solo di quelle)...l'ho portato prima a mano in mezzo a quelle foglie finché ha iniziato ad annusarle ( calcolato che ero un autodidatta ho impiegato ben 3 mesi...tutti mi dicevano che lo viziavo, e forse l'ho fatto digiuna di esperienza com'ero!)...poi ci siamo passati con la sella...non ti nascondo che un po' di rimostranze le ha avute ma poi siamo andati benissimo...l'ho reso più coraggioso? L'ho d3sensibilizzato? Che ne pensi? Grazie !

Parole sante!!!!! Allora c’è qualcuno che capisce ancora! Bravo 💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻

Naturalmente sto scherzando eh. Non voglio offendere nessuno. Magari avessi io un cavallo….. ma non ce l’ho quindi, però ascoltare queste spiegazioni è bello. Io possiedo solo 180 cavalli sulla macchina grande, 60 su quella piccola di uso quotidiano e 45 circa della vettura storica che ho ereditato da mio papà un a a Renault 12 break R1330 del 1974 che per me vale più delle altre due messe assieme.