Video

Hai ragione. Molto probabilmente è uno squalo volpe. 👍

Ma no, è un bianco. I volpe sono molto diversi

+ LaSigna 02 Il tigre è rarissimo nelle nostre acque e non è autoctono del mar Mediterraneo pare sia entrato, a suo tempo, dal mar Rosso dopo l' apertura del canale di Suez ma predilige acque piu' calde, probabile sia un bianco, un dubbio solo la coda con uno dei due lobi piu' grande dell' altro mentre nel bianco sono quasi uguali, ma le immagini non sono chiare e inoltre potrebbe essere un giovane esemplare.

LaSigna 02 ma cosa hai visto?!!! non si vede abbastanza per assicurare che quello è un bianco... poi, se sei convinto che il Mediterraneo sia in buona saluta allora non capisci niente di niente di biologia. sapessi quanto materiale inquinante militare e civile si trova al largo della Puglia da oltre 70 anni non mangeresti piu pesce...

Gianluca Scalinci sono contento sia l unica cosa che ti ha colpito del video ahahahah

Grazie, si Vale pesava "solo" quasi 12 kg

Urca Can. Sembrava intorno ai 10. Super dentex. Grandi

Grazie Valerio zona Gallipoli

Ciao esca viva

Grazie Andrea

perche ' lo squalo elefante non è uno squalo??? ahahahahahahah

cosa

Enrico Marino concordo con te sull' andatura non consona al Mako (neanche la Verdesca che è uno squalo snello e veloce ha quell' andatura) non può essere un Tigre perchè il Tigre ha un inconfondibile muso quadrato questo è affusolato, potrebbe essere un Bianco ( le immagini sono poco chiare ) come dici tu il tigre non è una specie autoctona del Mediterraneo è una specie tropicale, io so che è entrato nel Mar Mediterraneo dopo l'apertura del canale di Suez , quindi dal mar Rosso, ed è una presenza molto rara ed è piu' probabile incontrarlo nel sud del Mediterraneo, non è stato mai avvistato piu' a nord delllo stretto di Messina.

Splendido commento e altrettanto splendida analisi caro amico. La tua conoscenza in materia traspare da ogni tuo temine e parola. Felice di fare la tua conoscenza, I miei più fraterni saluti. Enrico

Grazie ! vedo che anche tu sei ben competente in materia ! Gli squali mi hanno sempre appassionato sin da bambino, cosi' come gli altri animali, sono un autodidatta, ho sempre seguito trasmissioni ( attendibili e ben fatte ) in tv ho letto libri articoli di giornale che ancora conservo, ho video cassette oltre che poi con internet ho avuto modo di capire e sapere ancora meglio molte cose su questi pesci. Da bambino iniziai ad appassionarmi in questa materia seguendo la trasmissione della RAI ( ancora in bianco e nero ) " l' Uomo e il Mare " del grande Capitano Jacques Cousteau un vero e proprio antesignano sullo studio delle creature marine e delle immersioni . Personalmente ho visto dal vivo pochissimi squali ( anni fa alle Maldive ).

mostrologo napoletano Jaques Cousteaux è stato il mio maestro. Conobbi lui e il compianto figlio Philippe. Il Maestro, ci ricordava sempre una cosa sugli squali, che tra l'altro come noi, egli amava, ammirava, e rispettava. Non esiste squalo, di qualunque specie, seppur piccolo, che non sia da rispettare e temere. I loro comportamenti sono per noi a volte totalmente incomprensibili. Ho visto fuggire defecando, grandi squali bianchi, ed ho visto attaccare senza alcun timore e con violenza inaudita squali azzurri. (Verdesche) o meglio, "prionace glauca". Gli squali più comuni dei nostri mari... Ma la specie di squalo che in assoluto, si è "macchiata" di stragi in occasioni di naufragi, e disastri aerei, è il "carcarinus longimanus" detto longimano o squalo dalle pinne lunghe. Squalo d'altura, non si avvicina mai alle coste. Raro nei nostri mari, ma non assente. Riconoscibile dalla caratteristica pinna dorsale arrotondata. Molto ma molto più pericoloso del "galeocerdo cuvieri", che però è squalo in grado addirittura di avvicinarsi fino a sfiorare le rive. Da noi comunque sono molto comuni le verdesche e gli squali grigi di scogliera. " carcarinus plumbeus". Io stesso ho conosciuto un anziano pescatore ligure che perse un piede per merito di una inoffensiva verdesca... E sempre io stesso porto il ricordo sul dito mignolo della mano sinistra il "bacio" di un grigio di scogliera... Concordo su ciò che scrivi in merito al canale di Suez. Attraverso di lui molte specie, non solo di squali, prima sconosciute nel Mediterraneo, sono divenute adesso abituali. La tropicalizzazione sta facendo il resto... Amo quanto te amico mio carissimo, il mare. Questo meraviglioso universo che dobbiamo rispettare. Gli squali fanno parte di questo meraviglioso universo, come le splendide tigri fanno parte del nostro altrettanto meraviglioso universo. Sono entrambi predatori. Vanno temuti ma rispettati. Che mondo sarebbe senza di loro? Concludo ribadendoti che è per me un piacere immenso aver conosciuto una persona come te, che condivide la mia stessa difficilissima passione.

Il piacere è soprattutto mio visto che, da quanto ho capito , sei moolto piu' esperto di me avendo operato direttamente sul campo e conosciuto i Maestri di questa materia, io sono un semplice appassionato. Tornando al video una cosa mi lascia perplesso ; non vedo la parte bianca dello squalo e cioè lo Squalo bianco io so che è stato chiamato cosi perchè è per metà colorato ( la parte superiore ) e l' altra metà ( parte inferiore ) è bianco candido, questo è cosi per quasi tutti gli squali ma nello squalo bianco questa zona bianca arriva fino ai fianchi per cui è l' unica specie che la parte bianca è visibile anche dall' alto, perfino da un elicottero, nel video non riesco a vederla, le immagini sono poco chiare. Potrebbe essere un grosso Squalo Grigio ma mi pare che vivono sul fono vicino alle scogliere, raramente salgono a galla. Comunque meno male che da noi non c' è il Leuca che oltre a spingersi in pochi cm d' acqua risale anche i fiumi per molte decine di km ed a volte si stabiliscono anche nei laghi perchè il loro organismio riesce ad adeguarsi a diversi gradi di salinità ed è uno squalo molto forte e aggressivo pur non avendo una taglia eccezionale. Il Bianco invece è stato piu' volte avvistato presso le foci dei fiumi, da noi è stato visto piu' volte alla foce dell' Arno. Saluti