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Francesco Gioia
Registrace 25. 10. 2007
Direttore d'Orchestra e pianista. Fondatore Ass.ne culturale e orchestra AUDiMuS.
gioiafrancesco.weebly.com
m. AssociazioneAUDiMuS
gioiafrancesco.weebly.com
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Lezioni di Direzione #direzionedorchestra #dirigere
Mi chiamo Francesco Gioia,
sono un pianista e direttore d'orchestra e di gruppi di fiati (e ho esperienza anche di direzione corale).
Se vuoi imparare cosa significa dirigere, al di là dei miti e delle scemenze che purtroppo si trovano in giro, contattami.
Mail: gioia_francesco@libero.it
CV: gioiafrancesco.weebly.com/curriculum-vitae.html
sono un pianista e direttore d'orchestra e di gruppi di fiati (e ho esperienza anche di direzione corale).
Se vuoi imparare cosa significa dirigere, al di là dei miti e delle scemenze che purtroppo si trovano in giro, contattami.
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CV: gioiafrancesco.weebly.com/curriculum-vitae.html
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Video
G.O.A.T debate: rubbish! #goat #music #art #goatdebate #thegreatest #musicians #musicisyou #nba
zhlédnutí 112Před 14 dny
The G.O.A.T, "the greatest of all time" in sports, art, etc.. Who's the greatest? Leonardo or Piero della Francesca? Mozart or Beethoven? Pelè or Maradona? Jabbar or Jordan? Let's find out.
Mozart-AUDiMuS-K271 Jeunehomme 3/3
zhlédnutí 72Před 28 dny
W. A. Mozart Concerto KV271 "Jeunehomme" III movimento - Rondeau: Molto Allegro Matteo Ziraldo - pianoforte Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia - direzione
Mozart-AUDiMuS-K271 Jeunehomme 2/3
zhlédnutí 43Před 28 dny
W. A. Mozart Concerto KV271 "Jeunehomme" II movimento - Andantino Matteo Ziraldo - pianoforte Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia - direzione
Mozart-AUDiMuS-K271 Jeunehomme 1/3
zhlédnutí 80Před 28 dny
W. A. Mozart Concerto KV271 "Jeunehomme" I movimento - Allegro Matteo Ziraldo - pianoforte Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia - direzione
Mozart-AUDiMuS-Sinfonia Haffner 2/4 - Gioia
zhlédnutí 56Před 2 měsíci
W. A. Mozart Sinfonia Haffner KV385 II° mov. Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia direttore Audio&Video Valentino Tessaro
Mozart-AUDiMuS-Sinfonia Haffner 4/4 - Gioia
zhlédnutí 101Před 2 měsíci
W. A. Mozart Sinfonia Haffner KV385 IV° mov. Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia direttore Audio&Video Valentino Tessaro
Mozart-AUDiMuS-Sinfonia Haffner 3/4 - Gioia
zhlédnutí 72Před 2 měsíci
W. A. Mozart Sinfonia Haffner KV385 III° mov. Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia direttore Audio&Video Valentino Tessaro
Mozart-AUDiMuS-Sinfonia Haffner 1/4 - Gioia
zhlédnutí 113Před 2 měsíci
W. A. Mozart Sinfonia Haffner KV385 I° mov. Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia direttore Audio&Video Valentino Tessaro
Concerti AUDiMuS estate/autunno/inverno 2024/2025. #audimus #orchestra #francescogioia
zhlédnutí 175Před 2 měsíci
Pagina web: gioiafrancesco.weebly.com/news-e-date.html email: gioia_francesco@libero.it
Brahms Symphony 1-3 Gioia
zhlédnutí 268Před 4 měsíci
J. Brahms Sinfonia n. 1 - III mov. Orchestra AUDiMuS Francesco Gioia - direttore gioiafrancesco.weebly.com/ Audio - Valentino Tessaro Video - Flaviano Miani
Il barbiere di Siviglia Ouverture - AUDiMuS - Gioia
zhlédnutí 165Před 6 měsíci
Il barbiere di Siviglia Ouverture - AUDiMuS - Gioia
Traviata, Libiamo - AUDiMuS - Prizzon - Lepre
zhlédnutí 79Před 6 měsíci
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Guglielmo Tell, Overture (All°) - AUDiMuS - Gioia
zhlédnutí 76Před 6 měsíci
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Star Wars (excerpts) - AUDiMuS - Gioia
zhlédnutí 66Před 6 měsíci
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Mozart-AUDiMuS Sinfonia concertante K297b III
zhlédnutí 72Před 7 měsíci
Mozart-AUDiMuS Sinfonia concertante K297b III
Mozart-AUDiMuS Sinfonia concertante K297b II
zhlédnutí 40Před 7 měsíci
Mozart-AUDiMuS Sinfonia concertante K297b II
Mozart-AUDiMuS Sinfonia concertante K297b I
zhlédnutí 56Před 7 měsíci
Mozart-AUDiMuS Sinfonia concertante K297b I
Adagio di Albinoni-Giazzotto (Duo Rust-Edelmann)
zhlédnutí 331Před 7 měsíci
Adagio di Albinoni-Giazzotto (Duo Rust-Edelmann)
czcams.com/play/PL7NLDJhN5NFiERMon0vzfaWkjdXqFBe_z.html&si=TQ5sY_CJt-NJY3Ba
Non è integrale. Molti momenti sono stati tagliati. In particolare quando il Primo violoncellista si alzo’ nauseato e adirato cercando di andare via per le continue allusioni contro Karajan. I Grandi Direttori sono altri e quelli che hanno diretto tutto: sinfonico, lirico e sacro corale. E non un catalogo di pochi titoli.
@@laltrapartedelmondo3965 Certo che non è integrale. Il video integrale non si trova su youtube. Detto questo il suo giudizio personale va rispettato, ci mancherebbe, ma personalmente lo trovo sterile e privo di senso. I GRANDI esecutori sono quelli che hanno contribuito (in un modo o nell'altro) a gettare nuova luce sull'esecuzione musicale. Celibidache è, che le piaccia o meno, simpatico o no, uno di questi, poiché ha innovato in modo unico il lavoro del direttore e lo studio ad esso connesso. Buona giornata.
Dear Francesco! We loved your performance of the Jeunehomme Mozart Piano-Concerto. Especially the orchestra played very beautifully an sensitive. It was difficult to judge the sound of the piano. Here it sounded a bit hard and forced, the tempi in the slow movement were a bit "streched" and the last movement was too fast. But it was a beautiful performance from your part and the orchestra, congratulations! All the best for future projects, Friedrich & Rebecca
@friedrichedelmann2650 It's always a blessing for me getting congratulations from people like you two, with such experience in the musical field. Thank you dear Friedrich and Rebecca. P.S. The piano player is adorable indeed, great sensitivity, great person. The piano was a bit old.
In pratica se ho capito bene una frase musicale, anche se scritta in modi diversi, potrà avere un 'esecuzione identica in base a quelli che sono i valori di riferimento. Grazie
@@user-pr4lv6xz1k Si.
Gentile Maestro nel tempo 2/2 oltre ad una differenza di accenti ritmici con il 4/4 mi conferma che vi è anche una differente velocità di esecuzione poiché i valori si dimezzano e la velocità quindi raddoppia ? Qualcosa di opposto si verifica con il tempo 3/8 che in rapporto al tempo 3/4 avendo valori che si raddoppiano avrà una velocità di esecuzione dimezzata ...è così ? Grazie
@user-pr4lv6xz1k Ni. In musica tutto è relativo. Relativo al valore di riferimento. Se un 4/4 diventa ad un certo punto 2/2, e la semiminima di prima viene fatta corrispondere alla minima del nuovo tempo, allora si ha una velocità ovviamente doppia. Ma se la semiminima di prima corrisponde a quella del nuovo tempo, cambia solo il numero di accenti principali, non la velocità. C'è da dire che fino alla nascita del metronomo si usava spesso (ma non sempre) il 2/2 per i tempi più mossi, per comodità, perché la minima come riferimento è un valore grande e così le note più piccole "corrono". Comunque anche questo è argomento che genera spesso dubbi, perché appunto prima del metronomo si usavano convenzionalmente dei tempi, cosa oggi desueta.
Quindi in ogni caso è sempre il cervello che fa il suo lavoro in automatico anche in caso di ns. inganno. Grazie Maestro, Lei è chiarissimo, in rete altri suoi colleghi fanno capire ben altro.
Maestro mi sono studiato tutti e tre i video sugli accenti che ha pubblicato e credo finalmente di aver capito che gli accenti deboli e forti sono percepiti dal ns. orecchio così naturalmente senza alcun ns.intervento, ad eccezione della emiola dove interveniamo noi sugli accenti variandone la posizione naturale. Complimenti davvero è un Maestro con la M grande .
@@user-pr4lv6xz1k Mi fa piacere aiutare a capire meglio che cosa sia la musica. Devo però chiarire che in qualsiasi situazione , anche nella emiola, non siamo noi a fare gli accenti. Gli accenti per l'appunto esistono perché percepiti dal nostro cervello, che ne ha bisogno per articolare una melodia e quindi appropriarsene. Noi semplicemente costruiamo degli inganni per il nostro cervello, facendogli credere di percepire qualcosa di diverso . Un esempio facile per capirci: il mio brano è in 4/4, ma ad un certo punto lo spartito ci fa suonare una serie di note del valore di 3/4 ciascuna. Automaticamente il mio cervello abbandonerà lo schema ritmico del 4 per avvalersi di quello del 3, anche se nello spartito il tempo scritto rimane 4/4.
pur non sapendo nulla di teoria musicale ho capito l'intera lezione
Come mai ne nei libri che ho su Bach della Urtext c’è la spiegazione e l’ondina che tu chiami mordente viene chiamata trillo?
@@migi2617 Lungo da spiegare. I segni nel Barocco erano un po' diversi. C'erano molte ondine diverse, più o meno lunghe e con inizio e fine variabili.
Wunderbar!
Non capivo perché le note vicine nel registro grave del pianoforte per esempio, una triade o altri accordi, creano quella confusione, mentre le stesse note nel registro medio o acuto prendono chiarezza. Allora il fatto degli armonici.... Sono contento quando riesco a capire, ma questo grazie al suo modo di spiegare maestro.
Starei incollato giorno e notte per ascoltare con quanta chiarezza vengono spiegati questi argomenti, come gli strumenti traspositori. Sono riuscito a capire abbastanza di questo. Grazie mille maestro.
@@leonidcojocaru8267 Troppo buono.
L'universo sonoro e fantastico, poi spiegato in questa maniera e ancora più affascinante. Grazie maestro.
@@leonidcojocaru8267 A lei.
Senza alcun dubbio maestro, se deciderò di approfondire lo studio musicale. Grazie per la sua cortese disponibilità .
Quindi , se ho capito bene, nel caso della sincope imprimiamo più forza sul tasto per evidenziare la nota oggetto di sincope. Grazie maestro
Non esattamente. Credo che lei continui a confondere l'accento con la dinamica impressa (che è tutt'altro). Avrebbe bisogno di lezioni di teoria per capire meglio. Se vuole fare lezioni online mi contatti pure.
Perfetto ora ho capito, tutto avviene naturalmente , anche quando si verifica una sincope? Grazie maestro per essere un punto riferimento insostituibile, grazie per la sua cortese disponibilità.
La sincope si genera proprio perché noi contraddiciamo gli accenti naturali, creando una sensazione di "spostamento dell'accento".
Chiarissimo come sempre, mi chiedevo da un punto di vista pratico l accento forte rispetto a quello debole lo si realizza ,per esempio al pianoforte, suonando più forte col tasto la nota con accento forte e meno forte quella con accento debole. Grazie
No, attenzione, temo abbia frainteso. Gli accenti ritmico sono da noi percepiti SPONTANEAMENTE! Anche senza suonare più forte o più piano. Dipendono dal nostro cervello. Noi possiamo assecondarli oppure contrastarli. Ma loro restano lì.
Immenso Celibidache!
Il direttore filosofo. meraviglioso. grazie per la condivisione.
Grazie mille per spiegare questi concetti così bene!
Bellissima spiegazione! Sono affascinato dalla direzione pur essendo un umile chitarrista 😮grazie per la condivisione del suo sapere!😊
Sono felice di aver suscitato interesse e curiosità. Grazie. Se fosse interessato a delle lezioni, mi contatti pure.
Buongiorno maestro, mi chiedevo se l'effetto che determina l'ottavo col punto seguito dal sedicesimo e' simile al quarto col punto seguito dall'ottavo o invece ha un un'effetto più dilatato. Grazie
Il rapporto tra i valori è ovviamente identico: 3 a 1.
Grazie mille
Salve maestro l'ottavo col punto seguito dal sedicesimo crea il cosiddetto ritmo puntato, crea un un'effetto per così dire ondulatorio. grazie buona serata
Più che ondulatorio diciamo zoppo, spigoloso. Ondulatorio è dato dalla terzina con le prime 2 note legate di valore.
L'immagine che ha dato rende perfettamente gli effetti ritmici in questione. Bravo come sempre, un punto di riferimento. Buonanotte
Complimenti, caro Francesco!
Bella l'iniziativa di stare seduti insieme con l'orchestra.
A Spilimbergo finalmente musica !
Bravo continuate così.
Lezione esemplare e perfetta come sempre.
Grazie mille.
Gentile Maestro, qui ci sta dicendo che la porzione più piccola della melodia dei primi due versi in "La donna immobile" è costituita da un primo impulso + una prima risoluzione, che da soli formano un unità costituita da ritmo (dato dall'impulso) e da un suono costituito da 1, 2, 3 o 4 sillabe (la risoluzione - in questo caso di 3 sillabe con la parola "immobile") che poco più avanti nel tempo, grazie alla ripetizione del primo (impulso) e dalla ripetizione "armonicamente sensata" del secondo (risoluzione) danno origine alla melodia? Perdoni per la terminologia poco corretta. Peace ☮
Mi perdoni ma non ho capito davvero nulla. Quello che si sostiene è che la frase melodica "La donna è mobile qual piuma al vento muta d'accento e di pensiero" si struttura nella forma di una croce (F d mf d) in questo modo: La donna è mobile (F), qual piuma al vento (d), muta d'accento (mf), e di pensiero (d). La struttura alla breve infatti non si addice, perché vorrebbe un nuovo impulso forte sul "muta d'accento" che invece non c'è, dato il ritmo e la melodia più pacate rispetto all'incipit.
P.S. Questi video esistono anche nella versione italiana, se preferisce.
@@gioiafrancesco Caro Maestro, sono curioso e avrei mille domande che si mescolano tra loro quando cerco di porne una, ma quello che cercavo di chiederle è: Per comporre musica sono necessari impulsi e risoluzioni a più livelli (macro e micro), come ad esempio l'impulso dato da un'intera strofa (macro) di n° misure che ha come risoluzione un'altra strofa di n° misure (es. 16 e 12); oppure un micro impulso di 2 misure e una risoluzione di altre 8, più un altro di 3 e una risoluzione di 6. Per comporre è necessario (sempre a livelli micro e macro) mantenere un senso ritmico binario, ternario e quaternario o composto, per creare "l'aspettativa" nell'ascoltatore. Mi conferma che per ora non ho detto castronerie? Successivamente, una volta creato questo pattern di impulsi e risoluzioni, per aggiungere "qualcosa di nuovo" ma pur sempre mantenendo coesione con l'hook - (il cosiddetto melodic motif composto da impulso e risoluzione), l'unica soluzione sarebbe quella di variare questo motivo e "tradirlo", ma senza stravolgerlo, è corretto? Vedi per esempio l'utilizzo di un fraseggio più lungo nella strofa rispetto al ritornello, oppure l'utilizzo di note o ottave più basse, o addirittura l'assorbimento di una frazione del motivo iniziale con una nuova risoluzione, per poi tornare nuovamente a casa. Sono sulla giusta strada Maestro?
@@stefanocarretta6678 Adesso è stato più chiaro. Direi che ha detto cose assolutamente corrette.
La ringrazio molto! Sono orgoglioso di iniziare a capire la differenza tra scrivere cose a caso su un foglio e scrivere musica che abbia un senso scientifico, che crei un'aspettativa voluta nell'ascoltatore. Semplicemente ascoltando la musica mi sono sempre chiesto come tutto ciò che trovassi di interessante non fosse nato per caso.. e i suoi video mi sono di grande aiuto! Mi avvicinerò ancora di più a questi argomenti e sicuramente continuerò a seguirla affascinato! In generale, io amo le canzoni orecchiabili, ma non semplici e banali. Mi piacerebbe entrare nella testa dei grandi artisti che padroneggiano l'arte di comporre brani forti e coesi. Potrebbe gentilmente consigliarmi qualcosa da studiare in merito a questo argomento? Mi piacerebbe approfondire la tematica di cui si è discusso nel precedente commento! Grazie in anticipo Maestro🙏🏻
Grazie Maestro! Ottima pronuncia in inglese by the way! Mi sto mangiando i tuoi video da qualche giorno 🙏
Grazie mille delle belle parole. Mi fa piacere😊
Buongiorno maestro! Se volessi creare un inciso di 4 battute di tipo F d mf d dovrei anche di conseguenza utilizzare un pitch più basso per “mf” rispetto a “F” ?
Attenzione, non capiamo male: gli accenti sono percepiti dal nostro cervello, che organizza il materiale in 2, 3 oppure 4. Io che scrivo stabilisco quale sarà il mio metro, poi con le note posso decidere se assecondare al 100% gli accenti naturali, anche con un pitch più basso sul mf come diceva lei (ottenendo un risultato molto disteso, senza tensione musicale), oppure posso decidere di contraddire la mia tendenza naturale, il mio pattern (ottenendo quindi più tensione). In altre parole il compositore usa gli accenti nel senso che li conosce (cioè sa come funziona il nostro cervello) e scrive assecondandoli o contraddicendoli a seconda di ciò che vuole ottenere. Come nella sincope (ad es.) dove l'effetto "strano" è dovuto al nostro cervello, all'inganno perpetrato a suo carico.
Molto interessante. Grazie
Salve Maestro Sarei intenzionato ad acquistare il Suo libro, come devo fare? Grazie
Le ho scritto 2 mail.
Salve Devo controllare ma non mi pare di vederle Poi le rispondo
Ma.. su Gmail non vedo niente
@@giannilazzeri31 Controlli in spam, magari sono finite lì.
@@giannilazzeri31 ho risposto all'indirizzo icloud
Il Maestro Gioia dà una spiegazione estremamente lodevole e professionale, ma degna di miglior causa, di una delle miriadi di argomentazioni possibili, quella di Celibidache, che tentano vanamente di piegare un fenomeno, quello musicale, a una struttura asfittica, limitata e miope, che non potrà mai contenerlo. Faccio il musicista professionista da più di 40 anni e mi chiedo il perché del fideismo assolutamente acritico che nei decenni si è sviluppato verso il fenomeno Celibidache. Persona dotata di grande intelligenza, istrionica, vulcanica. Ma perché mai ciò che sosteneva questo musicista che, come tutti, aveva i suoi pregi e i suoi limiti, taluni anche molto evidenti, viene da sempre preso per oro colato da tutti e in modo assolutamente avulso da un'analisi un po' più approfondita? Nozioni molto semplici, quasi banali, di teoria musicale vengono miscelate nella sua fenomenologia con valutazioni qualitative non misurabili, totalmente soggettive, contrassegnate da un' ottica semplicistica, spesso orizzontale e non verticale - nella musica non esiste solo la logica dell'intervallo, ma anche l'armonia, la dissonanza, la progressiva sensibilizzazione alla serie e via elencando... Oltre a ciò vi sono le specifiche e personalissime problematiche psico-uditive su cui mille ricerche sono tuttora ben più umilmente aperte, pensiamo all'Oliver Sachs di Musicofilia, alle sperimentazioni di psico-acustica basate su metodi ben più scientifici, e via elencando. I veri musicisti, nella mia piccola esperienza, sono quelli che dopo decenni di professione hanno ancora più dubbi di quelli che avevano quando cominciarono; non certo quelli che, per doti istrioniche, sono riusciti a convincere tutti di essere i soli ad aver capito la musica (è ben noto cosa pensasse il direttore rumeno di tutti, dico tutti, i suoi colleghi, nessuno escluso). Il fenomeno Celibidache ha molto più a vedere con l'ingenua necessità dei musicofili di poter contare su un eroe infallibile, e che tale si manifesta con presunzione infinita, piuttosto di sottoporsi all'arduo e mai finito percorso di crescita personale.
Egregio Maestro Pretto, condivido in parte il suo commento. Lo condivido appieno nella parte in cui afferma che ci sono varie persone nel mondo musicale che prendono il Maestro Celibidache come il Messia venuto nel mondo per rivelare il Verbo Divino. Li trovo patetici e spesso sono persone (esperienza personale) con cui è impossibile confrontarsi. La prego di guardare l'ultimo video di questa serie dal titolo "Celibidache o Dio". Condivido meno però il modo semplicistico con cui lei liquida lo studio, le idee, la profondità del Maestro che sono, mi perdoni, di indubbia qualità, al netto dei suoi 40 o anche 60 anni di carriera. Il motivo per cui ho realizzato questi semplici video è proprio perché, avvicinandomi con curiosità a Celibidache, ho capito che dietro agli "ipse dixit" che tutti conosciamo c'è molto ma molto di più. Le sue frasi, le sue sparate, prese così, vogliono dire tutto e niente. Ma lo sguardo attraverso il quale il Maestro ha vissuto la musica nella sua lunga carriera è tutt'altro che frutto di istrionismo da venditore di fumo, suvvia. Io invito solo a cercare il modo di approfondire, di capire le ragioni profonde di certe idee, che meritano attenzione, non certo ironia. L'ironia va bene indirizzata ai "discepoli ottusi". Raccomando ancora la visione del video "Celibidache o Dio" anche a tal proposito. In chiusura: ad uno sguardo superficiale Celibidache appare come chi nega la soggettività dell'arte. Posso assicurare: nulla di più falso e mistificatorio. Celibidache, come tutti, ebbe pregi e difetti; ma è stato un musicista di livello eccelso, con idee spesso rivoluzionarie. Bisogna avere (appunto) la modestia di provare a capire bene il punto di vista del Maestro. Anche dopo 40 anni sono certo che ci sia modo di stupirsi di fronte alla freschezza del pensiero di uno dei grandi. Cordialmente.
czcams.com/video/urykO7NeNBY/video.htmlsi=q2ol04lT9r9z39OS
Egregio maestro , possiamo dire che la sincope e l'andamento sincopato caratterizzano alcuni ritmi moderni in primis blues e jazz. Grazie e complimenti per la magistrale lezione.
Certo.
Gentile Maestro, vorrei procurarmi il suo prezioso libro , ma non è più disponibile su Amazon. Avrebbe qualche suggerimento per trovarlo? La ringrazio cordialmente.
Grazie dell'interesse. Mi scriva una email su gioia_francesco@libero.it con il suo indirizzo a cui spedire il libro. Il libro costa 15€. Oppure 20€ con annesso un DVD esplicativo. Mi scriva così le indico il metodo di pagamento.
Buona Pasqua
Bellissima idea la telecamera di fronte al direttore! Bravo Francesco, un saluto da Luca 😊
Maestro Rasca !!!!! Meravigliosooooo…. !EMOZIONANTE….!
Splendida musica❤
Bravissimi❤
I suppose the video is heavily edited, but even so Celi talks far too much. Let the orchestra play!
Please read the video description before judging on a peculiar situation like this.
Molto molto interessante. Grazie
Maestro ma per la trasposizione non si utilizzano le varie chiavi? Cioè, se il clarinetto in sib deve suonare un brano in Do, non potrebbe semplicemente utilizzare la chiave di contralto, nella quale il Do si legge Re?
Eh no, lei ha frainteso. Le chiavi servono solo per una lettura delle note centrata nel pentagramma, a seconda della tessitura (soprano, contralto, ecc.). Gli strumenti traspositori traspongono loro le note. Se io, per stare nel suo esempio, voglio che il clarinetto in sib suoni do, devo scrivere un re. Così lo strumento abbassa le note di 1 tono ed esce do. Se ad un clarinetto scrivo ipoteticamente "un do che si legge re" (contralto) non ho semplificato la vita al musicista, perché lui dovrebbe leggere in chiave di contralto, suonare re ed uscirebbe il do. L'agevolazione è far leggere lo strumentista sempre in chiave di violino. Lui impara le posizioni sempre uguali sui vari strumenti (es. clarinetto in sib, clarinetto in la) ed è poi lo strumento a "fare il lavoro". Lui continua a fare le solite posizioni. Se ad uno strumentista scrivo usando chiavi antiche, rallento la sua lettura, ma non risolvo nulla.
Too much talk, let them play
See, this is not an average reharsal. He was teasing them, testing them. He wanted them to abandon their automatic way to play. You never do this in a reharsal, of course, but this was a unique occasion, once in history, and his wisdom is truly astounding.
@@gioiafrancesco Celibidache knows it all! He is a genius! Absolute genius! The musicians, as you said, need to rethink what they thought to be music, and finally make music the way it needed to be made, conducted by a genius.
Dice cose assolutamente fondate, ma è un isterico😂, però lo vorrei un maestro cosi...
Sono più che d'accordo.
Buongiorno maestro Gioia, premettendo ancora una volta che trovo estremamente interessante e puntuale questo come molti dei suoi video, il suo parallelo tra musica e linguaggio mi porta a riflettere e a chiedermi se anche nel linguaggio verbale non esistano unità che, al pari dei suoni rappresentato dalle note musicali, “non significano nulla” autonomamente presi. Penso alle lettere dell’alfabeto (o ai dittonghi) con le quali rappresentiamo i suoni per noi rilevanti nella specifica lingua - “gli” in italiano o “ch” in tedesco (questo è ancora più evidente nelle traslitterazioni, dove ad esempio il tedesco scrive “Tschaikowsky” e l’inglese “Chajkovsky” e l’italiano Ciaikovski”).
O, in concreto, alle sillabe che associamo alle note musicali quando musichiamo un testo scritto… malgrado esistano monosillabi che nella singola lingua acquistano significato, questo parallelo introduce la questione degli accenti, cara al suo discorso seguente sui culmini della frase (o nel caso della sillaba tonica dell’inciso?). Fermo resta che non siamo in un campo di scienza esatta (un mito essa stessa) ma di riflessioni intorno a fenomeni.
Discorso corretto e molto interessante il suo, grazie. Certo non è una scienza esatta, ma ci sono elementi oggettivi identificabili, cosa che moltissimi oggi non considerano. Invito, se non li ha già visti, a dare un'occhiata ai video che ho realizzato sulla fenomenologia di Celibidache (è naturalmente un piccolo compendietto senza pretese di completezza su un argomento tanto complesso): czcams.com/play/PL7NLDJhN5NFiERMon0vzfaWkjdXqFBe_z.html&si=2fVvZjM3ga49U1E9
Illuminante come sempre caro Francesco. Un abbraccio Luca da Porto
Grazie