Italian Military Archives
Italian Military Archives
  • 111
  • 1 833 022
Invadere Malta nel 1940? - LIVE #42
Era possibile per l'Italia invadere Malta nell'estate 1940? Di questa eventualità hanno accennato in molti, ma in pochi si sono soffermati sulla sua reale possibilità di realizzazione.
Assieme ad Enrico Cernuschi vedremo le difficoltà di una tale ipotetica operazione, la consistenza delle forze d'invasione, i mezzi "anfibi" e gli apprestamenti dei difensori.
Fonti Suggerite:
Mariano Gabriele (1990), Operazione C3, USMM
Philip Vella, Malta blitzed but not beaten
Tullio Marcon, La mancata invasione di Malta: caiscuola.cai.it/wp-content/uploads/2020/03/marcon.pdf
Douglas Austin (2001), The place of Malta in British Strategic policy 1925-1943: discovery.ucl.ac.uk/id/eprint/1317691/1/271101.pdf
Gianluca Bertozzi, Il piano di invasione di Malta del 1940: www.ocean4future.org/savetheocean/archives/48699
The Malta Garrison: www.maltaramc.com/regsurg/rs1940_1949/rmo1940.html
Abbonati per supportare il canale e accedere ai vantaggi:
czcams.com/channels/c9PVgaI3Nt7y3u0YFM1Mhg.htmljoin
Link al server Discord: discord.gg/HA7D2S4kTZ
zhlédnutí: 12 923

Video

Presentazione libro (fumetto): Comando Sommergibili - Ordine di operazioni per il comandante Todaro
zhlédnutí 444Před 2 měsíci
Presentazione al Salone del Libro 2024 del fumetto Comando Sommergibili - Ordine di operazioni per il comandante Todaro , di Marco Trecalli, edito dall'Ufficio Storico della Marina Militare Grazie di cuore all'Ufficio Storico per avermi coinvolto in questa bella iniziativa
Presentazione del libro "Missione Boat People"
zhlédnutí 1,2KPřed 2 měsíci
Presentazione al Salone del libro di Torino 2024 de "Missione Boat People: l'operazione della Marina Militare nel Mar Cinese Meridionale" di Vincenzo Grienti, edito dall'Ufficio Storico della Marina Militare Un ringraziamento di cuore all'Ufficio Storico per avermi coinvolto in questa bella iniziativa.
MATAPAN: La Storia completa
zhlédnutí 89KPřed 2 měsíci
La tragica vicenda di Capo Matapan raccontata attraverso una scrupolosa ricostruzione dei fatti e delle vicende dei personaggi coinvolti. CAPITOLI 1:14 La conferenza di Merano 4:13 I preparativi 10:07 Si levano le ancore 16:59 Lo scontro di Gaudo 23:28 Il siluramento del Vittorio Veneto 27:39 L'ultimo attacco aereo 35:37 La prima divisione nella notte 49:12 Lo scontro notturno 1:00:37 Il rientr...
The 90mm Anti Aircraft gun of Italian battleships
zhlédnutí 1KPřed 6 měsíci
The 90mm Anti Aircraft gun of Italian battleships
Il cannone antiaereo da 90/50 delle navi da battaglia Italiane
zhlédnutí 6KPřed 6 měsíci
Il cannone antiaereo da 90/50 delle navi da battaglia Italiane
Armored cruiser San Giorgio: the watchdog of Tobruk
zhlédnutí 1,1KPřed 8 měsíci
Armored cruiser San Giorgio: the watchdog of Tobruk
Incrociatore corazzato San Giorgio, il Guardiano di Tobruk
zhlédnutí 35KPřed 8 měsíci
Incrociatore corazzato San Giorgio, il Guardiano di Tobruk
COMANDANTE - recensione storica
zhlédnutí 27KPřed 8 měsíci
COMANDANTE - recensione storica
Italian submarines in the battle of the Atlantic
zhlédnutí 4,3KPřed 10 měsíci
Italian submarines in the battle of the Atlantic
I sommergibili di BETASOM nella battaglia dell'Atlantico
zhlédnutí 68KPřed 10 měsíci
I sommergibili di BETASOM nella battaglia dell'Atlantico
The battle of the Tarigo convoy
zhlédnutí 1,1KPřed rokem
The battle of the Tarigo convoy
La Battaglia del convoglio "Tarigo"
zhlédnutí 14KPřed rokem
La Battaglia del convoglio "Tarigo"
L'occhio sul mare: la Regia Marina e la ricognizione aerea nella prima guerra mondiale
zhlédnutí 1,2KPřed rokem
L'occhio sul mare: la Regia Marina e la ricognizione aerea nella prima guerra mondiale
Potere Marittimo: la storia navale italiana nelle pubblicazioni dell' Ufficio Storico della Marina
zhlédnutí 1,7KPřed rokem
Potere Marittimo: la storia navale italiana nelle pubblicazioni dell' Ufficio Storico della Marina
La campagna navale di Lissa (1866)
zhlédnutí 11KPřed rokem
La campagna navale di Lissa (1866)
The Naval Campaign of Lissa (1866)
zhlédnutí 1,3KPřed rokem
The Naval Campaign of Lissa (1866)
Corazzate classe Littorio PARTE 2: attività bellica
zhlédnutí 54KPřed rokem
Corazzate classe Littorio PARTE 2: attività bellica
Littorio class battleships PART 2: operational life
zhlédnutí 3,4KPřed rokem
Littorio class battleships PART 2: operational life
Corazzate classe "Littorio" PARTE 1: Aspetti tecnici
zhlédnutí 47KPřed 2 lety
Corazzate classe "Littorio" PARTE 1: Aspetti tecnici
Littorio class Battleships PART 1: technical overview
zhlédnutí 6KPřed 2 lety
Littorio class Battleships PART 1: technical overview
I Cacciatorpediniere italiani della seconda guerra mondiale
zhlédnutí 22KPřed 2 lety
I Cacciatorpediniere italiani della seconda guerra mondiale
Italian Destroyers of WW2
zhlédnutí 3,9KPřed 2 lety
Italian Destroyers of WW2
The battle of the Mediterranean convoys in the
zhlédnutí 2,1KPřed 2 lety
The battle of the Mediterranean convoys in the
La battaglia dei convogli mediterranei
zhlédnutí 13KPřed 2 lety
La battaglia dei convogli mediterranei
La politica navale italiana dal 1922 al 1940
zhlédnutí 8KPřed 2 lety
La politica navale italiana dal 1922 al 1940
Italian naval policy from 1922 to 1940
zhlédnutí 2,2KPřed 2 lety
Italian naval policy from 1922 to 1940
Italian aircraft carriers (1923-1943)
zhlédnutí 3,1KPřed 2 lety
Italian aircraft carriers (1923-1943)
Le Portaerei Italiane (1923-1943)
zhlédnutí 47KPřed 2 lety
Le Portaerei Italiane (1923-1943)
La Regia Marina all'inizio della 2° GM
zhlédnutí 15KPřed 2 lety
La Regia Marina all'inizio della 2° GM

Komentáře

  • @delsifr
    @delsifr Před 3 hodinami

    C'è una cosa che però non viene considerata a mio modesto avviso, ossia la mancanza di volontà politica del regime italiano. Non c'era la volontà politica di combattere perché si pensava che gli UK avrebbero capitolato in poche settimane se non al massimo qualche mese, non era mai stato fatto niente per prevedere una conquista di Malta, da qui non c'era nessun mezzo pronto, non c'era nessuna tattica di nessun tipo e soprattutto non si era disposti a perdere una delle preziose corazzate che poi avremo perso tutte in una notte a Taranto per questa conquista, tanto la guerra è finita. Penso che la parte politica in questa mancata presa sia una delle principali cause, non avevamo un piano, mai fatto prima della guerra ed allora si facevano piani per invasione di tutto, si chiamava ministero della guerra nemmeno della difesa e non c'era la volontà politica di perdere uomini e mezzi ritenuti poi come dimostrazione di forza del regime ossia corazzate ed incrociatori pesanti. Personalmente penso che se si fosse voluti sbarcare e conquistare l'isola accettando le perdite in mezzi e navi che una impresa di questo tipo avrebbe comportato si sarebbe potuta conquistare.

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 3 hodinami

      @@delsifr mi pare che ad un certo punto lo abbiamo accennato ma l'intento era proprio quello di focalizzarsi sulla fattibilità militare. Politicamente la cosa aveva poco tempo perché l'Italia era entrata in guerra pensando che il conflitto sarebbe finito di lì a poco. Sulla fattibilità poi dell'operazione sono in disaccordo, abbiamo spiegato le nostre motivazioni. Se sai darmene altre alternative sarei lieto di dibatterne

    • @delsifr
      @delsifr Před hodinou

      @@Italian_Military_Archives Ovviamente siamo sul piano ipotetico io lego ad una diversa impostazione politica la possibilità di conquista di questa isola, sappiamo dal 1936 tralascio l'aspetto "morale" che siamo alleati dei tedeschi che con loro vogliamo diventare le superpotenze di riferimento, allora sai anche che entrerai in guerra diretta prima o poi con queste due nazioni, sai dell''importanza di Malta e poi attuare tattiche non conservative, ma mandi non due corazzate ma una vera flotta di sbarco concentri gli aerei che si potevano addestrare per coordinarsi con a Marina ad un bombardamento sopra i porti ed a distruggere le comunicazioni, poi su più punti non difesi con i mezzi che ti eri preparato, che non avevamo pronti nel 1940 ma che se ti fossi preparato per tempo e ci fosse stata la volontà politica di combattere e non fare le cose convinti che tanto la guerra era vinta, sbarchi in più punti sull'isola e poi ti concentri per tagliare in due l'isola stessa, dall'altra dopo aver preparato con bombardamenti aerei e navali anche a costo di perdere navi entri in uno dei porti secondari, non il principale, il punto è, secondo me, eri disposto a perdere magari 2 corazzate e due incrociatori pesanti e 15-20.000 uomini nel 1940, c'era la volontà politica fino dall'inizio di fare questo o a fronte di tanti proclami, poi pensavi che quel prezzo ti avrebbe fatto perdere troppo consenso. L'atteggiamento del regime mi sembra sia stato si facciamo la guerra ma non troppo che tanto la vinceranno altri per noi e questo non solo nel 1940, i piani proprio secondo me non sono mai stati fatti e non ci si è mai dotati di nessun tipo di mezzo e di tattica di conseguenza

  • @salvatorearacri4513
    @salvatorearacri4513 Před 3 hodinami

    Gloria agli eroi

  • @fabioroso9346
    @fabioroso9346 Před 9 hodinami

    Riguardo la legge dei tempi di Balbo che impediva alla marina di avete una propria aviazione imbarcata, come avrebbe potuto l'aereonautica garantire la copertura aerea con gli F104 vecchi e obsoledi. Alla fine l'aereonautica militare era veramente messa molto peggio.

  • @Varthema
    @Varthema Před dnem

    Il problema non è la scadente qualità della RAI, ma la propaganda, molto rozza, dei programmi TV. Sembrano caricature dei film anglosassoni del tempo di guerra e successivi. Iwo Jima deserto di fuoco, Burma, Gli eroi del Pacifico, Marinai del re, Dambusters, I lunghi giorni delle aquile, Dove osano le aquile e Il giorno più lungo sono i modelli. Ma una volta passati sotto la sceneggiatura de'noantri, il risultato è grottesco, in quanto i pregiudizi anglosassoni sono, se possibile, ingigantiti dai nostri 'esperti' televisivi e dai mezzobusti che recitano, male, i compitini loro assegnati. I tedeschi diventano, così, pipe di gesso e sono falciati a migliaia dal nostro eroe, italiani vili e incapaci, giapponesi sadici e infidi. Americani e inglesi santi subito. Russi non pervenuti e francesi tutti resistenti e gollisti. Si arriva, infine, a disastri come lo sceneggiato RAI sul 25 luglio 1943, con disertori azionisti nel ruolo di partigiani ante littetam che uccidono soldati italiani di guardia a un deposito . Una storia inventata di sana pianta che disonora la Resistenza trasformandola in un terrorismo stile brigate rosse, confondendo i ruoli e creando pericolose confusioni tra gli spettatori, già accuratamente ingannati dai libri di scuola dove, invertendo (per ignoranza o malafede) le foto e le didascalie, si scrive che il popolo, vittima dei bombardamenti su Roma, si ribello', il 25 luglio, al tiranno, catturandolo e abbattendo i simboli del regime attaccando, già che c'era, a mani nude i carri armati tedeschi in nome della libertà fino alla vittoria finale nel 1945.

  • @antoniococchia397
    @antoniococchia397 Před 2 dny

    mio nonno - Aldo Cocchia M O - era lì al comando del suo cacciatorpediniere

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před dnem

      @@antoniococchia397 caro Antonio, mi fa molto piacere leggere il tuo commento. L'ammiraglio Cocchia è stato un grandissimo personaggio, fondamentale contributore nella redazione della storia della Marina nella 2gm. Ho intenzione in futuro di realizzare un approfondimento sulla battaglia del banco di Skerki che lo vide protagonista. Qualora volesse entrare in contatto, le lascio la mia mail: itmilarc@gmail.com

  • @giuliofadda2043
    @giuliofadda2043 Před 2 dny

    QUELLO 1:48 :51 che ha abbattuto ITALO BALBO !!!!

  • @danielebrinati8344
    @danielebrinati8344 Před 2 dny

    Uno spiacevole e paradossale episodio interessò il successivo 6 agosto l'Affondatore alla fonda nel porto di Ancona insieme alle altre navi della flotta. Domenica 5 agosto una leggera brezza spirava dal molo della batteria della Lanterna sulle nove corazzate ormeggiate alle boe fuori del porto: "Ancona", "Principe di Carignano", "Terribile", "Regina Maria Pia", "San Martino", "Formidabile", "Castelfidardo", "Garibaldi" ed "Affondatore". Nelle prime ore del lunedì 6 nulla lasciava prevedere il repentino cambiamento delle condizioni meteo. Ad un certo punto lo scirocco che spirava da qualche giorno calò per lasciare il posto ad una pioggerella fitta che si intensificava via via fino a trasformarsi in un impetuosa bufera di vento. L' "Affondatore" era una corazzata nuova di zecca. Era la nave più potente della flotta regia: munita di uno sperone di 8 mt. di lunghezza, due pezzi Armstrong da 254/30 su torri girevoli, due cannoni da sbarco da 80 mm., tubi lanciasiluri e pezzi minori. Molto attesa da Persano, a Lissa era rimasta in disparte fino al termine quando aveva affrontato a cannonate la corazzata "Kaiser" dopo aver tentato di speronarla per due volte. Alle 13 la bufera e la forza del mare raggiungevano il massimo dell'intensità. Spinti dai marosi, si spezzano i cavi d'ormeggio alle boe della "Ancona" mentre altre unità imbarcavano acqua. La nave messa peggio era però l' "Affondatore". Nel colmo della bufera giunse l'ordine di accendere i fuochi e riparare in un porto peraltro già intasato dalle altre navi minori. "Pur attivate le caldaie - scrive lo storico navale Franco Bargoni - la situazione peggiora nella fase di attesa necessaria ad avere una pressione sufficiente per muovere". Si spezzano gli ormeggi e le infiltrazioni, fino ad allora contenute, ormai paiono un fiume in piena. Ufficiali scesero in batteria e si trovarono immersi in 50 cm di acqua. Occorreva lasciare subito l'ancoraggio e portarsi a ridosso della diga del porto. Si procedeva contro mare e vento, avanti adagio, e la nave sembrava travolta dalle onde. Uno dei marosi si scarico' su un gruppo di marinai, trascinandone tre in mare e sbattendone altri due, feriti, contro la torre prodiera. Disciplinato, l'equipaggio mantenne i nervi saldi ma in pochi minuti ls nave toccava il fondo fangoso mentre le lance si avvicinavano a quello che ormai era un relitto. Nella migliore tradizione il comandante lasciava il bastimento per ultimo mentre i marinai, zuppi, si allineavano sulla banchina. Alla popolazione dorica, già sconfortata dalla batosta di Lissa, la vista dei due fumaioli e degli alberi emergere dal pelo dell'acqua nel porto, suscitava ironia e scherno. Non mancò nemmeno una anonima linguaccia locale, vero e proprio Pasquino di giornata, che compose questi versi nei confronti di quello finora ritenuto "il fiore all'occhiello" della flotta: "O passegger che chiudi in petto un core/ piangi il destino dell'Affondatore/ Ei giace qui dal dispiacer oppresso/ che null'altro affondò se non se' stesso". La tempesta in essere, secondo i locali "portolotti" non era nemmeno tanto terribile, ma disvelo' clamorosamente le mediocri qualità di manovra della corazzata, in fin dei conti, poco riuscita. L'ultima ora della nave non era ancora giunta. L' "Affondatore" venne, infatti, recuperato in appena un paio di mesi per restare in servizio fino all'anno 1907. (da "Le dieci battaglie della storia di Ancona-Due secoli di assedio, scontri e ribellioni al 1799 al 1944" di Sergio Sparapani - Ed. Affinità Elettive).

  • @abassign
    @abassign Před 2 dny

    Bellissima spiegazione per una battaglia navale nella quale il cannone è stato il vero protagonista! Chiedo volentieri uno speciale sui sistemi di calcolo per la punteria navale, ho potuto vedere una punteria al bel museo navale dell'Arsenale di La Spezia. Il fatto che già nella prima guerra mondiale è ancora di più nella seconda, si potesse eseguire la complessa serie di calcoli necessari per la corretta punteria tramite strumenti meccanici analogici di calcolo è per me, che comunque sono un informatico, sorprendente. Mi piacere che l'ammiraglio ci potesse spiegare con la sua capacità tecnica di capire l'evolversi di tali dispositivi tra i primi del 900 e la seconda guerra mondiale.

    • @MarcoSantarini
      @MarcoSantarini Před 2 dny

      Buonasera. La materia oggetto del suo recente commento è particolarmente interessante. La complessità del problema dell'impiego di artiglierie da una Nave in movimento ha reso evidente molto presto la necessità di sviluppare sistemi di puntamento e di calcolo idonei a semplificare l'ardua attività della Direzione del tiro da bordo. Fino alla fine del XIX secolo le distanze di tiro contro bersagli navali furono molto basse e di conseguenza il puntamento delle bocche da fuoco avvenne nella maggior parte dei casi a "point blanc", cioè con orientamento diretto sul punto da colpire. Tuttavia a partire dalla Guerra Nippo-Russa del 1904-1905 le distanze di tiro aumentarono fino a 4000-5000 metri e la necessità di disporre di ausili di puntamento e di calcolo crebbe notevolmente. I primi importanti sviluppi si ebbero durante la "Belle Epoque", in UK, in Italia, in Francia e in Germania. Presso la Regia Marina Italiana fondamentale fu il contributo del Comandante Gregorio Ronca, il cui pensiero e la cui opera posero le basi per la moderna Direzione del tiro da bordo. In particolare i primi sistemi di calcolo per il tiro navale (di tipo analogico e a funzionamento meccanico) apparvero in UK nel 1902. Ho parlato un po' di questi argomenti anche durante il "live" riguardante il tiro navale presso la Regia Marina apparso tempo fa su "Italian military archives". Spero che il libro su queste tematiche, da me proposto la scorsa primavera, possa giungere prima o poi alla pubblicazione. Nel ringraziarla per il suo interessamento, la saluto cordialmente e le auguro una buona serata. Marco Santarini

    • @abassign
      @abassign Před 2 dny

      @@MarcoSantarini Per me sarà un libro molto interessante che vorrò avere non appena verrà editato! Sono anche appassionato della storia del calcolo automatico, compresi i sistemi analogici e quindi trovo che l'argomento delle centrali di tiro sia veramente molto interessante ed è stato uno dei "motori" per l'evoluzione dei calcolatori.

  • @salvatoreroas
    @salvatoreroas Před 2 dny

    Ho seguito le lezioni del prof. UgoTiberio. Sono infinitamente grato per aver avuto l'opportunità di conoscere e apprezzare Ugo Tiberio. La sua figura resterà sempre impressa nella mia memoria come quella di un maestro e di un uomo d'eccezione.

  • @scramjetaerospike6826

    Non mi piace la pessima fama che di cui Enzo Grossi gode al giorno d’oggi. Faccio una premessa, il comandante Grossi era veramente una persona particolare, ad esempio, i membri del suo equipaggio testimoniano che lui non dormisse mai, ma che fumasse una sigaretta dopo l’altra in cabina di comando. L’episodio dei due affondamenti di presunte corazzate, uno al largo del Brasile e l’altro di Freetown, sono stati sfruttati come propaganda sia da parte fascista sia da parte americana, nei fatti, stando sempre alle testimonianze dell’equipaggio, essi, ovviamente non potendo vedere l’obiettivo in quanto solo il comandante poteva, non avevano la facoltà di vedere la nave da loro attaccata, ma essi hanno sempre affermato che: “Qualcosa avevamo colpito”. Da ricordare inoltre che queste persone erano frequentatori usuali di bordelli, perciò, in ogni caso, la verità sarebbe venuta a galla prima o poi, eppure continuarono sempre, anche in interviste relative al primo anni duemila, a sostenere gli affondamenti. È lecito pensare che nei fatti i due affondamenti fossero in realtà stati perpetrati a danno di due incrociatori invece che di due corazzate, forse confusi o volutamente ingigantiti da Grossi, ma è indubbio che dopo la guerra egli fosse stato vittima di una contropropaganda americana. Inoltre, Grossi ha il vero problema e grande merito di essere riuscito ad impedire l’internamento degli equipaggi e dei membri di Betasom dopo l’8 settembre in quanto egli era l’unica persona, oltre ad essere a comando della base, a conoscere personalmente Mussolini e l’ammiraglio Dönitz, riuscendo a far sì che i tedeschi lasciassero partire gli italiani alla volta di La Spezia dove Borghese, precedentemente contattato per l’invio di questi uomini, stava organizzando un nucleo di uomini che poi diventerà la Xª Flottiglia MAS repubblichina, in cui i membri del personale di Betasom avrebbero potuto scegliere se andare in licenza a casa o continuare a combattere per i tedeschi nel nuovo nascituro corpo. Detto tutto questo, la realtà è sempre ben più complessa di quanto appare, ritengo che bisognerebbe riconoscere all’uomo Grossi, oltre alla sua presunzione, anche i suoi veri meriti raramente presi in considerazione.

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 2 dny

      Ciao! D'accordissimo che la realtà sia sempre più compless e con mille sfaccettature. Tempo permettendo, cercherò di approfondire maggiormente questa singola vicenda

  • @Varthema
    @Varthema Před 3 dny

    La palestra dei trizziniani sta suonando, con desolante monotonia, il solito vecchio disco risalente al 1940. Evidentemente non hanno altro. Ammiragli traditori e tedeschi biondi e con gli occhi azzurri. Non sono in grado di concepire l'idea che le guerre si combattono anche se si è più deboli. Evidentemente concepiscono solo l'idea di aggredire di sorpresa, in sei contro uno, in un vicolo buio. Non sono in grado di farsi una ragione del fatto che l'Italia sia più debole degli Stati Uniti e credono che la vita sia un campionato di calcio 11 contro 11. Invece la regola è 22 contro 3, quando va bene. Un inglese direbbe che si tratta di una mentalità che denota mancanza di stamina. Quanto agli armchair generals siamo al grottesco. Carpet bombing! La Regia Aeronautica sgancio', secondo Giuliano Colliva,' 12.000 t di bombe tra il giugno 1940 e il settembre 1943. 39 mesi. I tedeschi nel settembre 1939 ne lanciarono 27.000 tonnellate sulla sola Polonia. Certi discorsi sono grotteschi. L' impreparazione. Mussoliniana non fu una scelta, ma un fatto inevitabile. In un mondo di lupi (Lenin, Stalin, Lloyd George, Tardieu la guerre, Ataturk, Primo de Rivera, Hitler) poteva solo bluffare.

  • @omblauman
    @omblauman Před 3 dny

    Würzburg radar was the primary ground-based tracking radar for the Wehrmacht's Luftwaffe and Kriegsmarine (German Navy) during World War II. Initial development took place before the war and the apparatus entered service in 1940. Eventually, over 4,000 Würzburgs of various models were produced.

  • @lucionocentini372
    @lucionocentini372 Před 3 dny

    Quindi in conclusioni un paese come l'Italia non sarebbe mai riuscita ad invadere un'isola come Malta perché non avevamo aerei, non avevamo navi, non avevamo soldati, non avevamo truppe speciali (Arditi, Incursori Paracadutisti), non avevamo rifornimenti, ma Forse in compenso aveva tanti Ammiragli di super marina a Roma incapaci e troppo amici degli inglesi. Meditate gente ... meditate cosa ha scritto Trizzino su i suoi libri tra i quali "Gli amici dei nemici". I Tedeschi occuparono Creta solo con lanci di Fallschirmjäger certo avevano un generale che si chiamava Kurt Student e non abitava a Roma.

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 3 dny

      Abbi pazienza Lucio, le tesi di Trizzino degli anni 50' sono state smentite da tonnellate di libri e pubblicazioni uscite nei decenni successivi. La storiografia ha fatto passo avanti rispetto ad un fascista calunniatore che accusava senza prove e che puntualmente veniva messo all'angolo in sede processuale..

    • @lucionocentini372
      @lucionocentini372 Před 2 dny

      @@Italian_Military_Archives Chi dice la verità in Italia è un fascista e calunniatore. Peccato che prima dell'otto Settembre erano tutti fascisti e dopo il 25 Aprile diventarono tutti antifascisti negando le verità più plateali con frasi di politici, militari, pittori e scrittori come riporta oggi nel suo libro V. Sgarbi. Medita figlio ... medita : su i nomi di grandi EX fascisti Argan, Bandinelli, ecc..

  • @alessandrozanardi5177

    Relatore di ottimo livello, ricordo una sua conferenza sull'uso dei gas nella prima guerra mondiale, fu molto interessante

  • @eziomarzi6174
    @eziomarzi6174 Před 3 dny

    Complimenti per le spiegazioni veramente accurate. Anche mio nonno (che non ho mai conosciuto) era imbarcato durante la guerra sulla Viribus in sala macchina. Era appena sbarcato prima dell'affondamento. Era tornato a casa solo con una coperta. Sugli stessi argomenti , per approfondire alcune parti della storia della Marina AU il libro di Giacomo Scotti "Disertori in Adriatico" pagina sconosciute della Grande Guerra. Sarebbe veramente bello che tutti i reperti sparsi in giro venissero raccolti a Trieste ma credo che ognuno sia geloso di ciò che ha. Ancora complimenti e un caro saluto.

  • @ilsuppotravel
    @ilsuppotravel Před 3 dny

    Ma erano degli sfigati così ?! 😂

  • @roccopatano3455
    @roccopatano3455 Před 3 dny

    Grandi navi piccoli uomini

  • @milanoarte4562
    @milanoarte4562 Před 4 dny

    Eccellente live su un argomento interessantissimo e sottovalutato. L'unico difetto, se posso permettermi la battuta, è che il Dott. Zelaschi fa trasparire il "tifo" per il nemico! Ma si può capire, ci si innamora del proprio argomento di studio. Si scherza ovviamente, complimenti.

  • @robertoporcu9955
    @robertoporcu9955 Před 4 dny

    Aggiungo una curiosità mentre ascolto la lezione. Le teorie scientifiche sono naturalmente diffuse tra gli scienziati, le applicazioni sono custodite gelosamente. Nell'ultimo conflitto avevano un radar sia i tedeschi che gli inglesi, ma quello tedesco funzionava male. In Inghilterra la ICI avevano messo a punto il polietilene, quello delle attuali borsette della spesa, e questo era tenuto segreto e classificato strategico. Il polietilene è molto più isolante alle alte frequenze di altri prodotti conosciuti a quel tempo. I cavi dei radar tedeschi erano isolati con la BUNA, la gomma sinterica dalla polimerizzazione del butadiene, giacchè la gomma naturale era monopolio dell'Inghilterra per la sua padronanza dei mari. I cavi inglesi erano isolati con il polietilene, come gli attuali cavi per uso televisivo. I segnali erano più netti. isol

  • @odysseo58
    @odysseo58 Před 4 dny

    l'unica ragione per la quale non si è invasa malta è perchè ne le forze armate (inesistenti e antiquate),l'incapacità del duce come stratega,non esistevano piani d'attacco su questa ""spina nel fianco"" dell'Italia.E comunque gli Inglesi avevano sguarnito l'Isola perchè la consideravano già persa,fuorviati dalla propaganda che l'Italia fosse militarmente una grande potenza bellica.Col tempo si accorsero che eravamo fatti "d'argilla",come ebbe a dire Churchill,"l'Italia è il ventre molle d'Europa",

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 4 dny

      Guarda, come al solito la questione è molto più complessa, lo abbiamo spiegato per 2 ore nel video "lungo" che ti invito a recuperare. È errato dire che Malta fosse sguarnita, la guarnigione di 11.000 uomini e tutte le difese fisse ne facevano un osso durissimo. Aggiungo che uno dei battaglioni fu inviato proprio nel mese di Maggio 1940, a segnalare il fatto che proprio non vi avevano rinunciato.

  • @gianluigirupel7957
    @gianluigirupel7957 Před 5 dny

    Mio nonno materno di Trieste è stato a Pola nella marina AU per 9 anni

  • @teomeo5235
    @teomeo5235 Před 5 dny

    Ed il conduttore?? Sta li a fare il naufrago col nemico?? (Sempre che la nave attaccata affondi prontamente... O testi li come un pollo)

  • @giuseppe10p47
    @giuseppe10p47 Před 5 dny

    Ho229

  • @robertoallera3050
    @robertoallera3050 Před 5 dny

    Nel caso della Benedetto Brin (affondata a Brindisi) che della Leonardo da Vinci (affondata nel Mar Piccolo a Taranto) il discorso da fare è molto meno poetico del sabotaggio: semplicemente le cariche di lancio a base di polveri infumi (concepite a partire dall'ultimo ventennio del 1800,considerando che Vieille inventò la Poudre B a base di nitrocellulosa nel 1884, e Nobel brevettò la balistite,una doppia base nitrocellulosa-nitroglicerina nel 1887) erano non ancora del tutto conosciute nel loro comportamento, e molte volte tendevano ad essere instabili (per evaporazione dei solventi volatili non caso delle monobasiche gelinizzate,che tornavano ad essere nitrocellulosa non gelinizzata anidra, molto sensibile a temperatura e sfregamenti, oppure per separazione a bassa temperatura delle bibasiche con essudamento della nitroglicerina in forma liquida (ed in questo caso non sono necessari altri commenti...). La storia è piena di navi da battaglia che nel periodo compreso tra il 1890 ed il 1920,tanto per stabilire un periodo su cui puntare la lente, hanno fatto il botto in maniera spontanea.

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 5 dny

      Vado a memoria, ma mi pare che avessi scartato l'ipotesi del sabotaggio in questa live, da quello che avevo già allora propendevo anche io per questa tesi

  • @danielescioni9587
    @danielescioni9587 Před 6 dny

    Ho appena recuperato la live e sapevo di non sbagliarmi nel vederla. Ho scoperto come sempre tante di quelle piccole curiosità che non conoscevo. Grazie Giulio e grazie anche a Marco per questo approfondimento sulla marina austro-ungarica

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 5 dny

      @@danielescioni9587 grazie Daniele, sempre in prima linea! Non ricordo, ma ti eri unito alla community discord?

    • @danielescioni9587
      @danielescioni9587 Před 5 dny

      @@Italian_Military_Archives no, in realtà io ti seguo solo su CZcams (ed ovviamente su Instagram)

    • @danielescioni9587
      @danielescioni9587 Před 4 dny

      ​@@Italian_Military_Archives no, in realtà ti seguo su CZcams ed anche su Instagram

  • @fabioderose
    @fabioderose Před 6 dny

    Dovrebbe comprarlo la Rai. Cosi si fa divulgazione storica di alto livello. Quelli sono rimasti a Bisiach.

  • @ducadan81
    @ducadan81 Před 6 dny

    Ho fatto la naja nel 2003 nella caserma di Muggia😊

  • @stonewall628
    @stonewall628 Před 6 dny

    Come sempre un piacere seguire questa ottima live

  • @federicorossi1539
    @federicorossi1539 Před 6 dny

    Come sempre interessantissimo

  • @romanogambi9939
    @romanogambi9939 Před 6 dny

    Bombardare a tappeto x un mese non serviva altro.

  • @federicomalignani4957

    Argomento di grande interesse,anche perché quella Austro-Ungarica è una marina un po' snobbata e dimenticata. Soprattutto per noi adriatici è invece un argomento di grande interesse,che si fonde con la conoscenza di azioni,schermaglie,affondamenti anche importanti,avvenuti in queste acque,soprattutto in quell' arco compreso tra Pola e Venezia. Dalla prima azione bellica italiana alla mezzanotte del 24 Maggio 1915,con l' incursione del cacciatorpediniere Zeffiro a Porto Buso,con le azioni dei Mas da Grado,Porto Lignano e Venezia,con l'affondamento della Wien,con la costruzione della Litoranea Veneta,un sistema di canali parallelo al mare che consentiva di portare rifornimenti e munizioni verso il fronte senza scoprirsi in mare,e poi ricordando l' affondamento dell' incrociatore corazzato Amalfi,le azioni delle torpediniere e dei sommergibili di entrambe le parti. Una storia di cui si parla poco,ma che fu combattuta senza sosta per tre anni e mezzo sia dagli italiani che dagli austriaci,e che comprende il debutto di un' arma nuova,il Mas,che,se vogliamo,esiste ancora oggi sotto forma di motomissilistica.Quindi bravi ad averci raccontato questo capitolo di storia.

  • @vsmaldino
    @vsmaldino Před 6 dny

    Bel lavoro, complimenti.

  • @MarcoSantarini
    @MarcoSantarini Před 6 dny

    Ringrazio per questo live molto interessante. Ricordo che nel bombardamento navale di Rimini da parte dell'Incrociatore corazzato SANKT GEORG, che ebbe luogo all'entrata in guerra dell'Italia, alcuni proietti caddero in prossimita' del porto canale e altri raggiunsero la periferia Sud-Ovest della città, non lontano da quella che era all'epoca la casa di un mio bisnonno ... che per fortuna non fu colpita. Un carissimo saluto. Marco Santarini

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 6 dny

      Grazie infinite Ammiraglio!

    • @ducadan81
      @ducadan81 Před 6 dny

      @@MarcoSantarini a senigallia c'é un muro nella piazza del mercato con i segni del bombardamento e una targa commemorativa

  • @ugocollini7920
    @ugocollini7920 Před 6 dny

    Purtroppo non sono riuscito a seguire la diretta, parlerete anche della marina austriaca sul lago di Garda?

  • @freyrpicos623
    @freyrpicos623 Před 7 dny

    Si che era possibile, tre giorni di bombardamento navale con i cannoni delle corazzate a cui non resistono neanche le casamatte poi lancio di paracadutisti sul versante nord mentre proseguono i bombardamenti navali sugli altri versanti. Testa di ponte solida a nord e poi vedi cosa restava degli 11000.

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 6 dny

      Poi fai un doppip 6 e vinci automaticamente la partita

    • @freyrpicos623
      @freyrpicos623 Před 6 dny

      @@Italian_Military_Archives se vuoi ti faccio uno schemino di tattica su una mappa! la littorio una delle corazzate italiane dell'epoca era equipaggiata anche con 9 cannoni da 381 con una gittata massima di 35 km, sai cosa ti combina un proiettile da 880 kg perforante? era fattibile altro che e la decisione di tergiversare è stata scellerata! scarsa pianificazione anche con l'inizio della campagna in africa senza aver bloccato suez e gibilterra e occupato malta!

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 6 dny

      @@freyrpicos623 ma il video lungo lo hai visto? P.s. nel giugno del 1940 le Littorio non erano operative

  • @fabiozangrando7088
    @fabiozangrando7088 Před 7 dny

    Mah, stavamo alla canna del gas. C era in questo una prosopopea nipponica consistente. Ma noi siamo italiani, tutti. Nel bene e purtroppo nel male

  • @giuseppelaurente2752

    Bravissimi!

  • @ugorossi6223unico
    @ugorossi6223unico Před 7 dny

    Che io sappia non c'era l'intenzione di sbarcare a Malta. Si voleva paracadutare la Folgore.

    • @Italian_Military_Archives
      @Italian_Military_Archives Před 7 dny

      @@ugorossi6223unico stai parlando del 1942, dove era prevista la folgore ma anche sbarchi. Noi nel video in questione ci siamo concentrati sul 1940

  • @Ale-uo2kj
    @Ale-uo2kj Před 7 dny

    Ho seguito con molto interesse. Bravo Gabriele ci ha messo molta passione e conoscenza. Dovrebbero darvi degli spazi alla Rai invece di fare vari programmi spazzatura. Complimenti

  • @biagiopianta3969
    @biagiopianta3969 Před 7 dny

    Penso che le corazzate italiane classe Littorio erano le piu moderne di quell'epoca. A parte i cannoni.

  • @emiliopiombini2038
    @emiliopiombini2038 Před 7 dny

    Ma cosa volevano conquistare senza radar e con le scarpe di cartone ?....

  • @FortunatomarinoAntonuccio

    Finalmente qualcuno intelligente, lo si capisce anche perché non c'è musica o rumori.

  • @gilbertourgu782
    @gilbertourgu782 Před 8 dny

    X MAS

  • @gianluigirupel7957
    @gianluigirupel7957 Před 8 dny

    L'Italia con le sue 8 milioni di baionette non sarebbe stata in grado nemmeno di averla vinta contro San Marino. Nessun altro esercito al mondo há fatto una tale figura di merda come l'esercito italiano

  • @savinovezzosi9504
    @savinovezzosi9504 Před 8 dny

    Andava occupata subito, Malta è stata determinate per la vittoria Alleata.

  • @piodambrosio1427
    @piodambrosio1427 Před 8 dny

    anch'io mi sono chiedto, perche' l'Italia non ha ivadere Malta piuttosto che che aprire teatri di guerra in Nord Africa? mi pareva assurdo che si era previsto conquistare Malta prima che andare a conquistare le colonie In nord africa tra l'altro un territorio vicino al territorio italiano, sembrerebbe a portata di mano ! mwltavavevavi porti protett da uniya' navali inglesi sbarrayibco reti antisommergibili indommavwvpenswrci bele Maltavin quanto ottima piattaforma navale in mezzo al mediterraneo erwcritenutavstrategica anche per le autorita' militari inglesi e oercio' mendufesa con uomini e mezzi pare che anche unbombordsmento congiunto con l"aereonauticatedesca non ando' a buon finebi danni inflitti, non riuscirono a indebolire le difese dell'isola! forse occorreva un attacco piu massivo e coordinato tra marina e aereonautica! l'isola inoltre ha coste pee nientevfwvorevole wkl'uso di mezzi da sbarco Forse una divisione aerotrasportata avrebbe avuto più successo se fosse stwta paradacutata forse tanti paracadutisti disponibilli per l,'inpresa no l li possedevano! Col senno del poi, e' tutto più facile!

  • @manuelfantoni5258
    @manuelfantoni5258 Před 9 dny

    Ho sentito solo 27 minuti e sono sufficienti: Taranto è una garanzia. Renderebbe avvincente anche la risoluzione di uno studio di funzione della 2a prova di liceo scientifico. Più Taranto per favore!