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Le cose vanno bene, ma a rilento. Abbiamo ripulito due terzi del terreno, realizzato le riserve idriche, recintato tutto il podere, rassettato il ricovero degli attrezzi/messi agricoli, potato tutte le piante da frutto e iniziato a coltivare ortaggi. C'è ancora molto da fare... Pensavo di finire in due anni, ma ne occorreranno ancora due (salute permettendo), quindi ce la prendiamo con calma e con molta filosofia, del resto non si può combattere contro il contingente e la fretta ì, ormai, non è più un mondo che mi appartiene. Ogni bene. Paolo

@@BushcraftPaolo Anche io tanti lavori da fare, ma per il momento, causa altre spese impellenti, nisba, faccio quello che posso da me... l'impianto elettrico lo hai rifatto?

@@Gabriele1979 Si, rifatto completamente a norma (certificato) e ho portato anche una linea interrata per la pompa elettrica da irrigazione (prelevo acqua dalle cisterne) e per una telecamera IR fisheye collegata con NVR per controllare orto e bosco

Co scaldiamo con la legna, abbiamo una stufa Jøtul che riesce a mantenere 19/20 gradi nella maggior parte della casa. 17/18 nelle camere. Abbiamo anche una caldaia a metano, che praticamente non usiamo mai, se non per l'acqua calda sanitaria.

Abbiamo intenzione di comprare la stessa stufa, ma ero anche per il caminetto che è uguale ma devi fare più lavoro...puoi canalizzare verso altre stanze ma non so se ne vale la pena. Insomma..indecisione tra stufa e caminetto, per questo ti chiedevo. Grazie e ottimo video.

@@davidebugni3370 canalizzare è una buona cosa, distribuisci meglio il calore. L'unica "pecca" è che serve il gruppo ventole, mentre noi abbiamo risolto la diffusione con un banale ventilatore, e pare funzionare bene, a patto di lasciare tutte le porte aperte

A me ha detto chi li vende i camini che fino a 10 m non servono le ventole, non so se sia vero. La stufa penso con una ventolina sopra non so. Grazie

Ciao, che si tratti di canna comune (Arundo donax) o di bambù, difficilmente si potrà fare in lavoro definitivo manualmente, poiché i rizomi sono generalmente estesi, pertanto occorrerebbe prima trinciare, poi dissodare con un erpice a denti per estirpare tutta la parte ipogea. A mano, dopo aver tagliato raso terra tutti i culmi, occorrerebbe dotarsi di vanghe a lama e a forca, poi procedere metro per metro a dissodare tutta l'area interessata. Se hai pochi metro quadrati con canna comune, con tempo e fatica si può anche fare, se si tratta di bambù, la fatica potrebbe decuplicare, in funzione dell'estensione della parte radicale.

A norma di legge, le pietre non si possono prelevare dai greti dei fiumi (e neppure dalle spiagge) poiché sono proprietà demaniale. Se hai un terreno con uno scheletro consistente, puoi setacciare con un crivello a maglie larghe per isolare i sassi dal calibro utile, oppure devi acquistarli. Difficilmente una rampa di sassi sarà in grado di resistere ad in violento acquazzone (ho visto i risultati pochi giorni fa, nei pressi di una casetta in ristrutturazione; sassi e fanghiglia ovunque), pertanto dovrai provvedere ad un battuto cementizio e immergere le pietre per metà, cercando di livellare il tutto. Se hai massi grossi, intendo di calibro oltre i 15 cm, e la pendenza è inferiore al 5%, il fondo è argilloso, immergendo per due terzi i sassi, questi potrebbero tenere, ma non è garantito.

@@BushcraftPaolo grazie per i tuoi preziosi suggerimenti, mi sono gia messo all'opera ma l'impresa è ardua e faticosa grazie.

​@@BushcraftPaolo1❤

Oh, si, grazie, assolutamente. Non ho più partecipato alla comunità dei tuber perché sono preso con la nuova vita, il cui obbiettivo è di creare una realtà autosufficinte, sul medio periodo. Sono ormai 18 mesi che ci lavoriamo, e siamo a malapena arrivati a dissodare il terreno, recintarlo, potare il 50% degli alberi e in attesa che il terreno scongeli e asciughi un poco per arare, emmendare e coltivare. Ogni tanto si fanno riprese filmate, brevi, per avere un resoconto dei risultati, e forse un giorno questa collezione potrebbe sfociate in una serie di brevi dicumentari su come affrontare (dal nostro punto di vista) una transazione di vita, anche per spronare (o scoraggiare) gli indecisi. Con i tempi che corrono, cercare un minimo di autonomia, potrebbe fare la differenza, nella remota ipotesi che la situazione globale dovesse precipitare (improbabile perché non conviene a nessuno). Grazie per il cortese interessamento. Ogni bene. Paolo

Grazie mille, ogni bene.

non ho elementi per dare una risposta se sensata, servirebbe un etologo, o comunque qualcuno che abbia una completa conoscenza sul comportamento di questo canide. All'epoca del filmato erano tornati in zona, poi sono fuggiti per l'eccessiva presenza dell'uomo (tour notturni, a pagamento, alla ricerca del lupo). Questo mi porta a ritenere che forse il lupo, almeno in zone antropizzate, abbia timore dell'uomo e quindi il suo livello di pericolosità non sia eccessivo. Ma ripeto, non faccio parte della stuola dei sedicenti esperti. ciao.

buone cose allora, la parte più cruciale è proprio trovare una falda non troppo profonda per non svenarvi nella perforazione. Immagino che lo abbiate fatto, noi stiamo piazzando grosse cisterne per il recupero da grondaia, parliamo di due cisterne da 3000 litri più tre IBC ingabbiare da 1000 litri cadauna. Ogni bene.